Sindy's Pov
Io e Adelaide stiamo ferma da 15 minuti davanti all'hotel, in cui alloggiano il mio vicino e il suo amico.
Quando Angelo se ne andato Gigi lo aveva seguito. Mi ero catapultata vicino alle ragazze, sentendo lo sguardo di tutti addosso. Le ragazze hanno fatto di tutto per farmi notare che ero praticamente andata a fuoco, e per poco non stavo per soffocarmi con lo champagne sentendo la piccola Crystal dire "avere scopato in pubblico" scoppiando a ridere insieme alle altre due. Adelaide mi aveva sfilato le chiavi dell'auto dalla borsetta, dandole a Italia dicendole di tornare a casa con Cry e Clark, perché io e lei dovevamo fare una cosa è non dovevano aspettarci sveglie. Italia aveva capito le nostre intenzioni, ammiccando nella mia direzione e regalandomi un gestaccio con la lingua. Crystal era semplicemente arrossita.
E ora ci troviamo qui, indecise sul da farsi.
《Mio dio, ma chi mi ha detto di farlo?》urla Adelaide al mio fianco.《Se vuoi, puoi sempre ritirarti.》Dico sperando che lo faccia.
《No, siamo qui facciamo》ok, in che casini mi vado a mettere.
Entriamo nell'edificio, una lussuosa hall si mostra in tutta la sua bellezza. Noto il bancone della reception, prendendo un profondo respiro ci avviciniamo. Una donna molto bella e seduta dietro al bancone, visibilmente scocciata e annoiata. Capelli ricci e neri le incorniciano il volto, occhi di un castano chiaro leggermente rossi "chissà se per la stanchezza oppure ha pianto". Nota la nostra presenza e ci guarda, regalandoci un sorriso al quanto tirato.《BuonaSera signore, posso essere utile?》domanda. La voce incrinata, la quale decuco, che si, ha pianto.
《Si...allora...potresti dirci dove alloggiano il signor Angelo Bianchi e Luigi De Carlo?》domanda Adelaide, con un lieve rossore sulle guance.
《Si certo》guarda il computer davanti a se《allora, il signor Bianchi risiede nella camera 302 e il signor De Carlo nella 303, al quinto piano.》
《Grazie》Adelaide si volta dirigendosi vicino l'ascensore.
Guardo di nuovo la ragazza, leggendo il suo nome sulla targhetta.《Aria perché hai pianto?》domando a peuciapelo, senza giri di parole.
Scatta la testa verso di me è spalanca gli occhi.《Io...che cosa?》
《Non sono fatto miei, lo so. Ma sono fatta così. Sarò sincera, se è per un uomo ti dirò che sei una stupida, e che sei bellissima quindi non sprecare lacrime. Se è per qualche problema più grave, allora bhe, ti dirò che per quanto difficile può essere devi essere forte e non devi buttarti giù.》Mi guarda stranita. Come darle torto, non la conosco e in un certo senso la sto facendo la ramanzina.
Io lo dico che tu stai fuori.
E tutta questa situazione, mi sta fumando il cervello.《Sono incinta.》confessa con occhi lucidi.
《Non dirmi che ti ha lasciata?》
《Oh no no no. Anzi, sta facendo di tutto per starmi affianco. E solo che le nostre famiglie ci hanno cacciato, non accettano che avremo un figlio prima dì sposarci.》inizia a piangere, e mi si stringe il cuore.
《Allora non pensarci. Io ho vissuto per quasi sei anni da sola con mio figlio, non perché la mia famiglia mia ha cacciata, ma perché dovevo contare sulle mie forze. E tu dovrai fare lo stesso, e sono sicura che sarai una brava mamma e una fantastica moglie.》Le sorrido, ricambia e prendendomi la mano.
《Sei strana.》sentenzia e io rido.
Mi volto e raggiungo Adelaide che mi sta chiamando.《Non sai quanto》si unisce a me nelle risate.
《Grazie》la guardo da sopra la spalla e scuoto leggermente la testa.
《Non dirlo nemmeno per scherzo. E ricordati sei tu, soltanto tu, colei che può realizzare i tuoi sogni, nessun altro. 》
Arrivate al piano, usciamo da quel specie di buco chiamato ascensore.
Adelaide mi stringe la mano, e io ricambio la stretta. Siamo agitate io perché è da tanto che...beh Si insomma non faccio sesso, lei onestamente non lo so. Davanti alle porte dei ragazzi ci guardiamo, come a dire "c'è la possiamo fare" e contemporaneamente bussiamo.
Gigi e il primo ad aprire, guardando la mia amica con stupore.《A-Adelaide che ci hai qui?》le domanda.
《Volevo farti un po di compagnia. Che fai? Mi fai entrare?》abbassa gli occhi imbarazzata.
《Oh. S-si c-certo. Entra pure.》entrano chiudendosi la porta alle spalle. L'agitazione aumenta ora che sono sola, e i pensieri fanno rumore.
Che diavolo ci faccio qui?
Faccio per andarmene, tanto ancora non deve aprire ma nell'esatto momento in qui mi volto sento lo scricchiolio della porta. Mi blocco sul posto, e mi irrigidisco quando sento la sua voce.《Sindy? Cosa ci fai qui?》non mi volto, non ci riesco.
《Non lo so nemmeno io》sussuro.
《Aspetti da molto?》chiede《ero sotto la doccia》
Tremo al pensiero di lui mentre si lava, e ancor di più quando immagino lui dietro di me con un accappatoio.《Sindy? Vuoi...entrare?》e ora cosa faccio? Sto per svenire. Mi volto cercando di sorridere, ma esso si spegne quando noto che diamine non ha nessun accappatoio, ma solo un misero asciugamano che copre l'essenziale. Ha dei tatuaggi che non soffermo a guardare, troppo presa dalla tartaruga sul suo addome. Spalle larghe, le cosce toniche. Alzo il viso per guardare il suo volto tranquillo e quel maledetto sorrisetto, ma i suoi occhi tradiscono la sua apparente dissinvoltura. Le pupille dilatate, dove un cerchietto ci verde le contorna. Noto anche il collo teso e le braccia incrociate rigide. Cammino nella sua direzione, dove lui si sposta per farmi entrare. Vado direttamente al minibar sperando che abbia del liquore, ed esultando quando lo trovo. Prendo un bicchiere e lo riempio, ho bisogno di bere.
《Sei venuta qui per...bere》alza una sopracciglia.《No, certo che no.》rispondo con una risatina nervosa.
《Bene. Allora potrei sapere il motivo della tua visita alle...》guarda l'ora sul suo cellulare《due di notte?》
《Non credevo fosse così tardi》faccio spallucce. 《Hai ragione. Sono piombata qui in piena notte, ma se vuoi posso andarmene》posi il bicchiere e recupero la borsetta. Perché sono venuta, che idiota che sono mio dio. E se ho frainteso? Forse lui non vuole fare sesso con me. Sto impazzendo.
Vengo afferrata dal polso, un po troppo forte. Non è il tocco che ebbi quel giorno sotto la pioggia. Il mio cuore inizia a battere più velocemente, come se volesse scappare dalla gabbia toracica e lasciarmi in balia di questa assurda situazione. Angelo stringe un po più forte la presa, io rimango in mobile. Non accenno a voltarmi e lui non tenta di farlo, sento il suo respiro farsi più pesante.《Ho già detto che sei bellissima?》
Bum...il mio cuore e scoppiato sentendo la sua voce roca, impregnata di desiderio, lo stesso che ho io.E questo quello che voglio?
Non lo so, so solo che questa notte voglio sentirmi libera.

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Un Nuovo Inizio (Completa)
ChickLit*《Ti sto chiedendo di fare l'amore con me, Angelo. Fammi sentire amata.》* ⬆Estratto dal libro. Sindy giovane ragazza madre. Si esilió dalla sua città natale trasferendosi a Londra. Costretta ad abbandonare chi l'amava per paura di infondere altre d...