Un Nuovo Inizio (Completa)

53 Parte

(Leggete l'angolo autrice, grazie.)

Sindy's Pov

Sono davanti al bar ormai da un quarto d'ora, e le ragazze non sono ancora arrivate. Avrei preferito trovarle già qui almeno mi avrebbero distratta dai miei pensieri, la loro presenza sarebbe stata d'aiuto in questo momento.
Mi siedo su un muretto li vicino, mi perdo a guardare i passanti. E così facile capire il loro stato d'animo, sono così trasparenti. Ad esempio non tanto distante da me c'è un gruppetto di ragazze e ragazzi, avranno diciotto anni a testa e si può dire che sono felici perché ridono, giocano...Ma posso notare che non è così. C'è quella che come dico io e la vanitoso, cerca di mettersi in mostra ma forse lo fa solamente per avere attenzioni che non riceve a casa. Il bullo, colui che fa credere a tutti di essere forte e senza cuore quando poi cerca solo qualcuno che lo ami per com'è. Ci sono tanti da poter descrivere ognuno ha qualcosa da nascondere, ma la mia attenzione e catturata da due ragazzi. Lei seduta sulla panchina con sorrisi più finti dei miei, vestita solamente con una felpa maschile e dei jens Neri, il suo viso e privo di trucco e i capelli neri sono sciolti. Ha un viso semplice e puro sembra un angelo, un angelo che a quanto pare ha qualcosa da nascondere. Lo capisco al continuo movimento della mano destra che abbassa la manica sinistra della felpa. Potrei descriverla così: Un angelo dannato, caduto sulla terra e infelice di starci.
Lui invece è il solito belloccio del gruppo, e a essere sincera e davvero bello. Le attenzioni delle ragazze sono rivolte a lui, tutte tranne una. Parla con tutti mentre il suo sguardo e rivolto a lei, la guarda come se fosse una cosa preziosa, lei che è diversa da tutte. A lui lo descrivo così: un demone innamorato di un angelo, quell'angelo che non potrà mai avere.

Stai diventando troppo filosofica.
Che bello risentirti, davvero.
Lo so che ti sono mancata. Ma comunque questi discorsi?
Non so mi sono persa a guardare la vita degli altri.
Impara a guardare la tua, sei brava a fare solo cazzate.

Mi alzo dal muretto ma mi fermo subito dopo. Sembra una scena di quei film romantici, quelli che ti fanno credere nell'amore. La ragazza ha appena alzato lo sguardo incontrando quello del ragazzo, e il gruppo, il mondo e persino io e come se scomparissimo. Lei trattiene il fiato mentre lui chiude le mani a pugno facendo diventare le nocche bianche. Un angelo ormai sporco della malvagità di questa terra e un demone timoroso di conoscere la pace che vive al di fuori del suo inferno. Si sono scontrati, mischiati per un solo attimo ma la magia scompare quando la ragazza si alza e se ne va.
Hanno paura dell'amore, di innamorarsi di qualcuno diverso da se stessi.

Da che pulpito.
Non ho mica giudicato, ho fatto una costatazione.

Ritorno avanti all'entrata del bar e per fortuna vedo arrivare Adelaide. Mi abbraccia e mi da un bacio《So che anche Crystal deve dirci qualcosa》dice, annuisco pensando a cosa ci potrà mai dire.

《Abbiamo tutti qualcosa da dire sta sera, Dadda.》Mi sento il suo sguardo addosso ma faccio finta di niente, spero solo che dopo non darà di matto. Italia e Crystal arrivano e dopo baci e abbracci decidiamo di entrare nel bar e sederci in un posto appartato.
Parliamo del più e del meno finché un giovane barrista attira la nostra attenzione.

《Ragazze cosa desiderate?》domanda.

《A me un Margarita》risponde Adelaide.

《Io prendo un Negroni》dice Italia.

《Mmm...non so. Vabbè un Mojito》sceglie Crystal, e io sto ancora guardando il piccolo menù non sapendo che cavolo prendere. Le ragazze mi guardano aspettando, e per farle smettere prendo la prima cosa che mi capita sotto lo sguardo.

《Io, si...uhm un Manhattan, grazie.》Ora tra noi regna il silenzio, indecise su cosa fare o dire.
Mentre aspettiamo ognuna pensa ai fatti propri, perdendosi nei propri pensieri. E strano trovarmi in una situazione del genere, cioè voglio dire, con loro non si sta mai mute.
Il cameriere arriva con le nostre ordinazioni e la prima a parlare a Italia, facendo capire anche a Crystal come funziona.