64 Parte

288 7 0
                                    

(Scusate per eventuali errori)

Cristiano's Pov

La pazzia e l'odio di quest'uomo supera di gran lunga il mio, spingendolo a fare tutto questo.
《Edoardo è solo un bambino.》
Gli urlo contro《ed è tuo figlio, cazzo. Come puoi fare una cosa del genere.》La rabbia ha preso possesso di me, è vero che odio Sindy ma non farei mai del male a quel ragazzino. Io voglio far male lei.
Mio figlio non ha più una gamba per colpa sua, ma devo ammettere che ho colpa anch'io. Perché diavolo mi portai mio figlio a presso?
Ma se lei avesse evitato di comportarsi da bambina, forse non saremmo a questo punto.

《Ma mi credi rincoglionito? Lo so, che quel moccioso e mio figlio. Non voglio fargli nulla, serve solo come esca. Se conosco bene quella stupida, si presenterà da sola.》
Rifletto sulle sue parole, concordando sull'ultima affermazione. Lei non chiede aiuto, lei è forte. Ed è stato questo che mi attirava a lei. Il suo essere indipendente, quella voglia di vincere anche la più piccola battaglia... da sola.

《Perché non ha ancora chiamato la polizia?》gli chiedo. Questa domanda mi frulla in testa da l'ultima volta che l'abbiamo vista.
Edoardo sorride compiaciuto, fissando incantato la bottiglia di birra che tiene in mano. Non mi risponde, è questo silenzio diventa inquietante. 《Allora?》lo sprono a rispondermi.

《Ah, Cristiano. Mi domando se la conosci abbastanza, ma credo di no.》
Si alza dalla sedia mettendosi di fronte a me, è qualche centimetro più basso ma i suoi occhi sono così cattivi che mi fanno retrocedere. Ho cinque anni più di lui, eppure non si direbbe, anzi sembra il contrario.
《Non ha chiamato la polizia perché vuole farmi male come io ne ho fatto a lei, ma ancora non si è resa conto che questa volta ne uscirò vincitore.》Prende il coltellino tascabile e inizia a giocarci, lentamente. Il suo odio nei confronti di Sindy ai miei occhi, non è plausibile. È stato lui a fargli passare l'inferno, era lui che la maltrattava. Mi azzardo a porgli una domanda.

《Perché la odi così tanto? Cosa ha fatto da meritarsi la tua rabbia, ancor prima che ti dichiarasse guerra?》Punta di scatto i suoi occhi neri nei miei grigi, ma riesco a sostenerlo.

《Perché somiglia a quella puttana di mia madre》, risponde riportando l'attenzione sul coltellino.
《Somiglia alla donna che mi ha messo al mondo, ma che non ha saputo comportarsi da madre.》
Stringe un pugno per poi scagliarlo sul tavolo tra di noi, salto per la reazione improvvisa.

《Non capisco...》
Un sorriso amaro gli incurva le labbra, facendolo sembrare un mostro nella penombra della stanza.

《Quando avevo sei anni mio padre morì, è io rimasi solo con quella tossicodipendente di mia madre.》Fissa il vuoto ripercorrendo quei momenti《inizialmente mi picchiava ogni volta che tornava fatta, ma poi le cose sono peggiorate. Non lavorava e aveva bisogno di soldi per comprarsi la droga, è a quel punto iniziò a fare la puttana. Ho visto di tutto e di più. Come un cazzo entrava nella figa di mia madre facendola urlare, come veniva fatta una perfetta striscia di cocaina. Tutto questo a sei anni. A otto anni ho visto l'inferno. I soldi non le bastavano più, è così inizio a farsi pagare di più facendomi violentare dai suoi clienti.》Spalanco gli occhi alle sue parole,《è lei le somiglia troppo per i miei gusti. La voglio morta.》

《Stai riversando il tuo odio per tua madre verso di lei, te ne rendi conto vero?》

《E tu la stai difendendo?》mi da una pacca sulla spalla,《ti ricordo che è per colpa sua se tuo figlio ha una gamba finta. Comunque, ritornando al piano...》inizia a camminare per la stanza pensieroso.
《Sua madre sicuro chiamerà la polizia, quindi dobbiamo mandarle un messaggio sul suo telefono con l'indirizzo. È terrorizzata dal fatto che farei del male alla sua famiglia, è per questo agirà da sola. E solo allora, riportiamo Clark dove lo abbiamo preso.》

Un Nuovo Inizio  (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora