31 Parte

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Sindy's Pov

Sono le cinque di pomeriggio di sabato. Io e le ragazze stavamo chiuse in camera mia per iniziare a prepararci, veramente sembravamo più delle bambine che giocavano al pigiama party.
《Io vado a farmi la doccia, cercate di rimanermi delle caramelle.》le informo dirigendomi in bagno, e chiudendomi dentro.
L'acqua calda scivola delicatamente sul mio corpo, accarezzandomi dolcemente. Erano tre giorni che non vedevo Angelo o meglio dire, lo evitavo. Non volevo fare la stronza, lo giuro. Per una volta non volevo essere cattiva nei suoi confronti, ma era più forte di me. Avevo il timore di rivedere i suoi occhi, dopo...il bacio.
So perfettamente di non aver smentito, quando mi aveva detto che mi avrebbe di nuovo baciata solo se lo avrei voluto io. E lui lo ha notato.
E ho preferito evitarlo, piuttosto di saltagli addosso. Ne ero pienamente convinta che lo avrei fatto. Dopo il bacio davanti casa mia ero riuscita a controllarmi, ma ora non credo sia più possibile. Mi sento vulnerabile per colpa sua, e per le sensazioni che mi provoca. Ha risvegliato in me quello che da tanto non sentivo più...il desiderio. La voglia di essere accarezzata, baciata, presa in qualsiasi modo. Sentire il bisogno delle sue labbra, volrer sentire qualla sensazione di piccante desiderio...ho sentito il bisogno di provare...un orgasmo, cosa che con Edo non è mai avvenuta nei nostri momenti intimi, e quindi provvedevo da sola.

Ti sei svegliata dal letargo, finalmente.
Si, ma non è una buon cosa.
E perché mai? Ti sei rincoglionita?
Perché è stato Angelo a riaccendere il mio desiderio. No, non va affatto bene.
Se mi fai questo, io ti tormenteró per il resto della tua vita.
Perché scusa non lo fai già?
Credimi sarò peggio di così.

Esco dalla doccia coprendomi con un asciugamano e vado in camera.
Le ragazze ridono e scherzano, e io per un po mi dimentico del mio vicino.
Mentre Adelaide trucca Italia e io aggiusto i capelli di Crystal, quest'ultima inizia a piangere. Mi fermo nella mia posizione per svariati minuti, poi prendo Cry per le spalle e la volto verso di me.
《Principessina, che cosa ti prende?》domando.

《Sono lacrime di gioia》si alza e regala un sorriso a tutte e tre.《Non ci conosciamo da tanto, sono due mesi che tutto questo è iniziato. E per una volta in vita mia sono davvero felice. Sono piccola in confronto a voi, ma mi avete fatta sentire grande. Mi avete accetata, fatta entrare nella vostra strana comitiva senza nemmeno conoscermi. Mi avete salvata quando ho iniziato a pensare che non mi meritassi del bene, sono felice di non aver creduto alle amicizie false che ci sono in giro. Il destino aveva in serbo per me la vera amicizia, nonché voi ragazze. Squilibrate, pazze, e anche piene di segreti che io non voglio conoscere se non sarete voi a parlarmene, ma nonostante tutto vere. 》si asciuga una lacrima, e noto fare a dadda e Ita lo stesso. Appoggio una mano sulla mia guancia e noto che anche la mia e bagnata.

Stai ritornando la vecchia te.
Si, me ne rendo conto. Il problema e che non so se sia un bene o un male.
Per una volta ascoltami, ascoltati.
Prendi le redini della tua vita, e ritorna a vivere.
Per una volta, ti stimo.

《Vi voglio bene, amiche mie》ci abbracciamo tutte insieme.

《Anche noi》diciamo all'unisono io, dadda e Italia .
《Ma ora ritorniamo a prepararci, se no faremo tardi.》dico sciogliendo l'abbraccio. Ridendo ritorniamo ai posti di prima, ritornando a fare ciò che avevamo interrotto.
《Sai anche io sono felice, che tu sia una di noi piccola》le do un bacio, che ricambia sorridendomi nello specchio.

Alle otto e in punto sono pronta, e l'ultima ad uscire dalla stanza avendo aiutato le altre con i capelli. Scendo le scale, e in soggiorno mi ritrovo le mie amiche e mio figlio ad aspettarmi.
Si voltano nella mia direzione. Clark rimane visibilmente colpito mentre le altre fanno esclamazioni e versi di eccitazione.
《Wow. Ora si che si vede che sei donna.》

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