La sfida

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Sissi inclinò il capo dubbiosa, mordicchiandosi l'unghia del pollice.

Lo scaffale davanti mostrava tre grandi chiazze di colore che la ragazza stava fissando da parecchi minuti.

"Allora? Hai scelto?" La voce di Laura si insinuò nei pensieri di Sissi, facendole appena volgere il capo verso di lei.

"Non ancora." Sissi arricciò il naso, immaginandosi un colore per volta esteso per tutta la camera da letto.

Laura la guardò qualche secondo poi, si frappose tra l'amica e lo scaffale. "Ascoltami bene, Elisabetta" Sissi inarcò un sopracciglio, nessuno la chiamava mai per nome esteso. "Stai fissando quei dannati colori da mezz'ora. Devi prendere una decisione!"

"Lo so. Ma è difficile!" La ragazza sospirò tirandosi indietro i capelli. "Scegliere è la cosa più dannatamente difficile."

"Queste le chiami scelte difficili? Sono tre colori uguali! Sono uguali!" Laura era esasperata. L'amica era sempre stata così da quando la conosceva.

Un'eterna indecisa.

Sissi si era finalmente decisa a sistemare l'appartamento, nonostante fosse già passato un mese dal suo trasferimento. Di lì a qualche giorno avrebbe cominciato i corsi universitari e se non lo avesse fatto adesso, non lo avrebbe fatto mai più.

"Tua madre che colore ha scelto?"

"Giallo." Sissi arricciò il naso. "Ti sembro una da stanza gialla?"

"No. Mi sembri una indecisa tra tre tipi di rosa diversi." La voce di Laura si era progressivamente alterata, finendo con lo strillare le ultime parole.

"Forse mi piace quello centrale." Sissi ridacchiò, fece un passo indietro e, inciampando, urtò con la schiena qualcuno. "Mi scusi..."

La ragazza si girò e rimase spiazzata: davanti a lei c'era Luca Vettori.


"Tranquilla. Almeno adesso siamo pari." Il ragazzo alzò gli angoli della bocca in un sorriso, poi osservò i colori alla parte. "Io sceglierei il colore nel mezzo."

Sissi annuì, e lo guardò allontanarsi.

Deglutendo, si allontanò, evitando accuratamente lo sguardo dell'amica, che la guardava ghignando. "Luca ha proprio buon gusto eh...?"

"Smettila."

Laura scoppiò a ridere osservando la faccia corrucciata della ragazza.

Era una soleggiata giornata di fine settembre e le due amiche decisero di pranzare sedute in un parco.

Quando ebbero finito, Laura trascinò l'amica verso la zona adibita alla pallavolo.
"Per favore non costringermi! Lo sai che sono negata per gli sport!"

"Ti lamentavi di non potermi vedere giocare!" Laura trascinò Sissi su una metà del campo e si posizionò sull'altra.

"Vederti giocare appunto! Dalla tribuna. Seduta. So tifare molto bene, sai? E poi non ho le scarpe adatte."

Laura alzò gli occhi al cielo e spedì la palla nell'altra metà campo, dritta dritta verso l'amica che si scansò di colpo. "Ehi! Vuoi forse uccidermi?"

"Dovevi prenderla!"

Laura servì nuovamente la palla verso un angolo del campo, Sissi rimase immobile ma la palla fu respinta verso l'altra metà campo. La ragazza si girò e video Matteo Piano pronto a scattare verso la palla.

Sissi approfittò dell'arrivo del ragazzo per trotterellare fuori dal campo, accomodandosi su una panchina.

Mentre i due ragazzi si scambiavano abilmente la palla, Luca prese posto al lato opposto della panchina, osservando i ragazzi giocare.

Sissi volse lentamente lo sguardo verso il ragazzo, deglutendo e cercando di controllare il rossore che percepiva sulle guance. "Io... Volevo chiederti scusa."

Il ragazzo la guardò incuriosito. "Per cosa?"

"Per l'altro giorno. Ho davvero esagerato." Luca sorrise e scosse la testa, ma Sissi riprese. "A volte non so controllare cosa dico. Specialmente quando sono agitata."

"Perché eri agitata?"

"Stavo andando dalla mia amica, aveva la macchina guasta e doveva andare all'università per l'esame."

Il ragazzo annuì e rimase in silenzio qualche minuto. Sissi riprese ad osservare i ragazzi giocare e sorrise notando che entrambi sembravano divertirsi molto.

"Matteo ti ha forse rubato il campo?"

"Oh, no! Figurati." Sissi scoppiò a ridere e Luca la guardò senza capire. La ragazza – osservando il suo sguardo interrogativo – iniziò a spiegare. "Sono totalmente negata per lo sport e odio praticarlo."

"Ma senza pratica non potrai mai diventare brava, no?"

"Credimi, sono un caso perso. La mia amica ha provato per vent'anni a convincermi."

Il ragazzo ridacchiò. "Comunque, sono Luca."

"Sissi. Ehm, Elisabetta. Però mi chiamano Sissi." La ragazza si sentì arrossire e strinse la mano che gli era stata offerta. Luca strinse la sua mano in modo deciso ma delicato, mentre la presa di Sissi era molto più debole.

"Come la principessa."

"Esatto! Non lo hai mai capito nessuno." Sissi sorrise piacevolmente sorpresa.

"E la cosa ti dispiace?"

"Assolutamente! Ho sempre sognato di essere una principessa. In effetti è tutt'ora il piano B."

Il ragazzo sorrise. "Piano ambizioso. – Luca si alzò e guardò i due ragazzi – Dobbiamo andare Matte, o faremo tardi per il vero allenamento."

Matteo protestò a gran voce. "Ma sto perdendo!"

"Dovrai curare il tuo ego ferito un'altra volta, temo."

Matteo si girò verso Laura. "Mercoledì prossimo, qua alle 16:00. Mi offri una rivincita?"

Tutti stavano osservando Laura e Sissi notò una strana reazione in lei. "Non credo di aver tempo, devo studiare."

"I corsi saranno appena iniziati! Andiamo!"

Laura strinse le labbra e abbassò lo sguardo un secondo. "Giochiamo due contro due."

"Come scusa?" Sissi inarcò le sopracciglia sorpresa, cercando lo sguardo dell'amica, riservando un'occhiataccia a Luca che stava ridacchiando.

"Perfetto, ci saremo!" Matteo ignorò il tono sgomento di Sissi e strinse la mano di Laura indugiando qualche attimo, per poi allontanarsi con Luca.

"Beh? – Sissi si avvicinò indignata verso l'amica – Perché mi odi?"

"Odiarti? Ti sto offrendo la possibilità di sconfiggere due campioni olimpici!"

"Lo sai che sono totalmente negata!"

Un lampo di consapevolezza colpì Laura e Sissi annui vigorosamente.

"Inizieremo ad allenarci prima delle lezioni."

"Stai scherzando spero."

"Non scherzo mai quando devo vincere."

Sissi guardò l'amica e ne fu certa. Il Mostro della Pallavolo si era risvegliato.

Somewhere in NeverlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora