Bicicletta

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Erano appena le 6:30 quando Laura piombò sul letto di Laura svegliandola bruscamente e facendola sobbalzare di paura.
"Ben ti sta, è quello che hai fatto tu l'altro giorno." Sissi non rispose ma si posò una mano sul cuore, guardando l'amica trucemente. "Dai, dai, sono curiosa di conoscere ogni dettaglio."
Sissi sospirò mettendosi seduta e aggrottando la fronte confusa. "Ma ho ancora il vestito addosso."
"Uh-uh. Ti ha messo a letto Luca." Spiegò Laura con semplicità, accomodandosi sui cuscini.
"Lui cosa?" Sissi strabuzzò gli occhi.
"Sì. E ti ha anche baciata."
"Lui cosa?!" Il tono della ragazza divenne stridulo e concitato. "Ma non è possibile! Non lo ricordo!"
"Stavi dormendo dolce Aurora." Sissi si coprì le mani con gli occhi e appoggiò la schiena alla testiera del letto piagnucolando. "Poche scene e più parole! Voglio sapere tutto."
Sospirando, Sissi iniziò a raccontare all'amica della serata. Tutto sommato, era stata bene. La presenza di Luca era stata preziosa: l'aveva tenuta quasi sempre per mano e quando la situazione si faceva pericolosamente preoccupante, lui la stringeva maggiormente. Sissi percepiva ancora il calore sulla pelle dove lui l'aveva trattenuta.

"E di Ilaria cosa mi dici?"
Sissi scrollò le spalle. "Sempre la solita. Anche se non mi sembra per niente felice."
"Ma dai?" Laura rise ironicamente.
"Che vuoi dire?"
"Dai Sissi, secondo te tua cugina è felice di sposarsi con Francesco?"
"Certo. Altrimenti perché lo farebbe?"
La guardò perplessa, inarcando le sopracciglia. "Pronto? Quella vuole solo farti uscire di testa!"
"Non arriverebbe a tanto Laura!"
"Oh sì invece."
"Arrivare a sposarsi così giovane per farmi dispetto? Rovinarsi la vita così? No, dai."
Laura scrollò le spalle e ridacchiò. "Chissà come c'è rimasta quando ha visto Luca."
"Sembrava avesse davanti un fantasma. Ma la più sorpresa era comunque mia madre!"
Laura ridacchiò scuotendo la testa. "In che famiglia di matti sei finita."
"Non dirlo a me."
"E comunque mi sembra chiaro come il sole che questa cena l'abbia organizzata solo per studiare le tue mosse."
"Non essere ridicola!"
"Sissi, chi diamine festeggerebbe un matrimonio mesi prima con una cena?" Laura interruppe l'amica con la mano prima che potesse esprimere a parole il suo sguardo. "A parte sua maestà Sissi del regno di Vuitton."
"Chiunque potrebbe farlo."
Laura alzò gli occhi al cielo. "Ti voglio davvero bene Sissi, ma a volte sei così ingenua! Sempre disposta a guardare il lato positivo delle persone e a credere nella loro buona fede. A volte le persone sbagliano e lo fanno volontariamente."
Sissi sospirò stiracchiandosi le gambe. "Io credo che non sia una cosa così lineare. Possono esserci tanti motivo dietro a un certo comportamento: paura, solitudine, dubbio, gelosia... Non dico che giustifichino completamente la persona, però aiutano a capire la sua motivazione."
"Adesso mi dirai che è colpa tua e Ilaria è una santa? Dai, Sissi. Tutto questo tuo essere zen sta cominciando a essere di troppo."
"Sono stanca di essere arrabbiata Laura. Sono stanca di avercela con lei, con i miei genitori, i parenti. Voglio solo stare tranquilla."
"Quindi se uno ad esempio crea un casino perché ha paura delle conseguenze, tu lo giustificheresti?"
"Perché no? Chi non ha paura delle conseguenze? Tutti sbagliamo prima o poi."
Laura annuì tormentandosi una ciocca di capelli. "Hai proprio ragione."

*

Mentre le ragazze finivano di fare colazione, qualcuno bussò alla porta.
Sissi fece per alzarsi ma si bloccò constatando di indossare ancora il vestito della serata precedente con sopra una felpa. "Puoi andare tu per favore?"
Laura alzò gli occhi al cielo. "Per l'amor di Dio, Sissi. Sei a casa tua non puoi vestirti come ti pare?"
"Non voglio farmi vedere così!"
"Va bene, va bene." Laura si alzò e Sissi rimase in attesa di scoprire l'identità dello scocciatore.
"Buongiorno, Laura. C'è Sissi?"

Era Luca.

Sissi sentì Laura far accomodare il ragazzo e le si gelò il sangue quando sentì la frase: "Sta facendo colazione, vieni!"
La ragazza cercò disperatamente di sistemare i capelli e aggiustare il vestito, ma dopo qualche secondo Laura apparve sulla soglia della porta, con un sorriso sghembo stampato in faccia, seguita da Luca.
"Ciao Sissi. Spero di non disturbare."
"No figurati..!" Squittì la ragazza imbarazzata, per poi schiarirsi la voce.
"Beh, io vi lascio ragazzi!"
Luca la guardò. "Avevate per caso dei programmi?"
"No tranquillo! Io devo assolutamente studiare." Laura gli sorrise per poi avvicinarsi a Sissi, la abbracciò per poi sussurrarle: "Tranquilla, ti apprezza con qualsiasi vestito, probabilmente anche senza." Laura ridacchiò vedendo l'amica arrossire. "Ci vediamo!"
Laura uscì di casa e i due ragazzi rimasero soli in cucina.

Somewhere in NeverlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora