Appuntamento

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 You don't have to try / Change a single thing / 'Cause just the way you are is sweeter than anything / Maybe I'm a fool but it's always been you / 'Cause no one ever makes me smile the way you do.
(Simple Plan - Perfectly Perfect)

Sissi uscì dal bagno velocemente con ancora i capelli bagnati per raggiungere il telefono che stava squillando.

"Laura?"

"Sissi, ciao! Scusa ma devo annullare l'appuntamento, mia madre mi ha incastrata fino a tardi."

Si sedette sul bordo del letto tenendo le punte dei capelli sollevate per non bagnare il copriletto.
"Tranquilla... Ci vediamo domani però?"
"Va tutto bene? È successo qualcosa?"
"No, no. Tranquilla. Volevo solo parlare con te."
"Okay. Sì, a domani allora."
Salutò l'amica e sospirò, gettando il telefono sul letto.

Non ne poteva più di rimandare. Le parole di Luca avevano insinuato in lei un dubbio atroce che adesso la tenevano all'erta costantemente. Non faceva che ripensare alle loro conversazioni, tentando di capire cosa potesse esserle sfuggito. 
Il dubbio la tormentava. Sissi trovava atroce dover sostare in quella situazione di stallo, in bilico tra situazioni che nemmeno lei conosceva. 
Stava davvero succedendo qualcosa o Luca si era sbagliato?

Fece per andare verso il bagno ma il campanello della porta suonò.
Gettò la testa indietro sbuffando, andando verso la porta.
Aprì e sorrise vedendo Luca.
"Ehi!" Si fece da parte per farlo entrare e gli baciò le labbra. "Come mai qua?"
"Sono passato a salutarti prima di partire." La osservò, notando l'accappatoio. "Stavi per uscire?"
"Sì, ma è saltato l'appuntamento." Sissi scrollò le spalle facendogli segno di seguirla verso il bagno, dove riprese ad asciugare i capelli.
"Appuntamento con chi?" Luca si sedette sul bordo della vasca osservandola.
Sissi sghignazzò guardandolo attraverso lo specchio. "Con una persona."
"Oh."

Continuò ad asciugare i capelli come se nulla fosse, ignorando volutamente il ragazzo che si era alzato e le stava dietro.
Le abbracciò la pancia posandole un bacio sulla guancia, solleticandole la pelle con la barba. Sissi sorrise mordendosi il labbro, mentre il ragazzo continuava a lavorare sulla sua scia di baci. Le tolse delicatamente il phon di mano e Sissi si girò protestando. "Se non finisco di asciugarli domattina avrò come minimo una polmonite."
Sorrise divertito. "E nel peggiore dei casi?"
"Muoio."
Ridacchiò scuotendo la testa, riaccese l'apparecchio e finì di asciugarle i capelli.

Sissi lo guardava attraverso lo specchio, rilassandosi sentendo le sue dita scorrere tra i capelli.
"Ho sempre sognato di avere un parrucchiere a disposizione." Mormorò la ragazza appoggiandosi al ripiano del bagno.
Luca sorrise. "Impiegheresti molto meno tempo se tagliassi i capelli."
"Ma io amo i capelli lunghi."
"Sono molto belli effettivamente." Raccolse i capelli nel pugno della mano e li lasciò scivolare tra le dita, spostandoli dal collo e posandovi un bacio che la fece rabbrividire.

Socchiuse leggermente gli occhi rapita da quei movimenti delicati, non accorgendosi quasi di quando il ragazzo appoggiò il phon sul ripiano del bagno dedicandosi nuovamente alla sua guancia, senza lasciare i suoi capelli.
La ragazza si abbandonò contro di lui accarezzandogli le braccia, inclinando leggermente la testa quando le sue labbra scesero sotto all'orecchio e sul collo.
"Dovrei proprio uscire più spesso."
Lo sentì sorridere contro il suo collo, fermandosi per qualche secondo e solleticandole la pelle. "Puoi uscire con me ogni volta che vuoi."
Gli passò una mano tra i capelli sorridendo divertita. "Non mi sembra che gli effetti siano gli stessi."
"Non ci resta che provare per capirlo."
Sissi si girò verso di lui abbracciandogli il collo, per poi baciarlo.
La strinse a sé ricambiando il bacio lentamente, accarezzandole la schiena.

Gli passò una mano tra i capelli disordinati, stringendolo a sé mentre lui la sollevava facendola sedere sul ripiano.
Appoggiò la fronte contro la sua e gli sorrise tenendolo stretto. La guardò negli occhi sfiorandole il naso con il suo, per poi tornare a baciarla lungo il profilo della guancia.
La sentì ridacchiare e si fermò. "Perché ridi?"
Scosse la testa abbassando il viso. "La barba mi fa il solletico."
Sorrise divertito strusciando la guancia contro il suo collo, facendola ritirare leggermente. "Così mi graffi!"
Ridacchiò tenendola stretta. "Ma no. Hai solo il collo molto arrossato."
Arricciò le labbra rimproverandolo con lo sguardo, facendolo ridacchiare.
"Spero che tua madre ti sgridi per questa barba."
Il ragazzo annuì divertito. "Molto probabilmente lo farà. O puoi dirle tu di farlo." La guardò dritto negli occhi osservando la sua reazione.
"Meglio di no."
"Perché no?"
"Non me la cavo granché bene con le famiglie."
"Io credo che la mia ti adorerebbe." La baciò dolcemente facendole battere il cuore all'impazzata. Si distaccò poco dopo sorridendole maliziosamente. "E ricordati che hai promesso di ricambiare un invito a una cena famigliare."

Sissi ridacchiò appoggiando la fronte sulla sua spalla. "Giusto. Manterrò fede alla promessa." Lo guardò con aria furba. "Un giorno."
Le accarezzò i capelli sorridendo mentre lei avvicinava le labbra al suo collo. "Non credere di comprarmi." La sentì sorridere e la strinse maggiormente.
"Eppure mi sembra che funzioni." Continuò lentamente facendolo rabbrividire. "Insomma, non ho più toccato una palla." Si morse il labbro per non ridere.
"Credi davvero che la storia della lista sia finita?"
Sissi lo guardò annuendo divertita.
Le prese il viso tra le mani baciandola intensamente. Si aggrappò a lui stringendolo, sentendo il cuore scoppiare.

Si separò da lei non lasciando i suoi occhi. "È appena iniziata."
Gli sorrise abbassando lo sguardo. "Beh, io dovevo provarci."
Luca ridacchiò scuotendo la testa, osservandola mentre appoggiava la guancia sulla sua spalla e gli accarezzava il collo con le dita.

"Tra quanto parti?"
"Dovrei essere là tra cinque minuti."
"Cosa?" Sissi si allontanò da lui guardandolo. "Devi andare, forza! O partiranno senza di te!"
Rise osservandola. "Non partirebbero mai senza di me."
"Non importa! Non puoi arrivare in ritardo. Devi andare."
"Tu non vuoi che io vada." La guardò con sguardo furbo.
"No, non vorrei." Cedette lei deglutendo e scendendo dal ripiano. "Ma la partita viene prima."
"Prima di cosa?" Si avvicinò nuovamente e Sissi indietreggiò di un passo guardandolo storto.
"Sei maligno Luca Vettori."
Ridacchiò vedendola incrociare le braccia. "Vorrà dire che me lo dirai al mio ritorno."
Lei annuì appena. "Non ho niente da dire."
"A me sembra di sì."
Le accarezzò la guancia baciandola dolcemente. "Ciao Sissi."
Lo strinse a sua volta non riuscendo a trattenersi. "In bocca al lupo per la partita. Ti guarderò da qua e tiferò per te."
Lui le sorrise. "Ti penserò."
Lo accompagnò alla porta e lo guardò uscire sospirando, sperando quasi di vederlo tornare da lei.

***

Saaalve! Questo capitolo nasce non con l'intento di massacrarvi a suon di miele ma con l'esigenza di raccattare tempo dato che mi piace fare la ganza pubblicando un giorno sì e uno no senza aver completato tutti i capitoli. Non temete però, recupererò in fretta e vi avviso che stiamo arrivando al sodo quella questione 😌 L'università mi sta impegnando più del previsto ma manterrò fede all'impegno, al massimo vi mando in coma diabetico 😜 buoma giornata! 

Somewhere in NeverlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora