Grillo

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Daniela aveva lasciato da poco le ragazze per andare a lavoro.

Sissi terminò la sua fetta di torta al cioccolato e posò la forchetta, osservando la cugina che parlava animatamente al telefono passeggiando per la cucina. La sua espressione scocciata e irritata la fece ridacchiare. Ilaria era stata sempre una ragazza molto espressiva, senza filtri: non le importava niente di poter risultare fuori luogo o maleducata. Se pensava una cosa, la diceva, senza problemi.

O almeno così le sembrava.

Ilaria posò il cellulare sul piano della cucina e tornò a sedersi a tavola. Osservò la torta e sembrò studiarla attentamente. Poi prese la forchetta e iniziò a mangiarla dall'alzatina a grandi bocconi.

Sissi la guardò sorridendo sorpresa.

"Beh?" Ilaria prese un'altra forchetta e gliela passò. "Ecco, mangia anche tu. Almeno ingrasseremo insieme."

Ridacchiò e mangiò un boccone di torta. "È davvero buonissima."

Ilaria annuì. "L'abbiamo presa nella vecchia pasticceria all'angolo. Ricordi? È la stessa dove abbiamo sempre preso le torte per i compleanni o dove andavamo a fare colazione."

Sissi annuì scocciata. "Me ne sono andata da qua da qualche mese, non da dieci anni."

La mora si fermò per un attimo, con la forchetta sospesa a mezz'aria. "Ah, già." Masticò lentamente il boccone di torta, abbassando lo sguardo sulla torta. "Sembra molto di più, però. Insomma, qualche mese fa te ne sei andata fisicamente, ma era comunque da un sacco che ti eri allontanata." Alzò gli occhi piantandoli in quelli della cugina. "Non ti sei fatta più vedere."

Sissi posò la forchetta e strinse le labbra. "Te l'ho spiegato perché l'ho fatto."

"E io ti ho spiegato la mia motivazione."

Annuì. "E allora? Cosa ti aspetti adesso? Non lo dico con cattiveria, però davvero non ti capisco."

Ilaria scrollò le spalle apparendo molto più insicura. "Non lo so. Vorrei non trovarmi in questo casino. Insomma, ho fatto tutto questo per una sorta di ripicca personale e com'è finita? Con te che te ne sei andata e io che non riesco a uscirne. Ti sembra giusto?"

"Qualcuno potrebbe chiamarlo karma." Sorrise ironicamente guardandola di sottecchi.

"Touché. Forse dovevo darti un vestito un po' meno brutto."

"Ad esempio."

Ilaria sorrise passandosi una mano tra i capelli. "Mi ritrovo sempre qua, allo stesso punto. Cerco di uscirne, di scappare ma sono vincolata a questo stupido matrimonio."

"Non sei obbligata a sposarti." Sissi parlò con esitazione, osservando il viso della cugina per capirne la sua reazione.

Rimase impassibile. "Non posso non sposarmi a questo punto."

"E perché?"

Serrò la mascella e parlò a voce bassa. "Sono arrivata fino a qua. Che figura ci farei davanti agli altri?"

"Gli altri?" Sissi si mosse nervosamente sulla sedia e appoggio i gomiti sulla superficie di legno. "Ti sei voluta sposare per fare un torno a me. Sì o no?"

Ilaria guardò la cugina colpita dal suo tono severo, deglutendo. "Sissi..."

"Rispondi e basta!" La incalzò con decisione, fissandola.

"Sì! Sì."

"E indovina? A me non frega niente se te lo sposi o no, proprio zero. Non hai alcun vincolo, come vedi. Non penserò proprio niente di voi due."

Somewhere in NeverlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora