Nemico

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Ilaria era seduta in salotto quando vide uscire Luca dalla stanza a testa bassa.
"Già te ne vai?"
La ignorò passandole davanti, sentendosi poi trattenere per la felpa. "Ti ho fatto una domanda."
"Non è il momento Ilaria."

Si alzò scrutandolo, colpita dalla sua voce flebile. "Non mi dire che la bellissima coppia si è sciolta! Non si lascia la damigella d'onore prima di un matrimonio." Lo ammonì con aria divertita, agitandogli un dito davanti al naso.

Luca allontanò la sua mano fissandola. "Ascoltami bene. Se è rimasto un briciolo di bontà in te lascia stare Sissi, okay? Vedi di non fare battute, scherzi o approfittarti di lei. Non è davvero il momento."
Lo guardò con aria seria. "Avete litigato per Laura?" Annuì dopo qualche attimo di esitazione. "Mi dispiace."
La scrutò con aria sospettosa. "Perché sembri sincera?"
"Com'è che si dice? Il nemico del mio nemico è mio amico."
"Quindi dovresti essere amica di Laura."
"Non è Sissi la mia nemica."
"Ah no?"
Ilaria rimase in silenzio, distogliendo lo sguardo. "E comunque Laura ha sempre usato Sissi come una marionetta. O meglio, è Sissi che si è sempre fatta usare. Non dovreste lasciarvi per lei. Dovrei essere io la causa!"

Luca alzò gli occhi al cielo. "Ti stavo quasi prendendo sul serio."
La ragazza ridacchiò. "Quindi passerà un'altra giornata chiusa in stanza?"
"Spero di no."
"Beh anche io. Mi sto annoiando un sacco! Ma tutto questo dramma non poteva venir fuori dopo che me ne ero andata?"
"Oh, scusaci tanto."

Sospirò accarezzandosi i capelli. "Andrò a fare shopping. Uh! Se Sissi è giù di morale verrà senz'altro!" Le lanciò un'occhiataccia. "Lo shopping le fa bene!" La mora tentò di giustificarsi con poca convinzione.
"Sai bene che non è vero. Lasciala tranquilla, per favore."
"Che carino che sei, le vuoi bene anche se non state più insieme."
"Non ci siamo lasciati."

Ilaria scoppiò a ridere. "Se pensi davvero che sceglierà te e non Laura lascia perdere. Laura vince sempre."
"A me interessa che vinca Sissi, non è una gara tra me e Laura."
"Convinto tu. Ma credi a una che ci è passata: Sissi è una debole, non si staccherà mai da lei."

Le rivolse uno sguardo duro. "Non credo tu conosca bene tua cugina."
"E pensi di conoscerla tu? Siamo cresciute insieme, l'ho vista in ogni momento della sua vita. Dammi retta, non cambierà mai il loro rapporto. Rassegnati e accettalo così com'è. E se non ti va bene, cercati un'altra ragazza."
"Non intendo rinunciare così facilmente."
"A volte rinunciare è più semplice e meno doloroso."
"Non quando ne vale la pena. E io ho deciso che la vale. Ciao Ilaria."

Il ragazzo lasciò l'appartamento senza voltarsi indietro, lasciando Ilaria piena di pensieri.

*

Sissi uscì dalla sua stanza poco tempo dopo.
Entrando nel salotto, vide la cugina osservarla. "Però Sissi, sono impressionata. Pensavo che ti avrei rivista tra una settimana."
"Devo parlare con Laura."
Ilaria annuì. "Ti serve una mano?"
Scosse la testa.
Si avvicinò alla porta, poi guardò la cugina. "Hai visto Luca prima?"
"Sì." Ilaria alzò gli occhi al cielo. "Mi fionderei su quel ragazzo in due secondi, ma è talmente schifosamente innamorato di te che sarebbe inutile. Non rovinare tutto."

Sissi annuì, poi le lanciò un'occhiataccia. "Ti rendi conto che stai per sposarti, vero? E che ci provi sempre con i miei fidanzati?"
Ilaria ridacchiò rumorosamente. "Dovresti ringraziarmi! Se non ti avessi preso Francesco, staresti ancora con lui! E niente Luca."
Sissi non rise. "Ma tu vuoi davvero sposarlo Francesco?"
Divenne improvvisamente seria. Strinse le labbra e si passò una mano tra i capelli. "Ovvio. Beh, non devi andare a chiarire con Laura?"
"Sì, sì." Rimase a guardarla ancora qualche secondo, ma la cugina tornò a leggere la sua rivista. "A dopo."

*

Decise di andare a piedi.
L'aria fredda le pungeva il viso ma non importava. Aveva bisogno di aria, aveva bisogno di riflettere.
Inizialmente si era sentita persa dopo che Luca era uscito.
Improvvisamente però, una sensazione di calma e pace l'aveva investita.
Una voce interiore, una spinta quasi, la fece alzare. Tutto quello che sapeva è che doveva vedere Laura e parlare con lei.
Non si sentiva più persa, sentiva di potercela fare.

Somewhere in NeverlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora