La Partita

565 31 3
                                    


"Dai, Sissi! Almeno sforzati!"

Laura alzò per l'ennesima volta la palla e l'amica la mancò ancora una volta, sbuffando e corrucciando il viso. "Non insistere tanto è inutile! Non sono capace!"

"Se ti arrendi così mai lo sarai!"


Luca e Matteo stavano osservando le ragazze allenarsi da qualche minuto, nascosti dietro ad un albero.

"Abbiamo la vittoria in pugno!" Matteo le guardava gongolando, ridacchiando nel vedere Sissi così in difficoltà ma provando ammirazione verso i tentativi di Laura di aiutarla.

Luca osservava in silenzio, provando dispiacere per il coinvolgimento forzato della ragazza e comprendendone il disagio. "Dai, andiamo."

Matteo annuì distrattamente ma rimase fermo a guardare le due ragazze. "Laura è molto brava, che ne pensi?"

"Che diresti qualsiasi cosa per giustificare la tua sconfitta." Luca sorrise all'amico e, mettendo una mano dietro alla sua schiena, lo spinse verso l'uscita del parco.


Sissi uscì dal parco distrutta un'ora più tardi, con le gambe doloranti e diversi lividi dovute alle cadute, al contrario dell'amica che era fresca e di buon umore.

Le due ragazze si diressero verso la macchina di Laura, che aveva rapito l'amica alle sette di quella mattina. Sissi si accasciò sul sellino, promettendo solennemente di non lasciarlo per almeno un paio d'ore.

"Quanto sei esagerata!" Laura ridacchiava guardando lo stato dell'amica, stanca e spettinata a causa dell'allenamento intensivo.

"Mi hai quasi uccisa!"

"Se tu non avessi disertato le lezioni di educazione fisica, avresti imparato a giocare."

"Se tu avessi un cuore adesso mi vorresti bene e mi porteresti per negozi, non per campi."

Laura scoppiò a ridere scuotendo la testa, immettendosi nella strada principale.

"Però non ti capisco Laura. Solo qualche settimana fa mi hai detto di non voler più giocare. Adesso questo."

Laura non riuscì a rispondere all'amica, perché lei stessa si era posta quella stessa domanda senza trovarvi una risposta razionale. "Non ho detto che non avrei giocato mai più. Ho solo detto che non avrei iniziato un altro campionato che richiede troppo sforzo e tempo."

"Esattamente come una certa partita che stiamo preparando da giorni a rischio della mia vita? Dai, Laura." Sissi guardò l'amica inarcando le sopracciglia.

"Lui mi ha sfidata."

"Allora? È solo per questo? Per orgoglio?"

"Non è solo per quello. Ma lui è un atleta professionista e io gli ho tenuto testa! Ti rendi conto di cosa significa? Sono brava." Laura abbassò il tono di voce mentre finiva di parlare, quasi lo stesso dicendo a se stessa più che all'amica.

"Certo che sei brava! Su questo non mi sembra ci siano dubbi! E potresti benissimo essere anche tu un'atleta professionista, e lo sai."

"Ormai ho preso una decisione."

"Mica è scolpita nella pietra!"

Laura sospirò e proseguirono il restante tragitto in silenzio, Sissi aveva paura di aver turbato l'amica.

Laura parcheggiò la macchina davanti al palazzo dove abitava l'amica. Prima di scendere, Sissi guardò l'amica e le prese la mano stringendola. "Non volevo farti stare male. Ho detto qualcosa di sbagliato?"

Laura sorrise e l'abbracciò. "Assolutamente no. Sono solo confusa."

Sissi annuì e aprì la portiera.

"Mi dispiace di averti coinvolta Sissi. Non avrei dovuto, so bene quanto odi lo sport e so che ti stai sforzando tanto. Ma avevo... Ho bisogno di te."

Sissi sorrise e annuì. "Non mostro le mie capacità pallavolistiche solo per non metterti in imbarazzo, sai? Ti sorprenderò, vedrai."

Laura scoppiò a ridere e guardò l'amica scendere dalla macchina non senza fatica. "Su questo non ho dubbi. Ma adesso vatti a dare una sistemata che sei tutta scombinata! Pensa se ti vedesse il tuo futuro marito!"

Sissi la guardò indignata e sgomenta, controllando che la strada fosse sgombra. "Ma come ti permetti!"


Il giorno della partita era arrivato.

I ragazzi arrivarono al parco e videro le due avversarie. Laura stava facendo stretching e aveva uno sguardo serio e concentrato mentre l'amica - che spiccava notevolmente dato il completo di un colore rosa acceso- cercava di imitarne i movimenti senza particolare entusiasmo.

"Salve ragazze!" Matteo raggiunse per primo il campo, seguito da un Luca non particolarmente entusiasta. "Siete pronte alla colossale sconfitta?"

Laura si avvicino guardandolo fisso negli occhi. "Solo se siete pronti a sfidarci mille volte."

Matteo inarcò un sopracciglio apprezzando l'audacia della ragazza e posizionandosi sul campo.


La partita ebbe inizio.

Matteo si aspettava di avere partita facile, ma Laura era un osso duro. Cercava il più possibile di aiutare l'amica che, nonostante il suo iniziale sdegno, non stava giocando così male. Sissi si era impegnata molto: sapeva quanto fosse importante quella partita per l'amica.

Luca, d'altro canto, cercava il più possibile di trattenersi, avendo premura di non dirigere quasi mai i suoi attacchi verso Sissi, cosa che lei parve notare non senza fastidio.

Sissi lo guardava fisso negli occhi, senza arrossire e senza indugi.

Lo stava sfidando.

Luca però non colse il guanto e proseguì con le sue iniziali intenzioni.

Quando fu il turno alla battuta di Sissi - il punteggio era a favore dei ragazzi ma le ragazze avevano conquistato il punto - Laura le sussurrò all'orecchio di dirigere la palla verso il centro sperando che i due ragazzi non riuscissero a coordinarsi, ma Sissi decise di testa sua e colpì la palla più forte che poté in direzione di Luca che, colto di sorpresa, non riuscì a cogliere.

Laura esultò abbracciando l'amica, ma Sissi stava guardando fisso negli occhi il ragazzo, sentendo dentro di sé il cuore che batteva all'impazzata.

Salve!

Ancora non vi ho ringraziato per aver letto/votato/commentato la storia, e ci tenevo davvero a farlo. Mille grazie a tutti voi! ♥
Vi saluto e al prossimo capitolo!

Licia

Somewhere in NeverlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora