Partenze e Arrivi

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La stazione era già affollata quando le due ragazze arrivarono.

Si sistemarono in un angolo tranquillo depositando le numerose valigie, controllando poi l'orario del treno.
"In ritardo, ma che novità."

Ilaria sbuffò appoggiandosi ad una parete, guardando con aria scocciata le persone poco distanti.
Si girò poi verso la cugina, che attendeva in silenzio.

Erano passati diversi giorni dal litigio con Laura e le due ragazze li avevano vissuti in una sorta di bolla. Nonostante Sissi cercasse di mostrarsi tranquilla e rilassata, ogni tanto l'aveva trovata sull'orlo delle lacrime, ma non aveva mai ceduto. Vedeva in lei un nuovo sguardo, una nuova fiducia e sicurezza che mai si sarebbe aspettata.

"Cosa farai adesso?"
Sissi alzò lo sguardo verso la cugina. "Devo mettermi sotto con lo studio, lo sto trascurando troppo."
"Non intendevo quello. Mi riferivo a Laura e Luca. Appena me ne sarò andata correrai da uno dei due? Se sì, da chi?"
La ragazza scosse la testa. "Andrò a casa e basta. Prima o poi risolverò con loro, ma al momento non so né come né quando."
"Quindi aspetterai un segno dal cielo?"

Sissi le rivolse un mezzo sorriso. "Sarebbe molto gradito, in effetti. Non mi sono mai trovata in questa situazione, non so cosa devo fare." Si strinse nelle spalle accarezzandosi le mani.

"Non ti sei mai trovata da sola senza qualcuno che decidesse per te, eh? Deve essere dura, vero Principessa?"
Sissi sospirò alzando gli occhi al cielo ma rimase in silenzio.

Ilaria osservò nuovamente lo schermo della stazione. "E comunque io fossi in te andrei da Luca. Se non altro avrò una bella visione al matrimonio."
"Mi sorprende che tu non sia andata da lui in questi giorni." Sissi scherzò guardandola, mentre la cugina ridacchiava.
"E chi ti dice che io non ci sia andata?"
"Credo che me lo avresti sbattuto in faccia in due secondi. E comunque Luca non lo farebbe mai."
"Vero."
"Quale delle due parti?"
"Entrambe, purtroppo. Non so davvero che abbia trovato in una nana come te, se non il mal di schiena."
"Chiediglielo allora."
Ilaria le rivolse uno sguardo disgustato. "Così da sorbirmi altri discorsi mielosi su quanto tu sia magnifica, preziosa e meravigliosa? Passo volentieri."

"Ma piantala." Il tono scettico della sua voce la innervosì.

"Non te ne rendi conto, vero? Di come tutti ti adorino senza che tu faccia niente."
"Come scusa?"
"Smettila di fare la finta tonta. Ovunque tu vada le persone ti vogliono bene. Ti basta fare il labbruccio per far cadere tutti ai tuoi piedi."
"Ma sei seria? Quando mai hai visto una cosa del genere?"
"Lasciamo stare."

Lasciare stare era l'ultima cosa che Sissi voleva. "Nemmeno i miei genitori mi adorano, che diamine dici?"
"Ma quelli lasciali perdere, non contano."
"Non contano? Sono quelli fondamentali!"
"Sai Sissi, ti fai troppi problemi su di loro. Dovresti correre da Luca e saresti sistemata. I tuoi genitori prima o poi torneranno da te a chiedere perdono, non serve stargli appresso."
"Il punto è che non dovrei correre dietro a qualcosa che dovrei avere per diritto."
"Per diritto... Guardati intorno Sissi. Quante cose ci spetterebbero di diritto ma non le abbiamo? E pensa poi a chi sta davvero male in certi posti del mondo. In confronto a loro di cosa vuoi parlare? Hai la possibilità di stare con un ragazzo che può davvero sistemarti a vita, usa quello che hai e sfruttalo."
"Io non voglio sfruttare Luca. Detta così fai sembrare l'amore solo un affare."
"Cos'altro dovrebbe essere? Non hai visto i tuoi genitori?"

Si guardarono in silenzio.
"Davvero, vai da Luca. Farete pace immediatamente e avrai il tuo Natale con la sua famiglia che sicuramente ti adorerà. Sarai felice così."
"Per essere felice davvero dovrei chiarirmi anche con Laura."
"Ancora Laura?" Sissi annuì decisa. "Sei senza speranza, non capisci proprio."

Somewhere in NeverlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora