Vortice

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Sissi stava ascoltando rapita il ragazzo mentre leggeva, seduta accanto a lui sul divano.

La sua voce lenta e profonda la rilassavano e si insinuava delicatamente nella sua mente, avvolgendola in una coltre ovattata dove esistevano solo loro due.

Quando Luca finì di leggere, Sissi rimase a guardarlo con uno sguardo ammagliato, facendolo sorridere.

"Perché mi guardi così?"

Gli sorrise. "Potrei ascoltarti per ore leggere."

Le sorrise attirandola a sé, baciandole la fronte.

La ragazza sorrise appoggiando la guancia sulla sua spalla. "Non avevo mai letto il libro per intero, conoscevo solo la storia."

"Hai trovato nuovi particolari interessanti?" Richiuse il libro appoggiandolo sul piccolo tavolo davanti al divano.

Rifletté qualche secondo in silenzio. "A volte siamo talmente tanto presi ad autocommiserarci in maniera egoistica, che non prestiamo attenzione agli altri e alle belle cose che abbiamo vicino." Alzò il viso guardandolo. "Oggi è come se avessi visto tutti i miei Fantasmi: quelli del passato ripensando a questa lista, quello del Presente allo chalet che però è stato sostituito con questo." Le sorrise annuendo. "E quello del futuro, invece?" 

Sissi prese tre le mani il libricino, accarezzandone la copertina. "Potrebbe essere questo, credo. I Natali passati con te, in futuro... Continuando a leggere questo libro come tradizione. Magari cambieranno certe cose, saremo con più persone, ma non cambierà."

Luca le accarezzò capelli lentamente. "Speravo tu lo dicessi. Non riesco ad immaginare un futuro senza di te, ormai.." 

Sissi annuì contro il suo collo, sfiorandolo con la punta del naso e lasciandovi un bacio delicato. "Bastava così poco per avere un felice Natale. Anche se avere persone che ti vogliono bene non è sempre semplice."

"No, questo no. Ma una volta che si trovano rimarranno per sempre."

"Tu credi?"

"Per quanto riguarda noi, sì. Per il resto, non lo so."

Sissi ridacchiò stringendo un lembo del suo maglione tra le dita. "Mi sembra un buon compromesso."

"Sai, abbiamo accompagnato Laura alla tua vecchia casa per prendere la lista dal diario. Assomiglia molto a questa." Si guardò attorno accarezzandole la schiena con le dita, seguendo linee immaginarie.

La ragazza seguì il suo sguardo. "Tu dici?"

"Sì. Questa è solo più personale, più vissuta. Devo dire che anche la tua cameretta è incantevole." La guardò divertito.

"Perché, esiste ancora?"

"Non dovrebbe?"

Alzò le spalle. "Mia madre diceva sempre che era un disastro e necessitava di essere cambiata per essere uguale alle altre, ma non l'ho mai permesso. Credevo che una volta lasciata, l'avrebbe cambiata."

"No, è molto in tuo stile. Sarebbe un peccato renderla uguale a tutte le altre."

Sorrise. "Avete visto anche i miei diari?"

"Sì. Ma non li ho letti. In realtà non ho sbirciato molto in giro."

"Perché no?" Lo guardò con sorpresa.

"Perché vorrei che quelle cose me le raccontassi tu, così come ti vengono e quando ne hai voglia."

"Compresa la parte di Francesco?" Arricciò il naso divertita.

Somewhere in NeverlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora