Segnale

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Sissi prese un pennello dal beauty case e aprì la confezione della cipria, imprecando contro la sua mano che continuava a tremare.
"Ti vuoi calmare?" Laura guardò l'amica con disapprovazione, stringendole la mano tra le sue. "Stai tremando come una foglia."
"Sono solo agitata."
"Lo vedo. Dai qua, faccio io." Laura prese la cipria e il pennello e iniziò ad applicarla sul viso dell'amica. "Devi calmarti."
"Non ci riesco." Sissi deglutì e iniziò a muovere freneticamente la gamba.
"Vedrai che andrà bene. Tutta l'attenzione dei parenti sarà per tua cugina. Tu non dovrai fare altro che sederti e mangiare. E ovviamente prestare attenzione a Luca."
"Parenti. Luca." Sissi guardò l'amica terrorizzata. "Non voglio andare. Non vado. Puoi dire a tutti che ho il morbillo?"
"Assolutamente no." Laura finì di truccare l'amica e la guardò soddisfatta. "Sei bellissima. Dai, vai a mettere il vestito così vediamo l'effetto finale."

Sissi si alzò tremante ed entrò in bagno per indossare il vestito.
"Sai Sissi, conosco un modo per farti rilassare!" Laura urlò dalla camera per farsi sentire.
"Qual è?"
"Diciamo che questo modo richiede una ragazza, un ragazzo e un bagno. O uno sgabuzzino. Insomma un luogo chiuso."

Sissi uscì dal bagno con uno sguardo stizzito. "Mi stai consigliando davvero quello che penso? Durante una cena con tutta la mia famiglia?"

Laura non rispose ma concesse all'amica un sorriso enorme. Sissi era splendida.
I capelli biondi le ricadevano morbidamente sulle spalle e sulla schiena; il vestito le stava a pennello e la faceva sembrare una vera principessa. "Credimi amica mia, non appena Luca ti vedrà penserà alla stessa cosa."

Sissi arrossì e si guardò allo specchio. Sorrise timidamente a se stessa, respirando profondamente. Laura si avvicinò e le sistemò i capelli. "Tua cugina morirà di invidia."
La ragazza sorrise e guardò l'amica. "Sai, non mi interessa questo. Non voglio essere la migliore. Vorrei solo che queste gare assurde finissero."
"Mio Dio Sissi, da quando sei diventata così matura?"
L'amica ridacchiò. "Non ne ho idea."
Laura stava per ribattere ma il campanello la interruppe.

Sissi strabuzzò gli occhi e iniziò ad accaldarsi. "Deve essere Luca. Ma è in anticipo! Laura non sono pronta."
Laura ridacchiò afferrandola per le spalle e guardandola negli occhi. "Ci penso io. Tu prenditi il tempo che ti serve."
Sissi le sorrise riconoscente e guardò Laura uscire dalla camera da letto.

Percorse il corridoio e andò ad aprire.

Luca era fermo davanti alla porta e quando la vide sorrise.
"Ciao, Luca. Sei in anticipo." Gli sorrise facendole entrare.

"Lo so. Ma ho pensato che forse sarei potuto essere utile."
Laura sorrise dolcemente guardandolo. Era molto elegante nel suo completo nero ed era la prima volta che lo vedeva così curato. "Curioso, sai? Prima le ho detto esattamente la stessa cosa." La ragazza trattenne a stento una risata quando vide lo sguardo perplesso di Luca.
"Tranquillo, Sissi te lo spiegherà."
"Cosa dovrei spiegare?"

Non appena la vide, Luca rimase senza fiato. La guardò avanzare lentamente verso di loro, sorridendo imbarazzata. La guardò negli occhi e non poté fare a meno di sorridere e ammirarla, avendo ancora una volta la conferma di aver fatto la scelta giusta comprando il vestito. Sentì il cuore battere all'impazzata e si stupì di non riuscire a smettere di sorridere o guardarla. "Sei un incanto, Sissi."
La vide arrossire e abbassare lo sguardo sorridendo. "Grazie."
Laura li stava guardando beatamente, sospirando felicemente. "Siete bellissimi ragazzi! Sembrate voi gli sposi!"

Sissi arrossì ancor di più e lanciò un'occhiataccia all'amica facendo sorridere Luca, che dal canto suo era leggermente arrossito.
La ragazza indossò il cappotto e prese la pochette, respirando profondamente. "Possiamo andare."
Laura la strinse in un abbraccio e le sorrise. "Ti aspetto qua, voglio conoscere tutti i dettagli a caldo!"
Sissi ridacchiò. "Va bene. Fatti trovare con un'ambulanza."

L'amica ridacchiò e aprì la porta ai ragazzi. "Divertitevi! E Sissi mi raccomando: se la situazione si fa tosta, sgabuzzino."
Sissi la fulminò con lo sguardo e l'amica scoppiò a ridere.
Luca porse alla ragazza il braccio a cui lei si appoggiò sorridendo e uscirono dall'appartamento. "A cosa si riferiva Laura?" La guardò curiosamente, con l'ombra di un sorriso addosso.
"A niente. È una stupidaggine." Gli sorrise imbarazzata e si incamminarono verso la macchina.


Sissi gli spiegò il tragitto e poi si rilassò contro il sellino.
Rimasero in silenzio, avvolti nei loro pensieri.
Luca notò che la gamba di Sissi si muoveva nervosamente, mentre le sue mani erano serrate tra loro.
"Sei nervosa?" Sissi si girò verso il ragazzo e annuì. "Tranquilla, se le cose si fanno brutte ci inventiamo una scusa e andiamo a mangiare una pizza." Sissi ridacchiò annuendo e sospirò. Avrebbe voluto dirgli che in realtà non era nervosa solo per i suoi parenti, ma anche a causa della sua presenza.
Vederlo le aveva fatto uno strano effetto: era diverso dal solito, non solo per i vestiti indossati o per la barba fatta, ma anche nello sguardo: era molto più dolce e caloroso. Il suo corpo le aveva detto di avvicinarsi e di stringerlo a sé ma Sissi era riuscita a trattenersi.
Adesso però, seduti l'uno accanto all'altra, la situazione era ancor più complessa. Il suo profumo la avvolgeva e i suoi occhi non facevano altro che scrutarlo di nascosto.
Non fece nemmeno caso alla sua gamba che si muoveva all'impazzata, almeno finché la mano di Luca non si era posata sul suo ginocchio fermandola delicatamente.

Sissi guardò la sua mano trattenendo il fiato. Sentì la sua gamba rilassarsi contro il sellino e la pancia svuotarsi. Alzò lo sguardo verso di lui e quando se ne accorse, le sorrise dolcemente.
"Andrà tutto bene."
Sissi annuì e lui tolse la mano, lasciando però sulla sua pelle la sua impronta e il suo calore.

*

Quando Luca parcheggiò la macchina, slacciò la cintura e scese. Rimase in attesa qualche secondo e, non vedendola uscire, si avvicinò alla sua portiera aprendola.
La guardò ironicamente. "Principessa di nome e di fatto?"
Sissi lo guardò angosciata. "Non voglio entrare."
Luca si piegò sulle ginocchia e la guardò. "Cosa ti preoccupa?"
La ragazza scosse la testa sospirando. "Non lo so. Forse il solo fatto di trovarmi in mezzo alla mia famiglia. Mi sento incredibilmente a disagio. E non so cosa combinerà Ilaria."
Luca annuì e strinse la mano della ragazza, che era ghiacciata. "Con me stai bene?"
Sissi lo guardò negli occhi e ridacchiò nervosamente. "Se devo essere sincera Luca, sono un po' agitata anche con te."

Il ragazzo sorrise e accarezzò con il pollice la sua mano. "Anche io lo sono, sai?"

"Davvero?" Inclinò il viso di lato e si concentrò per qualche secondo sulle sue carezze, che la fecero un poco rilassare. Luca annuì e continuò a parlare lentamente. "Sono qui con una ragazza che mi piace. Una ragazza incredibilmente intelligente e bella, con la quale non vorrei mai fare brutta figura. E oltre a lei c'è anche la sua intera famiglia che non mi conosce e che mi farà domande su domande per potermi valutare e conoscere. Quindi, in breve: sì, sono molto nervoso."
Sissi sorrise commossa e gli strinse la mano. "Davvero ti piaccio?"
Il ragazzo annuì e lei gli accarezzò la guancia. "Forse anche tu." Scoppiò a ridere vedendo l'espressione accigliata di Luca. "Niente forse." Abbassò lo sguardo sentendosi arrossire. "Mi dispiace di averti chiesto di venire, non avrei dovuto. Ti ho portato giù a picco con me."
Lui scosse la testa e la guardò. "Sono felice che tu mi abbia chiesto di venire qua. Ti sei fidata di me."

Sissi rimase in silenzio a riflettere, intrecciando la sua mano con quella di Luca. "Alla fine ho trovato il coraggio."
"Affronteremo questa battaglia insieme, non lasceremo nessuno dei due indietro. In caso di emergenza mostriamo il segnale all'altro e scappiamo via. Può andare come piano?"
"Direi di sì. Qual è il segnale?"
Luca rimase in silenzio qualche secondo. "Il numero due con le dita."
"Il numero due?" Sissi lo guardò confusa. "Perché?"
Il ragazzo scrollò le spalle. "È uno dei miei schemi preferiti."
"Ah."

Il ragazzo sorrise, poi si tirò su e la guardò. "Sei convinta?" Sissi sospirò; poi sorrise decisa e scese dalla macchina, mantenendo la mano stretta nella sua.
"Andiamo."

Wendy we can get away
I promise if you're with me, say the word and we'll find a way
I can be your lost boy, your last chance
Your "everything better" plan
Oh, somewhere in Neverland  
(All Time Low - Somewhere In Neverland)

Somewhere in NeverlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora