Ricordi?

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Sissi appoggiò la valigia fucsia sul letto, accanto al corpo disteso di Luca.

Lo fissò qualche secondo e si inginocchiò accanto a lui. "La fai tu la valigia per favore? Giuro che ti pagherò qualsiasi cifra mi chiederai."

Il ragazzo scoppiò a ridere. "Davvero ti fideresti?"

Sissi esitò stringendo le labbra. "Sì, dai."

"Sono commosso davvero. Il tuo tono sicuro è una prova d'amore incommensurabile." Le pizzicò il fianco continuando a ridere, attirandola giù sul letto e solleticandola.

La ragazza iniziò a ridere a perdifiato, cercando di divincolarsi per sfuggirgli.

"Ti lascio andare solo se fai la valigia."

"E va bene!"

Le baciò le labbra e la liberò dalla sua presa.

Sissi si alzò sistemandosi i capelli e legandoli in una coda, dirigendosi velocemente verso l'armadio, fuori dal suo perimetro di azione.

"Quanti giorni starai via?"

"Tre. Ilaria mi ha chiesto di andare lì un paio di giorni prima per aiutarla con gli ultimi preparativi."

"E perché?"

Sissi si girò per guardarlo. "Non ho idea. Spero non c'entri niente quello che è successo con Laura. Non ne ha fatto parola al telefono e io nemmeno." Prese un vestito tra le mani e lo posò sul letto. "Secondo te c'entra qualcosa?"

"Non credo." Luca ripensò a quello che era successo in palestra, chiedendosi se fosse il caso o meno di venir meno alla promessa fatta a Ilaria di non rivelare nulla.

"Meglio. Non ho proprio voglia di altri problemi."

Scelse diversi capi dall'armadio e iniziò ad adagiarli nella valigia, completandola con il resto dei suoi effetti personali.

Chiuse la valigia e si sedette sul letto, accanto al ragazzo.

Le sorrise attirandola giù facendole appoggiare la testa sul suo petto. "Tua madre?"

"Se ne è andata dopo colazione. Doveva sentirsi con un'amica." Si morse il labbro alzando lo sguardo per guardarlo. "Mi ha proposto di fare una specie di stage, questa estate, con un amico architetto, credo sia il marito."

"Fantastico! Mi sembra un'ottima opportunità." Le sorrise accarezzandole i capelli. "Non trovi?"

"Sì, assolutamente."

La guardò meglio, scostandole i capelli dal viso. "Non mi sembri molto entusiasta. Tutto okay?"

"Sì, sì." Tornò a sedersi per poterlo guardare meglio. "Il suo studio è in Francia. E... Non so. Dovrò passare l'estate là, in un paese che non conosco. Con una lingua che padroneggio appena e non di certo a livello tecnico."

Luca si mise seduto e le strinse la mano. "Credo che sarà un buon modo per metterti alla prova e non impiegherai molto ad ambientarti, ne sono certo. Credo che ti basterà vedere i negozi." Le sorrise mentre annuiva ridacchiando.

"In effetti hai ragione." Si morse il labbro e lo guardò. "Tu passerai l'estate in Nazionale?"

"Forse, se verrò convocato. Ma non devi assolutamente crearti problemi per me."

Annuì. "Mi sembra strano pensare che fino all'estate scorsa ignoravo completamente chi tu fossi e adesso l'dea di passare l'estate lontani mi rattristi un po'."

Le sorrise stringendola in un abbraccio. "Passerà velocemente, vedrai. In men che non si dica ci ritroveremo seduti in qualche bar a raccontarci tutte le avventure passate durante l'estate.

Somewhere in NeverlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora