Principessa

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Luca si stava rivestendo negli spogliatoi; fu raggiunto poco dopo da Matteo che si stava tamponando i capelli con l'asciugamano.
"Programmi per questa serata?" Si sedette con malagrazia accanto all'amico.
Il ragazzo scosse la testa. "Niente di particolare. Adesso vado a trovare Sissi, poi non so. Tu?"
"Dovevo uscire con Laura ma ha disdetto. Mi ha detto che non sta bene."
Luca annuì. "Tutto bene con lei?"
"Credo di sì. Mi è sembrata un po' strana al telefono, ma forse è solo perché è stanca. Volevo passarla a trovare, ma non credo sia il caso. Ho come la sensazione che voglia stare sola."
Luca sorrise. "Ma sì, tranquillo. Quando si sta male non si vuole avere gente intorno. Specialmente uno come te."
Matteo gli diede una leggera spinta. "Avere me intorno fa bene a chiunque."
Un coro di scherno si alzò da tutti i compagni di squadra e Matteo rispose indignato. "Ma come vi permettete!"

Luca scosse la testa alzandosi e ridacchiando. "Ci vediamo un film stasera?"
"Sì, ma lo scelgo io. I tuoi parlano tutti di foreste e spiriti."
L'opposto alzò gli occhi al cielo. "Perle ai porci. A più tardi."

*

Luca bussò alla porta e rimase in attesa.
Quando vide Ilaria aprirgli la porta rimase qualche secondo stranito.
Lei gli rivolse un sorriso enorme, baciandolo su entrambe le guance. "Luca!" Lo guardò da capo a piedi con uno sguardo d'approvazione. "Con gli occhiali e la barba incolta sei ancora più sexy."
Luca si limitò a guardarla. "C'è Sissi?"
La cugina annuì alzando gli occhi al cielo. "Mamma le sta allargando il vestito."
"Chi è alla porta?" Non appena udì la voce di Sissi sorrise. Luca capì dal suo tono che non stava passando un momento piacevole: era molto acuto e forzato.
"Il tuo sexy pallavolista!" Ilaria si fece leggermente da parte per farlo passare.
Luca la guardò attendendo che si spostasse del tutto, ma rimase immobile.
Sospirò appena e si girò sul fianco per non toccarla. "Ma che gentiluomo! Ma io mica mi sarei offesa."
Luca la ignorò e camminò verso il salotto.

Sissi era in piedi su uno sgabello; indossava l'abito più brutto che lui avesse mai visto e aveva in volto l'espressione di un martire.
"Luca, caro!" Vittoria si avvicinò al ragazzo baciandogli la guancia. "Vieni, vieni!" Lo trascinò accanto all'altra donna che lo salutò appena. "Dimmi caro: secondo te questo abito non è sbagliato per Sissi? Dacci un parere da uomo."

Il ragazzo rimase immobile. Lanciò un'occhiata verso Sissi e la vide arrossire, ma non sembrava per l'imbarazzo.
Quattro paia di occhi lo stavano fissando in attesa del suo verdetto.
"Beh, non credo che quel colore le doni particolarmente. E credo che questo vestito sia stretto." Intercettò lo sguardo maligno della cugina e si riprese subito. "Insomma, dovrebbe terminare alle caviglie, no? Questo è appena a metà polpaccio. E anche le maniche sono lunghe."

Un sorriso trionfante si aprì sul volto di Vittoria. "Te l'avevo detto Daniela! Vedi?! È una misura in meno! Se lo ha capito pure lui che è un uomo!" Si girò verso di lui sorridendo e stringendogli il braccio. "Senza offesa."
Daniela e Vittoria iniziarono a battibeccare. Luca si concentrò su Sissi che gli sorrise amareggiata.
Ilaria girò intorno alla cugina e si fermò al suo fianco. "Mi dispiace Sissi che nemmeno il tuo ragazzo ti trovi carina con l'abito." Fece spallucce con un finto sorriso dispiaciuto sulle labbra.
Luca la fissò. "Mi è stato chiesto di giudicare l'abito e lo trovo parecchio brutto. Ma per fortuna la bellezza di Sissi riesce bene a compensare."

Vittoria e Daniela si fermarono di botto. Tutte lo stavano guardando; Ilaria e la madre con disprezzo, Vittoria con uno sguardo vittorioso, mentre Sissi era arrossita ancor di più. "Sai cosa? Hai ragione giovanotto. Mia figlia può indossare qualsiasi cosa. Le basterà un tacco alto e il problema sarà più che arginato."
Ilaria serrò la mandibola e si rivolse alla madre. "Adesso dobbiamo andare."
"Dove?" Daniela parve confusa.
"La prova delle torte, mamma."
"Oh. Sì giusto." Guardò la sorella. "Ci sentiamo presto, Vittoria."
Ilaria salutò appena i presenti e uscì dall'appartamento velocemente, con la madre al seguito.

Sissi si passò una mano tra i capelli mentre guardava la madre accompagnare le due, per poi tornare a guardare il ragazzo. "Sai, vorrei tirare un sospiro di sollievo ma il vestito non me lo permette."
Luca ridacchiò. "Puoi toglierlo adesso, no?"
"Tu hai chiesto se posso toglierlo ma quello che io ho sentito è: puoi dargli fuoco, no?"
Il ragazzo scoppiò a ridere e la strinse in un abbraccio, baciandole le labbra.
Sissi passò le braccia intorno al suo collo ricambiando il bacio. "E così... È questa la vista che hai da quassù, eh?"
Luca sorrise divertito. "Già. Ti piace?"
"Non male devo ammettere." Sissi avvicinò il viso al suo con aria perplessa. "Oddio, ma tu hai le lentiggini!"
Scoppiò a ridere. "Te ne accorgi solo ora?"
"Dal basso non si notavano." Ridacchiò abbracciandolo, tenendosi al suo collo.
Luca la strinse a sé e la sollevò dallo sgabello.

Vittoria arrivò in quel momento. "Ragazzi, ragazzi! Non fate cose davanti a me per favore. Devo riprendermi ancora dallo shock della quasi gravidanza."
Il ragazzo guardò Sissi con aria perplessa; lei scosse la testa scrollando le spalle.
Vittoria si lasciò andare sulla poltrona, chiudendo gli occhi e massaggiandosi le tempie. "Adoro mia sorella, ma non capisce proprio niente." Sospirò e guardò i due ragazzi. "Sissi, per amor del cielo vai a toglierti quel coso di dosso, sembri una melanzana. Sarà già dura vederti tutto il giorno al matrimonio."
Sissi alzò gli occhi al cielo.
"Tu Luca resta qua, Sissi può benissimo toglierselo da sola. Potrai aiutarla in altre circostanze." Rise della sua stessa battuta mentre Sissi la rimproverò arrossendo.

Uscì da alla stanza lasciandoli da soli.
"Che figlia puritana che ho." Ridacchiò osservando il ragazzo che si era seduto sul divano davanti.
"Giorgio non è venuto?"
"Oh, no. Figurati, odia queste cose. Non credo nemmeno che verrà al matrimonio a dire il vero." Vittoria prese una rivista da sposa dal tavolo e la sfogliò distrattamente.
"Perché no?"
Vittoria continuò a prestare attenzione alla rivista. "Non ama molto queste cose. O la mia famiglia, dovrei forse dire."
"Sissi lo sa?"
Scrollò le spalle. "Non lo so."
Non aggiunse altro.

Luca continuò a guardarla. "Perché ho la sensazione che lei non le dirà nulla?"
Vittoria ridacchiò. "Forse sei un veggente, perché non ho intenzione di farlo. Non è importante."
"Ah no?"
La donna si decise a posare la rivista e lo guardò con sufficienza. "Ascolta. Apprezzo il fatto che t'interessi di mia figlia ma se permetti sono sua madre e la conosco un po' meglio. A Sissi non interessa niente di suo padre, che lui sia presente o no non fa alcuna differenza."
"Ne dubito."
"Dubiti che non faccia differenza?"
"Dubito che conosca sua figlia."
Lo guardò con aria indignata ma non disse nulla.
"Per quanto tempo resterà questa volta?"
"In realtà me ne sto per andare. Questa città è così monotona! Una noia mortale."
Luca abbassò lo sguardo storcendo le labbra, poi tornò a guardarla. "Perché si comporta così con Sissi?"

"Così come?"
"Come se fosse un peso. Come se non le importasse niente di lei."
Stava per ribattere ma fu interrotta dall'arrivo della figlia.

Sissi arrivò con in mano il vestito. "Siamo sicuri che non..." Si fermò guardandoli. "Tutto okay?"
Vittoria le sorrise raggiante. "Assolutamente sì. Luca ed io parlavamo proprio di te. Sai, credo proprio che sia quello giusto, tiene davvero tanto a te."
La ragazza annuì guardando Luca con aria perplessa.
"Chissà che tra poco non cominceremo ad organizzare il vostro di matrimonio."
Sissi rise nervosamente. "Forse è un tantino presto mamma, che dici?" Gettò uno sguardo verso Luca e lo vide perso nei suoi pensieri.
Quando si accorse che lei lo stava guardando, sorrise e si alzò dal divano. "Adesso devo andare, Matteo mi aspetta."
Sissi annuì. Le baciò le labbra accarezzandole la schiena, poi si voltò verso Vittoria. "Arrivederci. Ci vediamo presto."
"Assolutamente sì." Si guardarono negli occhi qualche attimo, poi Luca si voltò.
Sissi guardò il ragazzo andare via e si rivolse alla madre. "Dimmi che non gli hai detto nulla di sconveniente."
"Certo che no. Ma ha reagito stranamente all'argomento matrimonio, no?"
"E come dovrebbe reagire? Stiamo insieme da pochissimo! E poi non sono così convinta di volermi sposare."
"Come no! Da quando sei piccola non fai che parlare di quel giorno, del vestito che avrai e il diadema, dicevi sempre di volere un matrimonio da principessa... Eri insopportabile."

Sissi fece spallucce ripensando a quei giorni spensierati.
Amava sognare del suo matrimonio e non vedeva l'ora di incontrare il suo Principe.
"Non so se fa più per me."
"Se è per questo, credo non faccia per nessuno. Legarsi alle persone è tremendamente limitante."
Sissi sospirò passandosi una mano tra i capelli, sprofondando tra i cuscini del divano.


Somewhere in NeverlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora