Arrivederci

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Sissi vide arrivare la famiglia Vettori in perfetto orario.

Li attese sorridente davanti alla porta della pasticceria.

"Sei qui da molto?" La donna la guardò con preoccupazione. "Abbiamo impiegato più tempo del dovuto a recuperare le nostre cose, e sono certa che nei prossimi giorni Luca troverà nostri oggetti sparsi negli angoli meno aspettati."

Le sorrise divertita, tranquillizzandola. "No, si figuri. Sono arrivata da pochissimo."

Annuì sorridendo, assumendo poi un'espressione rimproverante. "Ma te lo abbiamo detto, niente lei, dacci tranquillamente del tu."

Sissi annuì timidamente, sorridendole.

Entrarono all'interno del locale scegliendo le loro ordinazioni, sedendosi poi al tavolo accanto alla grande finestra.

Luca prese posto accanto alla ragazza, accarezzandole la mano o la gamba ogni tanto.

La osservò parlare con i suoi genitori, scherzare con la sorella e sorridere divertita e rilassata.

Si ritrovò a pensare all'ultima volta che si era trovato in quella stessa situazione con i genitori, quando aveva provato a immaginare come sarebbe stato avere anche Sissi con loro. La realtà era più bella di quanto avesse immaginato. Avere accanto la sua famiglia e la ragazza che amava lo faceva sentire sereno e tranquillo, come se potesse affrontare tutto e non potesse chiedere di meglio.

Aveva tutto ciò che voleva.

"Sai, Sissi, vorrei tanto che tu venissi a vedere anche me giocare, qualche volta!"

Luca prestò attenzione alla conversazione tra le due ragazze.

Vide la bionda annuire sorridendo. "Anche se non so assolutamente niente di basket."

"Ma ti spiego tutto io!"

"Mentre giochi sei capace anche di spiegare le regole?" Luca la prese in giro ridacchiando.

"Mica sono come te che deve fare una cosa alla volta! E nemmeno sai farla bene."

"Ah capito. Dalla panchina è più facile parlare."

"Ma quale panchina!" Schiaffeggiò il braccio del fratello rivolgendogli una smorfia.

Luca scoppiò a ridere guardandola, mentre Sissi lo rimproverava. "Non fare così, dai!"

"Ecco! Sissi è dalla mia parte!"

"Vuole solo essere gentile."

"Ma mamma!"

"Siete impossibili ragazzi!"

"Perché non li lasciamo qua e noi e Sissi ce ne andiamo da qualche parte?"

I due fratelli si bloccarono improvvisamente. "Ma che dici, papà?"

"Ma ti pare? Io non ci sto con lui!"

Sissi ridacchiò divertita da quella scena, notando poi il cellulare che stava vibrando nella borsa accanto a lei. Lo estrasse e si sorprese leggendo sul display il nome della cugina.

Scostò la sedia e si rivolse a tutti. "Scusate, devo rispondere."

Annuirono sorridendo mentre la ragazza si allontanava verso un angolo del locale dove potesse parlare senza il sottofondo del chiacchiericcio.

"Pronto, Ilaria?"

"Ciao."

Sissi si trovò improvvisamente in imbarazzo, non sapendo come continuare la conversazione. Non avevano poi molto da dirsi in quel momento, considerando poi il modo in cui si erano lasciate allo chalet. "Come stai?"

Somewhere in NeverlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora