Pareti Rosa

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L'ultima palla cadde a terra e decretò la vittoria del ragazzo.
Matteo esplose in un'ovazione mentre Laura si tirava su.

Aveva perso per due punti.

Matteo si avvicinò alla ragazza e le sorrise. "Credo sia stata la partita più bella che io abbia mai giocato. Mai divertito così tanto."
Laura non voleva credergli ma, guardando i suoi occhi, si rese conto che non stava mentendo.
"Vale anche per me, è stato bello." Laura gli sorrise e iniziò a raccogliere le sue cose.
"Dove scappi?"
"Vado dalla mia amica prima che venga lei da me ad uccidermi."
Matteo ridacchiò e la seguì. "Sarebbe bello rifarlo ogni tanto."

Laura si bloccò. "Meglio di no, ho molto da fare con l'università."
"Un paio d'ore ogni tanto certo non ti uccideranno!" Laura ci pensò su qualche secondo e Matteo approfittò della sua incertezza.
"Pensaci almeno. Me lo dici poi a lezione!"
La ragazza annuì.
"Salutami Sissi. Credo di essere stato poco carino nei suoi confronti, sai?"
"Tranquillo, te la farà pagare a caro prezzo e sconterai ogni peccato."

Laura bussò alla porta di Sissi con il fiato corto, aveva salito le scale il più in fretta possibile.
Dopo qualche secondo Sissi aprì la porta; Laura non le diede il tempo di dire niente perché si gettò tra le braccia dell'amica, facendole quasi perdere l'equilibrio. "Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace!"
Laura sentì l'amica ridacchiare mentre la stringeva. "Tranquilla, sto bene. Sarà sufficiente una borsa firmata per riconquistare il mio affetto."
Le ragazze si separarono ridacchiando, anche se Laura aveva il sospetto che l'amica fosse del tutto seria.
"Vieni, devo finire di asciugare i capelli."

Laura seguì Sissi nella stanza da letto e si sedette sul letto mentre l'altra finiva di prepararsi.
Osservando le pareti, Laura notò sorridendo che erano state pitturate con lo stesso colore che aveva consigliato Luca qualche settimana prima.
"Bel colore, Sissi. Complimenti."
"Grazie." Sissi si stava pettinando i capelli davanti allo specchio, e Laura poteva osservarla attraverso il riflesso.
"Luca ha proprio buon gusto, niente che dire." Laura osservò curiosa la reazione di Sissi, che non tardò ad arrivare.

Dapprima arrossì.

Poi si irrigidì e abbassò lo sguardo sulle punte dei capelli. "Lo avevo scelto prima io. E poi buon gusto in cosa? Hai visto come si veste?"
"Secondo me si veste bene."
Sissi alzò gli occhi al cielo e riprese a pettinare i capelli, sperando che l'amica lasciasse il discorso in sospeso.
Cosa che ovviamente Laura non aveva intenzione di fare.
"Sai, stavo pensando... Hai sempre detto di voler trovare il Principe Azzurro, ne volevi uno alto, castano... Una persona calma e paziente. Uno in grado di colpirti. Non hai specificato cosa intendessi per colpire, però."
Sissi si girò verso l'amica, cercando di mantenere il più possibile la calma.
"Da quando ho conosciuto Luca Vettori, ho quasi fatto un incidente in macchina, mi hanno quasi lapidata in università, mi sono presa una pallonata in faccia, ho macchiato di sangue un completo nuovo e i miei vicini di casa pensano chissà che cosa di me. Direi che Luca Vettori non è l'LV di cui ho bisogno nella vita." Non appena ebbe finito di parlare, la ragazza si avvicinò all'anta dell'armadio e, aprendola, indicò la sua borsa preferita. "Lui, lui si che è l'LV della mia vita."

Laura scoppiò a ridere scuotendo la testa. "Immagino che con Luca sia andata bene."
"Sì."
Sissi andò a vestirsi e tornando si sedette accanto all'amica.
"Tu invece? Sei venuta qua più di un'ora dopo il fattaccio. Ne deduco che abbiate finito la partita."
Laura annuì lentamente, Sissi stava preparando la contromossa.
"Beh? Almeno hai vinto?"
"Purtroppo no. Ho perso per due punti."
"Quindi tutta la fatica che ho fatto nemmeno è servita? Grazie tante!"

Sissi guardò l'amica cercando di capire che impatto avesse avuto su di lei quella sconfitta. Laura non sembrava abbattuta, ma stranamente serena.
"Tutto ok?"
"Sì. Sai, devo dire che mi sono divertita tanto giocando con Matteo."
Sissi annuì e non aggiunse altro. Laura sapeva però cosa avrebbe voluto dirle e così l'anticipò.
"Lo so che mi sto comportando in maniera strana riguardo alla pallavolo. L'amo e lo farò sempre. Ma ho deciso di focalizzarmi solo sullo studio, solo in questo modo potrò avere un futuro sicuro. Non si può giocare per sempre."
"Appunto per questo dovresti continuare. Potrai studiare per sempre, ma non giocare."
Laura si lasciò cadere a peso morto sul letto e così fece anche Sissi.
"Non so cosa fare."
"Una volta un saggio mi disse che bisogna pensare meno e agire di più. Ti va di fare una cosa? Falla, senza pensare troppo alle conseguenze."
"Stai davvero utilizzando un mio consiglio contro di me?"
"Assolutamente sì." Laura aveva dato quel consiglio all'amica quando aveva deciso di trasferirsi per frequentare l'università. Casa sua non era molto distante, ma Sissi sentiva il bisogno di cambiare aria e il fatto che l'amica stesse già frequentando la stessa università fu un'ulteriore spinta.

Laura restò in silenzio per un po'.
"Mi piace questo colore."
"Anche a me."
"Non mi hai raccontato cosa è successo con Luca."
"Perché niente è successo. Se ne è andato subito."
"Sicura?"
"Certo. Perché tutte queste domande?"
"Beh, perché qualunque altra ragazza avrebbe trattenuto Luca Vettori in casa per almeno un paio di ore. O giorni." Laura si mise di fianco per osservare l'amica che aveva strabuzzato gli occhi arrossendo vistosamente.
"A che diamine ti riferisci?!"
"Lo sai." Laura sorrise maliziosamente, divertita dalla sua reazione.
Sissi si mise a sedere abbracciandosi le gambe. "Lo sai che non lo farei mai."
"Lo so, lo so. Ma questo non significa che non dovresti. Non hai detto tu poco fa che dovresti pensare meno e agire di più?"
"Mica intendevo quello! E poi ne parli come se dipendesse solo da me."
Laura scrollò le spalle. "Non penso avrebbe detto no."

Sissi guardò l'amica sconcertata, non sapendo cosa rispondere.
"Non agitarti Elisabetta bella. Dico solo che dovresti lasciarti un po' andare. Tutto qui."
Sissi sospirò guardando l'amica attraverso gli occhi ridotti a due fessure. "Hai per caso parlato con mia madre?"
Laura scoppiò a ridere. "No, te lo giuro!"
"Bene. Lo sai che questo non è il momento per avere un'altra storia. Una mi è bastata ed avanzata."
"Mica potrai stare sola per sempre."
Sissi sospirò mestamente, sdraiandosi a peso morto sul letto. "Purtroppo no."


Somewhere in NeverlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora