Fiducia

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Laura continuava a scrutare l'amica con la coda dell'occhio.

Aveva un'espressione strana, persa quasi nel vuoto, e un sorriso ebete stampato in faccia. Sissi non sorrideva mai così.

Si sedettero nella sala dell'aeroporto, in attesa del volo.

Lo sguardo di Sissi continuava a vagare da un angolo all'altro dell'edificio, mentre muoveva ritmicamente il piede.

Sissi si scostò una ciocca di capelli dal viso e l'attenzione della riccia fu attirata da un angolo di pelle della sua guancia, leggermente arrossata e irritata.

E le fu tutto chiaro.

"Altro che pranzo, sei andata a letto con Luca!"

Sissi si girò di scatto e con lei tutti i presenti intorno a loro, interrotti dalla squillante voce della mora. "Abbassa la voce!"

Laura scoppiò a ridere, lasciandosi trascinare dall'amica in un angolo più lontano. "Smettila subito di ridere. Che figuraccia mi hai fatto fare! Ma che ti è preso?" Si guardò intorno preoccupata, assicurandosi che nessuno le stesse osservando ancora.

"Ma quale figuraccia! E comunque non l'avresti fatta se tu mi avessi detto cosa avete fatto, invece devo scoprirlo così per caso!" La guardò con un finto sguardo di rimprovero.

"Non so cosa tu abbia scoperto, ma non è successo niente." Sissi contrasse la mascella guardandola di traverso.

"Ah no? Vuoi farmi credere che quella guancia arrossata non è opera sua?" Alzò un sopracciglio con sguardo malizioso, ridacchiando vedendo l'altra in difficoltà.

"Okay, sì è stato lui. Ma non siamo andati a letto."

"Ah no?"

Sissi scosse la testa e Laura annuì dopo averla guardata negli occhi qualche secondo per accertarsene, sebbene fosse decisa a non lasciar cadere il discorso. "Però ti sarebbe piaciuto. Lo conosco quello sguardo signorina ed è lo sguardo di qualcuno veramente preso che ha decisamente voglia di divertirsi."

Vide l'amica vacillare e infine sospirare. "Sì, è così. Contenta? Avrei voluto proseguire. Ma ci fermiamo sempre ogni dannata volta ed è un po' frustrante se vuoi sapere tutta la verità."

Laura iniziò a urlacchiare eccitata, sorridendo e battendo le mani felice davanti a quell'improvvisa e inaspettata confessione. "Lo sapevo!"

"Parla piano ti prego! E poi sapevi cosa?" Sissi si guardò ancora una volta attorno.

"Che state diventando molto, molto intimi. Insomma, basta guardare il modo in cui non vi staccate gli occhi di dosso."

Si morse il labbro imbarazzata.

"Dai, non imbarazzarti, è la natura. Piuttosto, perché vi bloccate?"

Scrollò le spalle. "Ogni volta succede qualcosa che ci interrompe. E poi prima c'erano i suoi genitori, ti pare?"

Laura ridacchiò. "Non era il massimo, in effetti."

"Già."

La riccia ridacchiò sorridendo, giocherellando con i lacci della felpa. "Allora, sei certa certissima di voler andare? Possiamo sempre fingere che tu perda l'aereo."

Sissi sorrise scuotendo la testa. "Devo farlo questa volta."

"Va bene. Promettimi però di tornare subito indietro se non starai bene."

"Promesso."

Si fermarono ad ascoltare la voce metallica che annunciava il volo.

Si guardarono negli occhi e si abbracciarono strette. "Mi mancherai Elisabetta Bella."

Somewhere in NeverlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora