Decorazioni

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The city comes alive, when we're together / Why can't Thursday last forever / I don't wanna to say goodnight / I've never been so sure / Just do it for memories.(All Time Low – Baltimore)

L'aria frizzantina gli punse il naso non appena ebbe varcato la porta del palazzo, ma Luca sorrise. Succedeva ogni anno intorno a quel periodo: improvvisamente l'aria diveniva più fredda e la casa più calda e accogliente, quasi volesse convincerlo a non lasciarla.
Ogni cellula del suo corpo era invasa da un alone di allegria e felicità che lo spingevano a sorridere più spesso, preannunciando la gioia di rivedere la famiglia.

Natale stava arrivando.

Decise di andare a piedi, cogliendo così l'occasione di osservare la città che si faceva bella per la gioiosa festa. Persino i bambini sembravano più felici di andare a scuola, dato l'imminente inizio delle vacanze.
Sorrise osservando le prime luci e i primi addobbi che alcuni bar avevano già allestito, fermandosi a quello più colorato per prendere la colazione.

*
Bussò alla porta e rimase in attesa qualche secondo, finché Sissi non gli aprì la porta.

Gli sorrise radiosa non appena lo vide, lasciandolo entrare e baciandolo.
"Buongiorno, Sissi."
"Adesso potrebbe anche diventarlo." Ridacchiò osservando il salotto ricoperto di fogli, quaderni e libri, tornando poi a guardare la ragazza sedersi in mezzo a quella confusione.

La trovò splendida con quella treccia disordinata, senza trucco e gli occhiali, con jeans e maglioncino rosa chiaro; si ritrovò a fissarla in silenzio per troppo tempo, facendole alzare lo sguardo curiosa.
"Perché mi fissi?"
Scosse la testa sorridendo. "Scusa. Mi sono perso tra i miei pensieri. Ho portato la colazione, comunque."
Gli sorrise entusiasta correndo ad abbracciarlo. "Sei meraviglioso."

Si spostarono in cucina e Luca notò che non era stata risparmiata dall'attacco dei libri.
"Vedo che i tuoi libri hanno occupato anche la cucina."
La ragazza annuì sorridendo, spiluccando il suo cornetto. "Potresti trovare dei libri anche in camera da letto. E in bagno."
"In bagno?" Sorrise divertito osservando la sua espressione buffa.
"Impiego un sacco ad asciugare i capelli."
"Pensavo a fare altro." Sissi gli lanciò un'occhiataccia.
"Non dovresti dire queste cose di una signorina."
"Oh, mi perdoni milady." Le sorrise. "Si dia il caso che io abbia una proposta che sono certo le piacerà, ma la vedo troppo occupata con lo studio quindi..." Lasciò cadere la frase nel vuoto, sapendo di suscitare la sua curiosità.
Sissi alzò lo sguardo dal suo cornetto per ascoltarlo attentamente. "Quale proposta?" I suoi occhi si accesero di interesse mentre attendeva impaziente.
Scrollò le spalle mangiando tranquillamente. "Niente di che."
"Dimmelo."
"Ma non è nulla di importante."
Sissi si inginocchiò sulla sedia e si sporse verso il ragazzo abbracciandogli il collo, appoggiandosi a lui. "Dimmelo ti prego! Sono curiosa!"
Luca rise stringendola. "Riguarda il Natale."
Si staccò guardandolo. "Il Natale?"

Il ragazzo annuì guardandola risistemarsi sulla sua sedia. "Mi stavo chiedendo se non ti andasse di accompagnarmi a comprare qualche addobbo da mettere a casa per quando arriveranno i miei. Ovviamente dovresti anche aiutarmi a sistemarli."
Sissi dapprima rimase impassibile, poi si aprì in un sorriso e tornò ad abbracciarlo strillando entusiasta. "Assolutamente sì! Non vedo l'ora!"
Luca fece appena in tempo a stringerla che si era già alzata, correndo verso la propria camera. La osservò scuotendo la testa ridacchiando. "Guarda che potresti venire anche così!"
"Ma va!" La sentì parlare dall'altra stanza. "Sono in tenuta disperazione."

Il ragazzo si avvicinò verso la sua stanza, appoggiandosi allo stipite e la osservò assorta davanti all'armadio. "Beh, posso dirti con sicurezza che sei riuscita in quello che ti chiesi tempo fa."
Sissi si girò confusa. "Cosa?"
Le sorrise. "Indossi la disperazione in modo sublime."
Abbassò lo sguardo sui suoi vestiti. "Magari questa volta potrei fare un'eccezione."
Luca sorrise. "Solo se ti va. Devi piacere a te." Abbassò la voce. "A me piaci in ogni caso."
Lo guardò con gli occhi che brillavano. "Luca Vettori sei davvero dolce, lo sai?"
"Capisci cosa mi hai fatto, sì?"
Ridacchiò agguantando borsa e cappotto, prendendolo poi a braccetto. "Non lo dico a nessuno, giuro."

*
Entrarono in un negozio che a detta di Sissi era il migliore della città e Luca non poté che esserne d'accordo. L'intero posto era stato trasformato nel Villaggio di Babbo Natale e ogni elemento decorativo erano oggetti da poter acquistare. Passarono la prima mezz'ora perdendosi tra i vari reparti, trovando tra le varie zone la Casa di Babbo Natale, la Fabbrica degli Elfi e la Stalla delle Renne.
"Domanda fondamentale: quali colori preferisci?"
Luca alzò le spalle. "Non saprei proprio. Fai tu."
Sissi arricciò il naso. "Mi sembri il tipo da blu e argento." Lo scrutò qualche secondo. "Sì, assolutamente!" Scappò verso il primo reparto vicino iniziando a scegliere cosa acquistare.
Il ragazzo la seguì da un punto all'altro, tenendo il cestino in mano.
"Tu come decorerai casa tua? Rosa e fucsia?"
Sissi sorrise alzando gli occhi al cielo. "No. Avrei scelto rosso e oro, comunque."
"Avresti? Non decorerai casa?" La ragazza scosse la testa prendendo tra le mani delle lucine bianche. "Perché no?"
"Il Natale è un periodo strano." Disse infine, scegliendo delle luci di un bianco caldo.
"In che senso?"
Si fermò guardandolo. "Il Natale porta con sé aspettative immense. Cenoni, pranzi eterni, case decorate, famiglie riunite... Però alla fine non va sempre così. Ho sempre amato l'atmosfera natalizia, ma appena arriva il ventiquattro non vedo l'ora sia passata la Befana. (*)" La guardò con aria interrogativa e lei sospirò lievemente. "Non voglio rovinarti l'atmosfera con queste storie noiose."
"Non stai rovinando nulla. E poi voglio sapere."
Sissi parlò dopo un po'. "Inevitabilmente, ogni Natale le aspettative colano a picco e tutta la tensione che c'è schizza alle stelle. E quindi per quanto io ami il Natale un po' mi preoccupa... Insomma mi aspetto sempre catastrofi imminenti."
Si spostò in un altro reparto prendendo delle palline argentate.

Luca rimase qualche secondo a riflettere. Non aveva mai pensato a come Sissi potesse aver vissuto i suoi Natali passati, e forse non avrebbe dovuto farle quella proposta.
"Mi dispiace di averti chiesto di venire qua."
Si girò sorpresa. "Perché mai? Sono felice! Adoro queste cose."
"Ma non volevo farti tornare in mente brutti ricordi."
Gli accarezzò il braccio sorridendo. "Sto bene, davvero. E sono felice che tu mi abbia chiesto di aiutarti. Abbiamo creato un bel ricordo per i prossimi anni!"
Le abbracciò le spalle baciandole i capelli. "Non andrà per sempre così, Sissi."
Lei annuì. "Lo so."

Si sottrasse dalla sua presa e tornò a osservare le decorazioni. "Non distrarmi, abbiamo un bel po' di lavoro da fare."
"Agli ordini."
Luca la osservò mentre procedeva, domandandosi come stesse davvero. Nonostante avessero parlato più volte della sua famiglia, lo faceva sempre in maniera serena, quasi come se non rappresentasse un problema. Lui però, sospettava che lei non stesse davvero così bene.
Rifletté attentamente, poi si decise a farle un'ultima domanda. "Sai già cosa farai per Natale?"
"No." Il ragazzo fece per parlare ma lei continuò. "Da qualche anno la mia famiglia va in montagna. Non so se li seguirò quest'anno, però. Forse potrei restare qua a studiare."
Luca annuì. "Beh, se proprio non sai cosa fare, potresti venire da me. Da noi." Sissi si girò a guardarlo, con uno sguardo indecifrabile. "Non faremo niente di speciale. Il 26 ho la partita, quindi dovrò comunque allenarmi. Però ci sarà la mia famiglia e staremo insieme facendo cose che saranno inevitabilmente imbarazzanti."

Lesse nei suoi occhi incertezza. "Pensaci. Se ti va, sarai la benvenuta." Le baciò le labbra dolcemente.
Lei gli sorrise stringendolo, nascondendo il viso contro il suo petto.
Non disse una parola, ma Luca percepì la sua gratitudine.

***

(*) Lungi da me trattare questo delicato tema in una storia che ha come scopo il sollazzo ma se qualcuno fosse interessato al tema della "depressione Natalizia" o "Christmas Blues" (o come la definisco io LaMorte) vi lascio qua qualche articolo (che però sono in inglese perché in italiano non scriviamo perché non ci calcola nemmeno il gatto del vicino):
• http://www.psychiatrictimes.com/major-depressive-disorder/holiday-syndrome-who-exactly-came-idea-those-christmas-blues/page/0/2
• http://web.missouri.edu/~sheldonk/pdfarticles/JOHS02.pdf
• https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2306365/pdf/canfamphys00241-0028d.pdf


Somewhere in NeverlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora