Tempo

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Laura aveva appena salutato Matteo quando sentì il telefono squillare.
Non appena vide il numero di Sissi, sorrise. "Ehi, Sissi!"
"Uh, siamo di buon umore Laura?"
"Assolutamente, mi sono divertita molto."
"Dimmi, sei ubriaca?"
"No." Laura ridacchiò, entrando in casa e salendo le scale fino alla sua camera.

"Allora puoi rimediare qualche bottiglia?" Laura aggrottò la fronte sedendosi sul letto e scalciando via le scarpe.
"Che vuoi dire?" La sentì ridacchiare. Era un buon segno?
"Non indovinerai mai chi è passato prima da casa mia!"
"Chi?"
"Indovina."
Laura sbuffò. "Dimmelo e basta!"
"Marco!"

Il telefono quasi le cadde di mano.

"Chi, scusa?"
"Marco! Mi ha detto che sono una poco di buono poco seria e che dovrei farmi valere per il cervello e non per il mio corpo. Sempre carino, vero?"
"Già, sì."
Sissi prese a raccontarle l'intero episodio tra una risata e l'altra ma lei l'aveva ascoltata appena. Che diamine ci faceva lì Marco?

Deglutì a fatica mentre il cuore batteva all'impazzata.
Non era pronta ad affrontare la situazione.
Aveva bisogno di ancora un po' di tempo per aggiustare le cose.

Per la prima volta, la ragazza si rese conto del guaio che aveva combinato.

Iniziò a sudare.
L'aria improvvisamente scarseggiava.
Non aveva parlato con nessuno dei due, e nemmeno con la madre. Persino Sissi era all'oscuro di tutto. Doveva forse dirglielo?

Fece per aprire bocca ma si fermò.
Aveva appena nominato Luca.
L'avrebbe forse messa nei guai con lui?

Sapeva bene che Sissi avrebbe mantenuto il segreto, anche se si sarebbe infuriata come mai prima d'ora. Avrebbe causato dei problemi con Luca?
"Laura, ci sei?" Sissi aveva smesso di parlare da qualche secondo, attendendo una sua risposta.
"Sì, sì. Scusa, stavo mettendo il pigiama. Dicevi?"
"No niente, Marco è sempre il solito. Mi ha detto che ha provato a chiamarti più volte ma che non hai mai risposto. Dice che è preoccupato per il vostro rapporto. Laura, posso farti una domanda?"
Sudò freddo. Che Sissi avesse capito tutto?
"Dimmi."
"Non è che Marco ti sta tormentando?" Sissi aveva parlato lentamente, esitando.
"In che senso scusa?"
"Beh, ecco... È passato un po' di tempo da quando gli hai telefonato per spiegargli di Matteo e da allora mi sembri sempre un po' giù. Non è che ti riempie di telefonate o ti minaccia? O cose del genere... Insomma il tuo telefono funziona."

Laura sentì gli occhi inumidirsi e cercò di trattenere dentro le lacrime. Neanche per un secondo Sissi aveva pensato che lei potesse aver fatto qualcosa di male.
Aveva talmente tanta fiducia in lei che non si era nemmeno posta il dubbio che avesse potuto mentire.
Si sentì terribilmente in colpa al pensiero che Sissi fosse preoccupata per lei.

"No, tranquilla. È tutto okay."
"Sei sicura? Lo sai che puoi dirmi tutto."
"Certo che sì. Grazie Sissi."
"Figurati. Ti voglio bene."
"Tantissimo anche io. Non so davvero cosa farei senza di te."

La sentì ridacchiare. "Te la caveresti benissimo, figurati. Sono io il disastro tra le due."
Strinse i pugni cercando di calmarsi. Voleva ribattere ma temeva di lasciarsi scappare un singhiozzo.
"Ci tenevo a dirtelo perché a giorni arriverà mia cugina. E sai, potrei anche finire in galera a causa sua. Quindi scontare un omicidio o due non fa molta differenza."
Laura riuscì a ridacchiare. "Ne terrò di conto allora. Vado a dormire, sono molto stanca. A domani amica."
"Buonanotte Lauretta Bella!"
"Ci hai preso gusto, eh?"
"Assolutamente sì!"

Dopo aver chiuso la comunicazione, Laura si sdraiò sul letto rannicchiandosi.
Lasciò che le lacrime le bagnassero le guance e il cuscino, sperando che potessero alleggerire il suo cuore.

Aveva combinato un bel guaio. Aveva lasciato che le cose scorressero senza controllo e adesso non sapeva che fare. Aveva sperato di trovare la soluzione prima del ritorno di Marco. O meglio, sperava che lui si rifacesse una nuova vita senza cercarla mai più.

Somewhere in NeverlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora