Inverno

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Aprì gli occhi lentamente, sorridendo e rannicchiandosi maggiormente sotto le coperte, osservando il ragazzo che dormiva ancora accanto a lei.

Sorrise notando il suo braccio steso oltre il suo fianco e la mano appoggiata alla sua schiena. Lo accarezzò delicatamente, cercando di non svegliarlo mentre spostava il suo braccio.

Sentì, però, il braccio del ragazzo opporre resistenza. La trascinò verso di sé stringendola al petto, parlandole tenendo gli occhi chiusi. "Dove pensi di andare?"

Sissi ridacchiò lasciandogli un piccolo bacio sulla guancia. "Volevo preparare la colazione."

Lo vide aprire gli occhi e strizzarli per poter guardare la sveglia. "Ma sono solo le sette, le vacanze di Natale sono fatte per dormire e mangiare. Le sette del mattino non esistono."

Continuò a ridacchiare stringendosi a lui. "E la mattina di Natale, allora? Come si può resistere senza aprire subito i regali?"

La guardò alzando un sopracciglio. "I regali si aprono alla mezzanotte della Vigilia."

Sissi lo guardò sbalordita. "Non mi aspettavo una cosa del genere da te. Come può Babbo Natale portare i regali se li aprite a mezzanotte? Non ha tempo!"

Sorrise divertito, appoggiando la testa sul braccio piegato per guardarla meglio. "Forse sottovaluti la potenza di Babbo Natale. Li porta direttamente dopo il dolce, bussa alla porta e lascia il sacco. Purtroppo non ha tempo per fermarsi, quindi si lasciano latte e biscotti per lui e carote per le renne, per quando avrà finito tutte le consegne. Il fuso orario è stato inventato per questo, sai? Per facilitare le sue consegne."

Sorrise entusiasta, baciandolo dolcemente. "Sai cosa mi piace? Che ne parli come se fosse la cosa più seria del mondo."

"Per me lo è." Le accarezzò la guancia continuando a spiegare. "Credo che questo tipo di storie non siano importanti solo per i bambini, ma per tutti. È un modo per continuare a vedere la magia nonostante le difficoltà che la vita adulta porta con sé. L'anno scorso riuscii a passare la Vigilia a casa, con tutta la famiglia, e mio nonno scomparì misteriosamente per un quarto d'ora. Subito dopo, Babbo Natala ha bussato alla porta lasciando il sacco con i regali."

Sissi sorrise dolcemente, mordendosi il labbro. "Ma è una cosa tenerissima!"

Luca annuì sorridendo. "Non credo diventerò mai troppo grande per queste cose. Forse quando avrò dei figli. A meno che mio padre non sia così gentile da fingere per entrambi."

Scoppiò a ridere stringendolo. "Prima o poi, però, dovrai bussare tu alla porta."

La strinse accarezzandole i capelli. "Sarò comunque ben felice di farlo."

Lo guardò in silenzio per qualche secondo. "Mi piace questo tuo futuro."

"Potrebbe non essere solo mio."

Gli sorrise accarezzandogli le labbra con la punta delle dita. "Lo condivideresti davvero?"

Annuì. "Ma solo con una persona con cui ne può valere la pena. Una persona con cui continuare a essere un bambino, qualche volta."

"Hai ragione. Hai un futuro talmente bello davanti, che non tutti meritano di farne parte."

Acconsentì guardandola negli occhi, rimanendo in silenzio.

Sissi sospirò leggermente abbassando lo sguardo, abbracciandolo. Non sapeva se quel futuro lo avrebbe condiviso con lei, ma decise di non pensarci. Lo strinse a sé, scegliendo di pensare al presente, sorridendo felice mentre lui ricambiava la stretta con forza.

Somewhere in NeverlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora