Caffè

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Sissi si separò da lui e lo guardò esitando. Rimasero in silenzio guardandosi a vicenda negli occhi, uno in attesa di una mossa dell'altro.
Luca sentiva la bocca secca e il cuore batteva leggermente più veloce del normale. Sentiva ancora sulla pelle il calore del suo abbraccio e questo lo fece sentire bene.
Infine, Sissi distolse lo sguardo e incrociò le braccia al petto. "Buonanotte Luca."
"Buonanotte Sissi." Si guardarono un'ultima volta, e il ragazzo si trovò a sperare che lei rimanesse ancora qualche minuto ma la vide allontanarsi e affrettarsi verso il portone, sparendo dietro di esso.


Salì sulla bicicletta e iniziò a pedalare verso casa, ripensando al racconto di Sissi.
Stare con lei gli piaceva, anche se non riusciva a spiegarsi il motivo. Come lei stessa aveva detto, la conosceva appena, eppure pensava spesso a lei.
Aver conosciuto parte della sua storia lo aiutò a comprenderla meglio, anche se percepiva che vi era dell'altro che non era stato raccontato.
La ragazza aveva attirato la sua attenzione fin dal loro primo incontro e averla rivista lo stesso giorno all'università era stata una piacevole coincidenza. Aveva cercato più volte di avvicinarsi a lei, ma ogni tentativo non era andato a buon fine, non completamente almeno. A volte pensava che semplicemente lei non volesse avere niente a che fare con lui ma, proprio quando decideva di lasciar perdere, lei si avvicinava inaspettatamente, proprio come quella sera in palestra.


Luca era ormai arrivato a casa e, sebbene stesse ancora pensando a lei, dovette interrompere quei pensieri: Matteo era seduto sugli scalini davanti alla porta e, non appena lo vide, si alzò.
"Ma quanto ci hai messo a tornare a casa?"
Luca gli riservò un'occhiataccia mentre parcheggiava la bicicletta e la assicurava con un lucchetto. "Il tempo che ci vuole quando si va a piedi."
Matteo sembrò colto da un'illuminazione e scoppiò a ridere. "Vi abbiamo lasciato a piedi?"
Il ragazzo annuì ma non aggiunse altro. La verità era che probabilmente avrebbe dovuto ringraziarlo di avergli fatto involontariamente passare la serata parlando con Sissi.
"Come mai qui?"
"Ho bisogno di parlare con te." Luca scrutò l'espressione di Matteo che improvvisamente si era fatta seria. Annuì e gli fece strada verso il suo appartamento.


Si sedettero davanti a due caffè e l'amico iniziò a parlare.
"Non capisco cosa sia successo, sono confuso. Durante il concerto andava tutto bene, ed è stato bellissimo sai? Eravamo in una zona del parco buia e l'orchestra suonava dei brani di musica classica, sarebbe piaciuto un sacco anche te. Quando il concerto è finito abbiamo passeggiato e parlato. Sapevi che suo padre era un allenatore in Superlega?"
Luca annuì. Matteo lo guardò perplesso e l'amico sorrise. "Me lo ha detto Sissi."
"Ah, giusto." Sorrise in modo malizioso. "Dovrai raccontarmi anche tu un bel po' di cose, eh?"
Luca alzò gli occhi al cielo e bevve un sorso di caffè. "Continua forza."
Matteo ridacchiò e proseguì. "Quando siamo tornati al Palazzetto per prendere le macchine, è stato più forte di me e l'ho baciata. Lei mi piace davvero, capisci? Non mi era mai successo di sentirmi così per una ragazza, sento davvero che potrebbe funzionare e che potrebbe essere una relazione a lungo termine e seria. All'inizio lei ha risposto e io ho continuato. Poi a un certo punto si è staccata di botto. All'improvviso il gelo più totale. Nemmeno fossimo stati catapultati in Siberia. È corsa via salutandomi appena. Che dovrei fare io?"


Luca rimase in silenzio qualche secondo per riflettere. "Forse è solo rimasta spiazzata. Probabilmente è confusa e non sa bene come comportarsi. Se però ha risposto al bacio io credo che sia un segno positivo."
L'amico annuì rincuorato. "Per fortuna. Credevo di aver rovinato tutto. Adesso che faccio?"
"Beh, credo che dovresti comportarti in modo naturale, vedrai che ti spiegherà cosa le è successo."
"Giusto, sì." Matteo gli sorrise riconoscente e bevve il suo caffè. "Non è strano però? Frequentiamo la stessa facoltà da due anni, eppure l'ho notata solamente adesso."
"Forse è per questo che si è allontanata bruscamente. È strano per te tanto quanto per lei. È cambiato tutto quando è arrivata Sissi."
Matteo sorrise sornione. "La tua Sissi. Adesso tocca a te, forza. Siete già in procinto di sposarvi?"
"Come prego?" Luca lo guardò perplesso.
"Non mi racconti mai niente! Ma lo sguardo che avevi quando sei arrivato è un chiaro segno che voi due ve la state spassando alle nostre spalle. Chissà che avete combinato quella volta che l'hai accompagnata a casa dopo averla quasi uccisa!" Si interruppe bruscamente. "Non dirmi che tra un anno mi sentirò chiamare zio Teo!"
Luca scosse la testa. "Come al solito non hai capito niente."
Matteo alzò un sopracciglio in modo inquisitorio. "Vuoi davvero farmi credere che lei non ti piace?"
Rimase in silenzio, guardando la sua tazza di caffè. "Sai, è bizzarro. Le persone che conosco da poco di solito non attirano la mia attenzione. Lei però è diversa e non saprei spiegarti perché. Penso spesso a lei, fin troppo."
Matteo annuì. "Ti stai forse innamorando Luca Vettori?"
L'amico sorrise, passandosi una mano tra i capelli. "Non lo so. Forse sì."
"È una cosa bella, non dirlo con quello sguardo truce." Matteo lo rimproverò ridacchiando, osservandolo bene.
"Smettila di fissarmi."
"Okay, okay. Però adesso dimmi che hai intenzione di fare."
Luca scrollò le spalle. "Niente."
"Come niente? Perché?"
Rimase in silenzio pensieroso. "Non credo che lei voglia avere una storia. O che la voglia con me."
"L'hai baciata ed è scappata via anche lei?"
"No. Però mi ha abbracciato."
"E tu non hai fatto niente."
"Che avrei dovuto fare?"
"Lo sai."
Luca sospirò. "Davvero Matteo, anche se non so spiegartelo, sento qualcosa in mezzo a noi che blocca ogni eventuale sviluppo."
"E allora cerca di capire cos'è! Non arrenderti se lei ti piace."
Il ragazzo annuì. "Vedremo."

Somewhere in NeverlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora