Pioggerella

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Una leggera pioggerella aveva cullato i ragazzi in un sonno tranquillo e rilassato.

Luca si svegliò un'ora dopo, ancora stretto al corpo della ragazza. La osservò dormire per qualche secondo, sorridendo e baciandole la fronte.

Si rilassò sul letto socchiudendo gli occhi, assaporando finalmente la calma.

Niente più verità scomode da dover svelare, niente più preoccupazioni.

Si sentiva finalmente in pace.

"Stai per caso pensando ad altre notizie clamoroso da dovermi dare?"

Luca sorrise voltandosi verso Sissi, che si stava stropicciando gli occhi.

"No, tranquilla. Per oggi ho finito." Scherzò scostandole i capelli dal viso.

"Bene. Non credo di riuscire a tollerare altro. Ho i nervi a pezzi."

"Questo è lo spirito." Ridacchiò osservandola mentre si seppelliva sotto le coperte, mugugnando parole indistinte.

"Lasciatemi qua fino a domani, per favore."

Sorrise accarezzando il profilo della sua schiena. "Non mi sembra un buon modo di affrontare la giornata, considerando che non è nemmeno mezzogiorno."

"La giornata? Io affronterei la vita in questo modo."

Scosse la testa divertito, mettendosi seduto. Si passò una mano tra i capelli spettinati e fece scorrere lo sguardo sul soffitto. "Hai mai pensato di cambiare il colore delle pareti?"

"Perché dovrei?"

"Anche la tua vecchia camera è rosa."

"E allora?" Sissi riemerse da sotto le coperte, osservandolo con sguardo imbronciato.

"Ehi, niente di personale contro il rosa."

"Beh, me lo auguro. Allora perché dovrei cambiare colore?"

"Non so." Alzò le spalle continuando a guardare le pareti. "Non ti vedo più di questo colore."

"Ehi, ehi, piano con le offese."

Luca ridacchiò guardandola e attirandola verso di sé, passandole il braccio sopra le spalle. "Voleva essere un complimento il mio in realtà, ma forse togliere il rosa da te è impossibile."

"Togli pure il forse." Rispose acidamente, incrociando le braccia al petto.

"Va bene, va bene." La guardò con aria divertita, abbassando poi lo sguardo. "Meglio che vada adesso."

Sissi annuì, guardandolo alzarsi dal letto e sistemandosi.

"Verrai anche tu alla partita stasera? O sei troppo offesa?"

La ragazza sorrise, cercando subito dopo di nasconderlo dietro ad uno sguardo stizzito. "Probabilmente sì. Ma tiferò per Matteo."

"Capisco. Beh, a me basta che tu ci sia."

Sissi sospirò alzandosi in piedi sul letto e gettandosi tra le sue braccia, cogliendolo di sorpresa e facendolo sbilanciare. "Smettila così non riesco a tenerti il muso!"

"Dovrai fare più pratica allora." Ridacchiò accarezzandole la schiena e baciandola. La lasciò andare lentamente facendole posare i piedi per terra.

La ragazza rabbrividì a contatto con il pavimento gelido, ma continuò a sorridergli, accompagnandolo alla porta. "Ci vediamo stasera."

Luca annuì. "A stasera."

La salutò e uscì dall'appartamento, scendendo le scale.

A metà dell'ultima rampa, si scontrò quasi con Laura, che stava correndo nella direzione opposta.

Somewhere in NeverlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora