Sorpresa

529 27 11
                                    

Sissi trascinò faticosamente i bagagli giù per le scale, sotto allo sguardo severo della nonna che l'aspettava al piano terreno.

"Quindi già te ne vai?"

Sospirò cercando di modulare la sua risposta. "Devo studiare per gli esami, nonna. Qua non riesco a concentrarmi."

"Quindi diamo fastidio?"

"Dico solo che siamo tanti e quindi non è un giusto ambiente per lo studio."

"E cosa ne sai di quanti siamo se hai passato la maggior parte del tempo in camera tua? A tavola poi te ne stavi sempre zitta in un angolo. Praticamente è come se tu non ci fossi stata! Allora cosa sei venuta a fare?"

Sissi ripensò alla conversazione con la madre, alla sua speranza di potersi riavvicinare a lei e ai pochi momenti passati insieme. "Sinceramente non lo so, pensavo di poter passare una le feste in modo carino."

"Non è certo colpa mia se non ti sei divertita."

"Non mi sembra di aver detto questo."

"Sei impertinente come tua madre." Guardò la nipote con aria stizzita.

"Non era mia intenzione esserlo."

La donna rimase in silenzio, fissandola negli occhi. "Quindi quando ti rivedrò? Anno prossimo?"

"Intanto ci vedremo al matrimonio di Ilaria."

"Ah, verrai?"

Sissi sospirò contraendo la mascella. "Se è per questo io ero anche alla cena di fidanzamento, però non ho visto te."

L'espressione della donna si colorò di stupore e indignazione. "Non stavo bene, altrimenti avrei partecipato!"

"Ne sono certa. Vorrei solo che tu tenessi presente che non si sta male solo a livello fisico e se una certa situazione crea disagio, allora magari può essere evitata."

Sissi si passò nervosamente una mano tra i capelli.

La donna abbassò lo sguardo sospirando. "Tu non stai bene qua tra noi."

"No, non particolarmente."

"Posso sapere perché?"

Si morse le labbra. "Perché ho solo brutti ricordi qui dentro. Perché mi sento diversa da tutti e voi e non capita. Non è una questione personale, è che semplicemente non voglio sentirmi costretta a stare in un posto dove soffro."

Elisabetta si passò una mano sulla fronte. "Capisco."

"Mi dispiace, nonna." Si sentì in colpa per le parole appena pronunciate, ma non era riuscita a trattenersi.

"Non devi dispiacerti se è ciò che pensi e che vuoi. Non lo comprendo, sono sincera. Ma credo che ognuno debba fare quello che ritiene giusto per sé. Spero comunque di vederti, ogni tanto."

Sissi annuì. "Certo."

"Bene. Ti auguro buona fortuna per gli esami."

"Grazie."

Sua nonna le rivolse un veloce sorriso e si allontanò.

Sissi rimase ferma accanto alla porta per qualche secondo, in attesa di altri eventuali saluti. Stava per aprire la porta quando sua madre la chiamò avvicinandosi.

"Non mi saluti?"

Scrollò le spalle. "Non sapevo nemmeno se tu fossi qua."

"Dove dovrei essere, scusa?"

Somewhere in NeverlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora