Inizio

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"Vediamoci dove tutto ha avuto inizio."

Matteo fece fatica a ricordare quel luogo. Non perché non ricordasse l'episodio, ma perché ormai Laura era entrata nella sua vita travolgendola del tutto e gli risultava difficile pensare che prima lei non ci fosse stata.

Fin da quando era un ragazzino, aveva sempre sperato di trovare un amore simile a quello dei genitori. Nonostante l'indole ottimista, aveva sempre nutrito diversi timori riguardo alla sua anima gemella.

Si era invaghito tante di quelle volte che ormai aveva perso il conto. Ognuna di quelle ragazze gli sembrava quella perfetta, non faticava affatto a immaginarsi al loro fianco a distanza di decenni.

Ma, ogni volta, rimaneva deluso. Era sempre la stessa storia: quelle ragazze, per un motivo o per un altro, non erano fatte per lui e le sue aspettative rimanevano sempre deluse.

Poi era arrivata lei.

Conosceva Laura di vista da almeno un anno. Frequentavano lo stesso corso ma non si erano mai parlati. Lui aveva davvero poco tempo per frequentare le lezioni e lei era sempre stata sfuggente, immersa tra i suoi libri e gli appunti.

Parcheggiò la macchina e scese, ignorando il vento gelido, e si diresse verso il parco.

Si fermò a qualche passo dal cancello, osservando il campo da pallavolo e rivedendo Laura e Sissi giocare. Un sorriso incurvò le sue labbra.

Trovò Laura bellissima, ma non per il suo viso o il suo corpo, ma per il suo sguardo determinato. Giocava quella partita come se si trattasse della finale più importante del mondo, con un fuoco negli occhi che lo affascinava.

Non aveva mai sperato di poter trovare qualcuno con cui condividere quella passione, qualcuno che potesse davvero capirlo, ma era stato fortunato.

La pallavolo era più di uno sport per loro, era un mezzo di comunicazione, una passione, qualcosa che li avrebbe uniti per sempre. Se per le altre ragazze la pallavolo diventava quasi un peso, per Laura non era così. Lo spronava ad allenarsi sempre di più, a impegnarsi e dare il meglio di sé. E così avrebbe fatto lui per lei.

Si avvicinò al terreno da gioco e si guardò intorno, alla ricerca di un indizio.

Percorse il campo da una parte all'altra, finché non sentì la voce di Laura richiamarlo.

"Laura?" La guardò sbalordito.

"Perché mi guardi in quel modo?"

"Abbiamo già finito?"

"Di fare cosa?" Adesso era Laura sbigottita.

"Di giocare alla caccia al tesoro!"

"Caccia al tesoro? Non stiamo giocando."

"Come no? Il biglietto sulla macchina allora?"

"Solo un biglietto, cosa dovrebbe essere?"

Matteo la guardò con aria delusa. "Mi sarebbe piaciuta una caccia al tesoro."

Laura ridacchiò alzando gli occhi al cielo, prendendolo poi per mano. "Ti giuro che ti piacerà quello che ho in mente."

"Più della caccia al tesoro?"

"Sì."

"Bene, allora ti seguo."

"Intanto che passeggiamo, perché non mi rifreschi la memoria riguardo a quell'episodio?"

Camminavano fianco a fianco, le mani intrecciate e strette saldamente.

"Dunque, tu stavi giocando a pallavolo con Sissi, mentre Luca ed io stavamo facendo un giro. Ti ho vista da fuori e ti ho riconosciuta."

Somewhere in NeverlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora