- ALESSANDRO. -
Apro gli occhi trovandomi davanti una scrivania bianca e una parete rosa. Questa decisamente non è la mia camera. Faccio velocemente mente locale e mi ricordo della ragazza rossa della sera precedente. Non ne ero nemmeno poi così attratto, ma avevo davvero bisogno di staccare la mente e lei era ben più che disponibile.
Mi metto a sedere e lancio un'occhiata alla ragazza accanto a me.
Perfetto, dorme ancora e me ne posso andare senza problemi.Raccolgo i miei abiti velocemente e mi vesto con lo sguardo fisso sulla ragazza. Non vorrei che si svegliasse proprio in questo momento. Alcune pensano che dopo una notte, dovrebbe esserci la colazione, un caffè, una cena e poi rimani fregato con i marmocchi. No grazie, sto bene da solo. C'è tanto tempo prima di pensare a sistemarmi seriamente con una ragazza.
Lancio uno sguardo alla camera e per poco non vomito. Come cazzo si fa a stare in mezzo a tutto questo rosa? È davvero inaccettabile. Non sono solo pareti e soffitto, ma anche le coperte, il tappeto e alcune antine. Il rosa decisamente è il suo colore, ma non il mio.
Esco dalla camera pregando che non viva con i genitori, o almeno di non trovarli in casa. Mi è capitato una volta di svegliarmi e trovare i genitori in cucina a far colazione. In quel momento non avrei saputo dire chi fosse più imbarazzato.
Apro la porta tendendo l'orecchio, ma è tutto silenzioso.
Mi volto verso la ragazza e decido di lasciarle un biglietto. Andarmene proprio senza dire nulla è da stronzi, anche se forse lasciare un post-it è ancora peggio. Ieri sera sembrava molto interessata, ma non può aspettarsi una storia con uno conosciuto in un bar e finendoci a letto subito dopo.
Opto per non lasciare nulla e me ne vado in fretta dal suo appartamento.Scendo le scale e intanto leggo i messaggi che mi sono arrivati.
Scoppio a ridere quando vedo la foto di Caro in un negozio di Pandora. Ha dovuto accompagnare Jack a prendere un regalo e non lo auguro a nessuno. Quel ragazzo non sa fare i regali, è proprio negato e quando vuole impegnarsi fa impazzire non solo chi lo accompagna, ma anche i commessi. Le commesse però lo perdonano grazie al suo sorrisetto da rimorchio, spesso riesce pure a farsi fare gli sconti.
Uscito dal palazzo mi rendo conto di essere nella zona di città studi.
Da queste parti dovrebbe abitare l'amica di Giorgia, potrei passare da lei. Non ho il numero, ma posso contattarla tramite facebook o Instagram. Potremmo fare colazione insieme, o gliela porto direttamente a casa in modo che il letto sia più vicino.
Mi blocco in mezzo al marciapiede rendendomi conto dei pensieri che sto avendo.
Metto via il cellulare e mi avvio verso la fermata del tram più vicina. Giorgia mi ammazza se faccio qualcosa alla sua migliore amica. Forse prima dovrei chiederle come la pensa la sua amica su questo argomento perché se si vuole divertire io sono più che disponibile. Pensavo di divertirmi con la mia coinquilina, ma dopo aver visto Marta ho decisamente cambiato idea. Inoltre con Gio è chiaro che non potrei farci nulla, perché lei vuole una storia d'amore e io solo divertirmi. Per non parlare del fatto che mi sono affezionato a lei tanto velocemente che credo di doverla mettere sullo stesso piano di Caro e Cam, ma non Marta.
Sento vibrare il cellulare nella tasca dei pantaloni e quando vedo il display ridacchio mentre rispondo alla chiamata.
<<Dimmi come hai fatto a non ammazzarlo mai.>>
Scoppio a ridere. <<Caro, io e Cam ti avevamo avvisata.>>
La sento sbuffare dall'altro capo. <<Non pensavo che fosse così difficile! È uno stupido regalo!>>
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Sotto il cielo di Milano [Completa]
RomanceMilano è una città piena di studenti e vita. Tutto ha inizio a gennaio, quando Alessandro é costretto a trasferirsi in un nuovo appartamento a causa del suo migliore amico. La coinquilina é Giorgia e insieme alle sue due migliori amiche entreranno n...