-- Capitolo 46. -

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- CAMILLA. -

Quando arrivo a casa di Sandro e Giorgia sorrido felice nel ritrovare i miei amici quasi tutti qui. Le ragazze, tranne Carolina che è da Tom, sono sedute sul divano, mentre Ste e Davide chiacchierano seduti al tavolo.

«Ciao.» dice Sandro sorridendo mentre chiude la porta alle mie spalle. «Hai sentito Caro?»

Scuoto la testa. «è andata via con Tom, quindi credo proprio sia con lui. Immagino che non ci raggiungano per colazione.»

Annuisce. «Ora capisco perchè nessuno dei due ha risposto al telefono.»

«Jack?» chiedo guardandomi intorno e notando che manca solo lui.

«In doccia. Sei arrivata presto, potevi dormire qui.»

Scuoto la testa. «Eravate tutte coppiette, quindi ho preferito stare a casa.»

«Gio e Jack non sono una coppia. Nemmeno io e Marta.»

Sorvolo su lui e Marta perchè potrà finire solo in un modo ed è quello che più mi piace. Il mio romanticismo ha sempre la meglio. Finiranno sicuramente insieme, devono solo capire che una relazione solo fisica è assurda, soprattutto per due che non si tolgono gli occhi di dosso. Chi vogliono prendere in giro?
Tralasciando loro due, sono gli altri che non capisco. Come sono complicati! Vorrei scuotere entrambi e ficcare nelle loro testoline che fra loro c'è così tanta attrazione da mettere in imbarazzo gli altri. Fra loro c'è molto di più e non è solo il mio romanticismo a parlare.

Lo guardo stranita. «Ho visto che si baciavano ieri sera!»

Appena Jack ha saputo che Giorgia era insieme al suo ex, non ci ha pensato due volte a raggiungerla e non mi sono immaginata il bacio. Ho visto chiaramente che si stringevano l'una all'altra e poi ci hanno raggiunto al tavolo.
Cavolo io tifo per loro!

«Vogliono cose diverse.» dice abbassando la voce e alzando gli occhi al cielo. «Io non voglio entrarci in questa storia, se la vedranno loro. Inutile intromettersi con due dalla testa così dura. Io ho già fatto del mio e non è andata bene, perciò me ne tiro fuori.»

Ora capisco perchè lo sguardo di Giorgia non mi sembrava tanto felice dopotutto. è tornata al tavolo sorridendo, ma qualcosa stonava e l'ho attribuito erroneamente al suo ex. Jack deve aver detto qualcosa di sbagliato, oppure si sono chiariti e mi sembra abbastanza evidente che nessuno dei due è soddisfatto del risultato.

«In ogni caso mi sarei sentita di troppo con voi quattro.» dico sbuffando.

«Non devi mai sentirti di troppo.» ribatte subito facendomi sorridere. «Cam, non ci devi nemmeno pensare. Sei la benvenuta in questo appartamento, non sarai mai cacciata.»

Gli sorrido lasciadogli un bacio sulla guancia. Ecco perchè gli voglio così bene, perchè mi sono affezionata tanto in fretta a lui e non ne sono rimasta delusa. è una pesona fantastica.
Ogni tanto ho bisogno di queste rassicurazioni, con il mio passato sono piena di esitazioni e ho paura di non essere accettata. Ho paura che non mi vogliano davvero, ma ho trovato degli amici fantastici su cui non dovrei avere alcuna esitazione. Sandro riesce a tranquillizzarmi, a dire ciò di cui ho bisogno nonostante non conosca il mio passato e ciò lo rende ancora più eccezionale.

«Cam!» esclama Marta dal divano. «Vieni qui con noi! Sandro ha promesso di cucinare e noi abbiamo tanta fame.»

Sorrido felice verso le mie amiche. è così strano considerarle tali, ma i sorrisi che mi rivolgono sono veri e mi sento accettata e a mio agio. Sono felice di averle trovate, che Jack sia andato a letto con Caterina e che quella pazza abbia costretto Sandro a cambiare appartamento.

Ho per la prima volta dopo tanto tempo delle amiche, non ho più solo Carolina e sono felice. Lei resterà sempre al primo posto perchè ha fatto davvero tanto per me e le voglio un gran bene, ma considerare Sabrina, Marta e Giorgia mie amiche mi fa molto felice.

Mi volto verso Sandto e lo ritrovo a sorridere dolcemente a Marta, che per tutta risposta gli fa la linguaccia. Lo rimprovera scherzosamente che la colazione non è ancora pronta e così il biondino sbuffando si avvia verso la cucina seguito da Davide, che più che altro sembra mosso a pietà. Al contrario, Ste avvicina la sedia al divano e fa l'occhiono a Marta, che non sfugge a Sandro che gli tira un bel coppino e fa finta di nulla.
Scoppiamo tutti a ridere mentre Sandro continua per la sua strada e io mi avvicino al divano.

«Ciao Cam.»

«Ciao.» dico voltandomi e sorridendo a Jack.

è appena uscito dal bagno e il suo sguardo saetta subito su Giorgia, ma lei lo ignora. Vedo il fastidio nello sguardo del mio amico e non posso fare a meno di ridacchiare. Giorgia lo sta proprio facendo sudare a quanto pare, ma sono con lei.

«Riccardo?» chiede Gio attirando la mia attenzione.

Abbasso lo sguardo.
Speravo non me lo chiedesse perchè ci sono rimasta male. Mi ero impegnata così tanto per questo Carnevale! Lo so che non è colpa sua se ha avuto la febbre alta, però avrei tanto voluto che mi notasse. Ore di preparazione buttate via, ma almeno mi sono divertita con i miei amici.
Mi sono divertita un mondo insieme a Carolina quando Davide, Jack e Sandro hanno iniziato a cercare in giro come matti le ragazze. Io volevo dire subito che erano al bancone, ma Caro mi ha detto che sarebbe stato più divertente vedere come si sarebbero comportati.
Sì, è stato divertente e ho scoperto un lato dei miei amici che non credevo mai di vedere. Quelli sono cotti, devono solo accettarlo.

«Era con un'altra?» chiede Marta.

Scuoto la testa. «Non è proprio venuto alla festa.»

Giorgia sbuffa incrociando le braccia al petto. «Che stupido.»

«Ha la febbre.»

«Ragazze!» ci richiama Sandro. «La colazione è servita.»

«Ci sono anche io!» borbotta Ste.

«Eri lì a spettegolare.» ribatte passando il vasetto di Nutella a Marta. «Sei peggio di loro Ste.»

Jack scoppia a ridere prendendolo in giro.

«Almeno io ho scopato.» dice Ste sfidando i due con lo sguardo e sedendosi al tavolo tutto compiaciuto.

Partono gli insulti e anche se vorrei rimproverarli di essere meno volgari, non posso fare a meno di sorridere.
Sandro e Jack non hanno potuto fare molto date le pessime condizioni delle ragazze, ma le vedo star bene, quindi si sono presi cura bene di loro. Non avevo dubbi che si sarebbero presi cura di loro, che non avrebbero guardato altre ragazza.
L'amore vince e ci metto la mano sul fuoco che vincerà. Devono solo accettarlo.

«Cam.» mi richiama Giorgia ancora accanto a me senza prestare attenzione allo scambio di battute dei ragazzi. «Non preoccuparti, ci saranno altre occasioni per parlare con Riccardo. Avete delle lezioni in comune.»

Le sorrido grata delle sue parole e insieme prendiamo posto al tavolo.

Sotto il cielo di Milano [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora