-- Capitolo 2 --

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- ALESSANDRO. -

Arrivo al Shok in ritardo, ma poco mi importa perché sarei rimasto con la mia coinquilina anche per tutta la serata. Cambiare casa è stata una buona decisione, anche se non è che avessi molta scelta grazie all'idiota del mio migliore amico. Se solo non avesse scopato con Caterina non sarebbe successo nulla, eppure lo avevo avvisato. Gli avevo fatto presente che lei si stava montando la testa, ma lui ha voluto andare avanti. Solitamente è lui quello che mi dice di prestare attenzione!

Non è proprio colpa sua perché è stato chiaro fin dall'inizio, ma almeno poteva accorgersi che Caterina era molto più che interessata. Era chiaro a tutti e sono sicuro che anche lui se ne sia accorto, ma se ne è fregato altamente. Come al solito se n'è fregato della ragazza. Se fossi rimasto un giorno in più in quell'appartamento sarei impazzito, Caterina è più incazzata con me che con lui!

Scaccio dalla mente quei pensieri e ritorno a Giorgia. Mi è decisamente andata bene e se scopro che non ha il ragazzo, forse un pensierino ce lo posso fare. Potremmo diventare scopa-amici, sintonia ne abbiamo parecchia. Mi sono trovato subito bene con lei e che non creda che mi siano sfuggite le sue occhiate al mio sedere. Mi hanno fatto un immenso piacere.

<<Ciao ragazzi.>> dico sedendomi al tavolo. <<Caro?>>

<<Bancone.>> risponde Camilla sospirando.

Da quando è arrivato Tommaso una settimana fa al Shok Caro è partita di testa. È costantemente al bancone per farsi vedere, ma lui non sembra molto interessato. Dovrei farci un discorsetto con il barista perché Carolina non deve soffrire.

Le due ragazze le ho conosciute la prima settimana del loro primo anno di università, non sapevano dove fosse l'aula di latino e alla fine siamo andati a bere un caffè perché tanto era solo una presentazione e io quel corso lo avevo già seguito. Potevo dare loro più informazioni io che quella presentazione. Mi hanno fatto subito una buona impressione e nel giro di poco tempo abbiamo stretto amicizia.
Camilla e Carolina sono le ragazze del gruppo e sono come due sorelle per me. Una l'opposto dell'altra esteticamente, la prima con lunghi capelli biondi lisci e l'altra riccia e mora. Cam è più tranquilla, mentre Carolina ha un carattere frizzante. Devo ammettere che le ho apprezzate ancora di più quando hanno rifiutato Jack, credo proprio di averle amate in quel momento.

Le ragazze si avvicinano sempre per un solo scopo, mentre quelle due volevano solo essermi amiche. Mi sono affezionato così tanto da presentare loro i ragazzi e non me ne sono pentito. Le hanno accolte bene e non si sono interessate né a Jack, né a Stefano e nemmeno a Simone.

<<Dov'è la coinquilina?>> indaga subito Stefano.

È il caso di mettere in chiaro subito alcune cosette, anche perché se qualcuno se la deve fare, sono io il primo della lista. Ha delle labbra davvero carnose e rosee che ti invitano proprio a baciarla. È decisamente meglio dal vivo che in fotografia, perché ovviamente le due pazze hanno voluto subito indagare su chi fosse. Agli altri non ho detto il cognome in modo che non la trovassero e con Caro e Cam ho ceduto solo perché ho fatto promettere loro di starsene zitte.

<<È off-limits.>> specifico. <<Non ci provare Ste.>>

Sbuffa alzando gli occhi al cielo, ma poi la sua attenzione viene catturata da un ragazzo moro che gli ammicca maliziosamente.

Si alza sistemandosi la camicia e sorridendoci. <<Buona serata, io vado a divertirmi. Spero che porterai presto la ragazza.>>

Scoppio a ridere seguito da Camilla che scuote la testa.

Stefano mi deve ancora spiegare perché non ammette di essere gay. Non capisco se non vuole ammetterlo a se stesso, o agli altri. Forse questo suo oscillare è solo per capire bene, anche se mi pare ovvia la risposta quando vai a letto solo con i ragazzi. Potrà anche baciare le ragazze, ma ci conosciamo da cinque anni e non l'ho mai visto andare con una.

Sotto il cielo di Milano [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora