-- Capitolo 22 -

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- CAROLINA. -

Mi guardo allo specchio intensamente. Possibile che sia cosí difficile portarsi a letto qualcuno? Non ho mai avuto tanti problemi, anzi, nessuno mi ha mai fatto attendere tanto, sono sempre stata io a farli aspettare.

Camilla mi ha detto che sto sbagliando, che in realtà sono molto interessata a Tom, in senso romantico. Non lo so, non mi è mai interessato nessuno in quel senso, io non ho mai voluto un ragazzo. L'unico che ho avuto è stato a quindici anni ed è anche il ragazzino con cui ho perso la verginità, pomeriggio da dimenticare. Per lui non era la prima volta, ma non si è preoccupato molto di me.

Mi sistemo il rossetto rosso scuro e ravvivo i capelli con una mano. Il trucco è perfetto, i boccoli più definiti del solito e ciò che indosso mi calza alla perfezione. La maglia evidenzia la mia vita stretta e questo viola scuro si accosta perfettamente alla mia carnagione. I leggins di pelle non sono certo il mio genere, ma devo dire che mi fanno un bel sedere e ho bisogno di tutto l'aiuto possibile. Non ricordavo nemmeno di averli! Chissà quando li ho comprati.

Tom non ha ceduto nemmeno durante la festa per Simone, dove mi ero impegnata davvero tanto e questa è la mia ultima possibilità. Se nemmeno oggi ha intenzione di cedere, allora dovrò davvero lasciar perdere. Prima, però, dovrò chiedergli cosa mi manca, perché non gli piaccio.

Vado in salotto per recuperare il cappotto.

<<Sicura di non voler venire con me? >> chiedo a Cam.

Annuisce voltandosi verso di me. <<Preferisco stare al caldo in casa. Fuori piove e poi rimarrei al tavolo da sola. >>

<<Ti faccio compagnia! >>

Alza gli occhi al cielo. <<Fino a quando Tom non ti presterà attenzione. >>

Mi stringo nelle spalle perché ha ragione. <<Ste è lí. Dovrebbero esserci anche gli altri. >>

<<Caro, tranquilla, sto qua a casa senza problemi a guardarmi un bel film. >>

<<Va bene.> rispondo lanciandole un bacio. <<Fammi un in bocca al lupo! >>

<<Non ti serve. >> ribatte ridacchiando. <<Ci vediamo domani. >>

<<Ciao. >> dico lasciandole un bacio e poi esco dall'appartamento stringendomi nel cappotto.

Spero davvero di vederci domani perchè vorrebbe dire che finalmente Tom ha ceduto.

Per il momento la pioggia non è forte come nel pomeriggio e spero che smetta del tutto. Apro l'ombrello e aspetto il tram alla fermata. Aspetto per ben dieci minuti perché a quanto pare c'è un problema sulla linea a causa della pioggia. Ecco il motivo per cui odio prendere i mezzi pubblici, quando c'è brutto tempo succede sempre qualcosa.
Spero per il conducente di arrivare al Shok asciutta e con ancora i miei boccoli perfetti perché se anche solo uno si è smollato è la fine.

Forse Camilla ha ragione. Sono molto interessata a Tom, ma non lo dirò certo a lui e nemmeno a lei. Ok, l'ho ammesso a me stessa, ma finisce qui, non influenzerà sulla serata. È solo interesse fisico. Magari il biondino non è nemmeno bravo a letto e finalmente smetterò di pensarci.

Quando finalmente arrivo al Shok trovo dietro al bancone solo Carlo. Mi guardo intorno in fretta, ma di Tom nessuna traccia. Ero sicura che oggi avesse il turno, mi sono informata adeguatamente. Se gli fosse successo qualcosa?

<<Ciao Carlo.> dico appena mi avvicino al bancone. <<Tom? >>

<<Ha appena finito il turno. >>

Sotto il cielo di Milano [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora