-- Capitolo 9 -

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- GIORGIA. -

Carolina sbuffa. <<Non essere antipatico.>>

<<È lei quella che ride di me!>> esclama offeso.

Mi mordo il labbro per non mettermi ancora a ridere. Si è offeso davvero? Però i suoi occhi sono accesi di divertimento, proprio come quelli di Caro anche se sospira rassegnata. Devono proprio conoscersi bene.

<<Quando vuole sa essere gentile.>> dice la ragazza ridendo voltandosi verso di me.

Si sposta un ricciolo dietro l'orecchio, anche se non le rimane nemmeno per un secondo. Sbuffa e decide di legare i suoi capelli voluminosi in una coda alta.

Giacomo gentile? Con me è solo indifferente. Gentile non l'ho ancora visto con nessuno, tranne forse con Caro e Cam. Se le porta a letto? No, non mi sembrano ragazze del genere, soprattutto Camilla.

<<Avete trovato il regalo?>> chiedo sempre rivolta alla ragazza.

Lei sorride raggiante e tira fuori dalla sua borsa un sacchettino di Pandora. Non chiede nemmeno il permesso a Giacomo e apre la scatoletta per mostrarmi lo charm che c'è all'interno.
È quello in argento con il planisfero inciso, uno dei miei preferiti.

<<Ti piace?>>

Sorrido. <<È bellissimo.>>

<<Abbiamo scelto bene.>> dice soddisfatta.

Giacomo sbuffa. <<Tu preferivi l'altro, Barboncino.>>

Carolina incrocia le braccia al petto. <<Però ti ho fatto scegliere fra quei tre, quindi ti ho consigliato benissimo. Smettila di chiamarmi così.>>

Ridacchio mentre chiudo la scatolina con attenzione a gliela riconsegno. <<Gli altri quali erano?>>

<<Delle pietre colorate e basta, nulla in più.>> risponde con mia sorpresa Giacomo.

Una risposta tranquilla, con perfino un sorriso accennato. Pensavo che facesse finta di niente, come se io non esistessi. Che facesse come al suo solito, ma una parte di me è contenta che non lo faccia.

<<Avevano anche quelle un significato!>> ribatte Carolina, per poi sbuffare. <<Cam mi aveva avvisato di non aiutarti.>>

<<Camilla non vi ha aiutati?>>

Carolina scuote energicamente la testa per poi indicare il ragazzo. <<L'ultima volta è quasi impazzita per aiutarlo e ora capisco il perché. La prossima volta col cavolo che ti aiuto, non riconosci nemmeno il mio aiuto! Lo fai da solo il regalo a tua sorella!>>

Sento una leggerezza al petto dopo quelle parole quasi strana. Sua sorella. Mi ero fatta dei film mentali inutili e preoc... no! Di cosa dovrei essere preoccupata? Nulla, il mio cervello sta dando i numeri. Oggi devono avermi messo qualcosa nel cappuccino.

Ridacchio davanti all'alzata di occhi al cielo da parte di Jack e Carolina che si arrabbia ancora di più insultandolo. Scoppio a ridere quando Giacomo le dice che sembra un barboncino e lei cerca di lanciare una bustina di zucchero aperta che le cade sui pantaloni.

<<Sei un'idiota!>>

<<Hai fatto tutto da sola!>> si difende lui alzando le mani davanti a sé. <<Sei la solita.>>

<<Senti chi parla.>> borbotta Carolina.

Scuoto la testa divertita davanti a quei due, ma rimango a bocca aperta quando mi volto verso Giacomo e lo trovo a sorridere. Sta sorridendo! Un sorriso vero e divertito e non uno da rimorchio, uno malizioso o uno di scherno. Non è nemmeno la smorfia che ha voluto spacciarmi per sorriso quando ci siamo conosciuti. Vorrei fotografarlo! I suoi occhi sono così sereni e belli che quasi sospiro.
No. Cavolo no! Che va a pensare la mia testa? Non trovavo affascinante Sandro? È lui il ragazzo da cui sono attratta, bello e gentile, non da questo menefreghista che ora ha un sorriso cosí bello... maledizione! Okay, ammetto che oggettivamente è un bel ragazzo, ma finisce qui. Sandro e Giacomo sono bei ragazzi, ma io ne vorrei uno serio e che si interessi solo a me, non ad ogni dannata cosa femminile che respiri.

Sotto il cielo di Milano [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora