-- Capitolo 20 -

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- GIACOMO. -


Entro in camera di Sandro cercando di non pensare a quello che stava per accadere.
Devo dimenticare quello che stavo per combinare.
Non dovevo alzarmi da quel maledetto divano, ma vederla mentre tagliava una delle mie torte preferite, mi ha spinto da lei. Non solo per il dolce, ma sentivo il bisogno di starle vicino e sentire ancora il suo buon profumo.

<<Grazie per gli appunti.>> dice andando verso la scrivania. <<Quella donna è una stronza, per fortuna hai ancora gli appunti del liceo.>>

Abbasso lo sguardo e mi rendo conto dell'erezione ben presente. Cazzo! Quella ragazza è pericolosa. Se Sandro non fosse arrivato avrei risolto questo problema, ma so che avrei fatto una cazzata. Quella è il tipo da fidanzatino perfetto e io non voglio alcuna storia. Probabilmente ha il ragazzo e io me la voglio solo fare.

Sento l'amaro in bocca al pensiero di lei fra le braccia di un altro ragazzo.
Che cazzo di pensieri faccio?

<<Tieni.>> dice Sandro allungandomi i fogli. <<Jack, cosa è successo?>> Lo guardo facendo finta di niente. <<Cosa ci fai qui? Potevo darti gli appunti in un altro momento. In qualsiasi altro momento.>>

lo so, non sono scemo. So benissimo di aver fatto una cazzata a venire in questo appartamento da solo con quello Scricciolo, ma non sono riuscito a farne a meno.
Sbuffo. <<Te l'ho detto, ho incontrato Giorgia per caso e siccome diluviava siamo venuti qui.>>

<<Non eri uscito con la sua amica?>>

<<Sí, ma è dovuta andare via presto.>> rispondo e mi fissa poco convinto. <<Ora devo andare.>>

Apre la bocca per dire qualcosa, ma lascia perdere. Meglio che non dica nulla, non ho voglia di discutere con lui perché so che ha capito cosa c'è stato, o meglio cosa ci sarebbe stato se lui non fosse arrivato. So anche che lui è interessato a Giorgia e mi devo fare da parte. Tutta colpa di quelle labbra che sono cosí perfette e invitanti... basta!

Esco dalla camera e saluto velocemente Giorgia che è seduta sul divano a guardare la televisione.

Sono tentato di sedermi accanto a lei perché sono stato bene. È strano guardare la televisione con una ragazza, io non sto mai in compagnia di ragazze, tranne per avere un mio tornaconto personale piacevole. Loro usano me e io uso loro, mi sembra un giusto scambio. Proprio come è successo con Arianna, anche se ho creduto che rifiutasse il bagno e invece non si è tirata indietro.

Scendo le scale di fretta entrando nell'auto parcheggiata a qualche metro di distanza dal palazzo. Ho fatto bene a parcheggiare qua e raggiungere il posto con i mezzi. Arianna voleva venire a casa mia, povera illusa. Le ragazze non entreranno mai a casa mia, meglio che non sappiano dove abito perché potrebbero farmi sgradevoli sorprese.

Fisso la strada bagnata davanti a me. Che cazzo mi è passato per la mente? Stavo davvero per baciare Giorgia? Non ho mai trovato una torta tanto appetibile. Non ho mai trovato delle labbra tanto invitanti come le sue, per non parlare di quegli occhi pieni di desiderio e del rossore delicato che le ha invaso il viso. La sua risata, poi, è la cosa più bella che io abbia mai sentito. Cazzo, ha una risata bellissima che ti porta a sorridere.

Mi passo una mano fra i capelli mentre guardo il cavallo dei pantaloni. Impossibile nascondere l'erezione e spero solo che Sandro non ci abbia fatto troppo caso perché ho fatto di tutto per nasconderla ai suoi occhi. È stato chiaro che non vuole che faccio cazzate con la sua coinquilina.

Lo so anche io che devo tenermi alla larga da lei e non solo perchè non voglio commettere ancora lo stesso errore, ma soprattutto perché Sandro è interessato a lei. Lui è il mio migliore amico, non farei nulla che lo possa ferire. Me lo continuo a ripetere, eppure mi ritrovo a pensare a lei.

Il cellulare si mette a suonare invadendo l'abitacolo. Sbuffo guardando il display. L'amica di Giorgia è troppo persistente, devo mettere in chiaro che oggi non è stato un appuntamento.

Tra tutti i posti in cui potevamo andare ha scelto proprio quello che odio, ma che a quanto pare piace molto alle ragazze. Quando ho visto Scricciolo seduta davanti a me sono rimasto a fissarla come un completo idiota per un paio di minuti. Non ho resistito dall'andare da lei e dal mettermi di fronte con la sua amica.

Sono uno stronzo, lo so, ma mi piace vedere le diverse espressioni di Giorgia. So bene che è attratta da me e potrei usarlo a mio vantaggio, ma prima di tutto devo mettere in chiaro che non voglio nessuna storia. Devo mettere in chiaro anche le cose con Sandro, non voglio rovinare la nostra amicizia per una ragazza qualsiasi.

Il cellulare smette di squillare, ma riparte subito dopo. Ancora Arianna.
Sbuffo, ma decido di rispondere. Se è in zona potrebbe risolvere il mio problemino in mezzo alle gambe.

<<Ciao Jack. Sei in giro?>>

<<Stavo andando a casa, tu?>>

<<Mi sto preparando per andare al Rocket.>>

Non me ne frega un cazzo e non è nemmeno qui vicino. <<Cosa vuoi?>>

<<Se vuoi raggiungermi sono lí. Arrivo per le dieci.>>

Sorrido. <<Magari ci vediamo dopo.>>

<<Ti aspetto, un bacio.>>

Chiudo la chiamata senza salutare. Devo decisamente mettere in chiaro le cose con Arianna, penso che si sia spinta troppo in là con l'immaginazione. Me la faccio e poi chiudo perché non voglio che si monti la testa.

Avvio l'auto e nel giro di una decina di minuti arrivo al mio appartamento. Appena entro in casa lancio la giacca sul divano e vado al frigorifero a prendermi una bella birra fresca. Ne bevo un paio di sorsi, ma poi la rimetto nel frigorifero sbuffando. Devo togliermi dalla mente Giorgia.

Mi siedo davanti al pianoforte e accarezzo i tasti, senza però premere. Un bel pianoforte a coda, di un nero lucido, classico e che tengo perfettamente. Non permetto a nessuno di toccarlo e odio quando qualcuno lo fa senza il mio permesso. È uno dei motivi per cui non faccio venire qua le ragazze, ho imparato dai miei errori, perchè a quanto pare le fa eccitare, ma vogliono sentirne anche il suono e non voglio. Sono geloso della mia musica. Sono geloso di ciò che suono e non suono per una qualsiasi, per chi non ci capisce nulla e non è nemmeno interessato.

A fine febbraio avrò un'esibizione e ancora non l'ho detto ai ragazzi, non so nemmeno se voglio dirlo. Sandro sicuramente sarà presente perché se non glielo dico, lo farà la mia sorellina.

Mi passo una mano fra i capelli e tiro fuori gli spartiti. La voglia di uscire è passata, come la mia erezione dopo la chiamata di Arianna. Al solo pensiero di una storia mi si ammoscia.

È meglio che mi concentri sulla musica e dopo tanto tempo riesco a scrivere nuovamente qualcosa.

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Buongiorno lettori! Oggi finalmente avete conosciuto un po' Giacomo, ma come tutti gli altri, anche lui si scoprirà con l'andare avanti del libro.
Cosa ne pensate di questo ragazzo?

Baci G. ^.^

Sotto il cielo di Milano [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora