- STEFANO. -
Sono davvero nervoso, non credevo che avrei mai affrontato questo discorso con qualcuno. Non credevo mai di affrontarlo in vita mia. Carolina è da Tom e probabilmente vi rimarrà ancora per un po', mentre Cam è seduta davanti a me che mi sorride dolcemente.
Ero indeciso se chiederle di uscire a prendere un caffè, o rimanere a casa, ma alla fine credo che un luogo intimo sia meglio. Qua a casa sua siamo soli e tranquilli, proprio ciò che mi serve. Mi è sempre piaciuto il loro appartamento, non è grande, ma molto carino. Salotto e cucina sono unite mentre infondo al corridoio c'è il bagno che sta in mezzo alle due piccole camere.
Abbasso lo sguardo sul tappeto blu per poi riportarlo su Camilla.
Perché non sono attratto da lei? È una bella ragazza, single e davvero dolce. Potrebbe essere la ragazza ideale, eppure non mi sento attratto da lei in alcun modo. Non mi sento attratto dalla ragazze già da tempo. Ho qualcosa di sbagliato?<<Ste.>> mi richiama al presente. <<Vuoi un po' di torta?>>
Scuoto la testa. <<Va bene solo il caffè, grazie.>>
<<Di cosa mi devi parlare?>> chiede prendendo in mano la sua tazzina.
Apro la bocca per parlare, ma mi rendo conto di non sapere cosa dire. La mia mente è completamente svuotata e le parole sfuggono via senza che io riesca a prenderle. Non sono mai stato tanto in difficoltà.
<<Riguarda te?>> chiede cercando di venirmi incontro.
Annuisco. <<Io... credo...>>
Sospiro grattandomi la guancia non sapendo come continuare. Credo di essere gay? Dovrei dire così? Non sono nemmeno sicuro di esserlo, potrebbe solo essere un momento passeggero. Forse mi sono lasciato prendere dal panico senza riflettere sul serio. Non dovrei definirlo panico, non è poi così sbagliato che io non sia attratto dalle donne... giusto?
Appoggia il vassioio sul tavolino di vetro davanti a me e si mette a sedere sul divano al mio fianco. <<Ste.>> dice con calma. <<Fai un bel respiro e racconta, non devi aver alcun timore. Sono tua amica e lo sarò qualunque cosa mi vorrai dire.>>
Le sorrido grato, ma ancora le parole restano bloccate nella mia gola. Ora ho la mente più lucida, so le parole che dovrei dire, ma quelle non escono. Continuo a guardare gli occhi blu di Cam rimanendo in silenzio.
<<Vuoi andare da qualche parte?>> chiede cercando di capirmi.
Scuoto la testa e finalmente parlo. <<Credo di essere gay.>>
Resta a fissarmi qualche istante e poi le sue labbra si aprono in un sorriso. <<Sei preoccupato di questo?>>
<<Cam, io...>>
<<Non devi avere paura.> dice con calma. <<Sei gay, allora? Sei sempre Stefano Buetti, sei sempre tu.>>
<<Non so se lo sono.>>
Mi ammonisce con lo sguardo. <<Se non ti accetti nemmeno tu, non potrai mai vivere sereno.>>
<<Sono sempre andato anche con le donne.>>
<<Hai preferito sempre gli uomini, giusto?>> dice cercando di farmi ragionare. <<Non c'è nulla di sbagliato se ti piacciono gli uomini, cosa ti blocca?>>
La guardo senza sapere come e cosa rispondere. Cosa mi blocca? Non lo so, forse la paura di come potrebbero reagire le persone che mi circondano. Non so come i miei amici prenderebbero la notizia, non voglio perderli e non so come potrebbe reagire la mia famiglia. Mia madre vuole dei nipoti, ogni volta mi chiede della ragazza, quando ho intenzione di sistemarmi. Se quando vado a casa le dico che sono gay, potrebbe prenderle in colpo.
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Sotto il cielo di Milano [Completa]
RomanceMilano è una città piena di studenti e vita. Tutto ha inizio a gennaio, quando Alessandro é costretto a trasferirsi in un nuovo appartamento a causa del suo migliore amico. La coinquilina é Giorgia e insieme alle sue due migliori amiche entreranno n...