-- Capitolo 38 -

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- MARTA. -


Mi sveglio al suono del mio cellulare e impiego qualche secondo ad aprire gli occhi e a rendermi conto che non sono da sola nel mio letto. Guardo l'ora sull'orologio sopra la porta. Sono solo le otto del mattino e vorrei uccidere chiunque mi stia chiamando.

Sandro si volta dall'altra parte dandomi la schiena e per qualche istante mi perdo a osservargli i muscoli. Peccato che il piumone gli copre dalla vita in giù, devo dire a Giorgia che il sedere non è solo bello da vedere. È una meraviglia palparlo. Vorrei toccarlo anche adesso, ma mi spiacerebbe svegliarlo. Devo parlare con Giorgia e dirle tutto, non voglio che fra di noi ci siano incomprensioni.

Scuoto la testa ritornando alla realtà quando Sandro borbotta qualcosa riguardante un suono fastidioso.
Il telefono!
Mi volto verso il comodino e rispondo alla chiamata aggrottando la fronte quando leggo il nome di Carolina. Non mi ha mai chiamato al mattino e lei non è nemmeno una di quelle persone che si svegliano presto, anzi, a quanto dice Camilla è peggio di me e io amo dormire.

«Ciao Marta, c'è bisogno di te da Giorgia.»

«Perchè?»

«Perchè, lo stronzo ha fatto un casino.»

Mi metto seduta di scatto. «Cosa ha fatto?»

Giuro che lo ammazzo. Sapevo che non andava bene per Giorgia, avrei dovuto metterla in guardia su di lui. È stato con Arianna e poi pretende di andare con lei? Ma chi si crede di essere? Non è nemmeno questo gran figo, non con il carattere da stronzo arrogante che si ritrova. Mi ricordo bene come ci ha squadrate la prima volta che lo abbiamo incontrato. Non è mai stato molto simpatico, sempre piuttosto sulle sue e non ha mostrato alcuna gentilezza. È insopportabilmente arrogante e non capisco nemmeno come Sandro possa andare così d'accordo con lui. Non capisco come Giorgia possa essere attratta da una persona del genere!

«Hanno litigato e Giorgia l'ha cacciato di casa.»

«Ha fatto bene.» affermo convinta che la mia amica alla fine ha scelto bene.

«Sicuramente.» dice ridacchiando. «Qualcuna doveva rifiutarlo per bene, ma non l'ha presa decisamente bene Jack.» sospira tornando seria. «Sono dalla parte di Giorgia, completamente, ma sono un po' preoccupata. Jack era molto arrabbiato ieri.»

«Non mi interessa di lui.»

«Fra quanto pensi di arrivare?»

Mi alzo in piedi andando subito all'armadio a prendere l'intimo. «Il tempo di vestirmi e prendo subito il tram.»

«Io e Cam fra dieci minuti siamo da lei. Ci vediamo da Giorgia e non credere di scappare.»

Sa di me e Sandro.
Chiudo la chiamata e vado subito in bagno a farmi una doccia veloce. I capelli dovranno aspettare, così decido di raccoglierli in una coda alta e dopo essermi sciacquata mi vesto con i primi jeans e maglione che ho trovato nell'armadio.

Quando torno in camera trovo Sandro seduto sul letto che mi guarda. Mi sono dimenticata di lui! Come ho fatto a dimenticarmi della sua presenza? Non passa inosservata, non dopo la notte che abbiamo passato insieme in questo letto. Avere una relazione fisica e basta fa decisamente comodo e devo ammettere che ci sa fare. Il mio sguardo cade in mezzo alle sue gambe, ma è ben coperto dal lenzuolo. Non sarà grande come alcuni che ho visto, ma lo sa usare molto bene. Sa usare bene anche le dita e la lingua e... no. Non è il momento di perdersi fra i ricordi.
Devo fare in fretta perchè Caro e Cam mi aspettano da Giorgia. Non ho tempo da perdere, eppure vederlo nudo nel mio letto mi fa venir voglia di svestirmi e buttarmi su di lui.

Sotto il cielo di Milano [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora