-- Capitolo 65 -

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- ALESSANDRO. -

Se mi vedesse passerei certamente per un maniaco, ma è stato davvero casuale, non sapevo che fosse qui. Ovviamente sono felice, anche se quando vedo il ragazzo sedersi di fronte a lei sento una stretta allo stomaco terribile.
Infondo speravo che fosse da sola, anche se non mi sarei avvicinato, non oggi. Vorrei andare da lei, ma non sono pronto per vedere il suo sguardo di rifiuto. Perchè è così contraria da una relazione?

Si sta vedendo con quello scemo? Marta merita di più, lui sembra solo un coglione. Chi cazzo si mette una camicia rosa con dei pantaloni blu e dei mocassini? Si è vestito al buio, non ho altra spiegazione.

Mi passo una mano dietro il collo nervosamente perchè non dovrei stare seduto qui a farmi del male a fissarla. Dovrei andarmene in fretta, ma fuori piove e voglio sapere chi sia questo ragazzo. É il suo nuovo scopa-amico? É  andata avanti senza problemi a quanto vedo, mentre io sono ancora qui come un perfetto scemo, a fissarla e non riuscendo ad andare con nessun altra ragazza.

Dopo Marta non mi sono interessato a nessuna, nonostante qualcuna sia stata tanto sfacciata da chiedermi di andare a letto con lei, fra le quali la sua coinquilina. Ora per fortuna Federica è andata via e mi chiedo con chi abiti ora Marta. Giorgia non mi parla mai di lei, notando probabilmente che mi farei solo del male.

Tra tutti i posti in cui doveva incontrarsi con questo scemo, proprio al bar della Mondadori. Me ne dovrei andare?
No, neanche morto.

Il cellulare sul tavolino si mette a vibrare e sorrido leggendo il nome sullo schermo.

«Ciao Caro.»

«Ciao Sandro.» risponde allegra. «Ti va di prendere un caffè insieme?»

«Volentieri.» rispondo, ma non ho intenzione di muovermi da questo posto. Devo capire chi è quello scemo. «Sono...»

«So bene dove sei.» dice lasciandomi spiazzato.

Mi guardo intorno, ma non ho intenzione di muovermi, non con Marta qui con un ragazzo dall'aria idiota. Il mio sguardo viene calamitato inevitabilmente su di lei. É così bella con i capelli legati e quel collo sottile in mostra che vorrei baciare di nuovo. Sta ridendo con lo scemo di fronte a lei che vorrei tanto prendere a schiaffi.
Che hanno da ridere? Cosa si stanno dicendo? Perchè lei ride con un ragazzo che non sono io e che chiaramente è uno scemo di prima categoria? Perchè non le sono bastato?

«Sandro.» mi richiama la voce al telefono. «Voltati ancora un po' a destra e smetti di avere lo sguardo da cucciolo incazzato.»

Cerco di trattenere un sorriso. Da cucciolo incazzato? Carolina è proprio fuori di testa.
Mi costringo a spostare lo sguardo e quando i nostri occhi si incontrano la piccola pazza riccia mi sorride e poi alza gli occhi al cielo. Scuote la testa chiudendo la chiamata e dopo aver preso in mano il suo bicchiere e le sue cose si avvicina a me con un sorrisetto stampato in faccia.

Appoggia la borsa e la giacca e poi si siede proprio davanti a me, ma per mia fortuna non mi blocca la visuale. Lancia un'occhiata a Marta e poi alza gli occhi al cielo sospirando.

«Sei uno stalker.»dice tornando a guardarmi.

«É stato casuale.»

«Sicuro?» chiede indagando con i suoi occhi scuri.

Annuisco e ancora devo capire se sia stata una fortuna, o una sfortuna, incontrarla. «Tu cosa ci fai qui?»

«Stavo girando per negozi e quando ti ho visto, sono entrata.»

«Mi sembrava strano che comprassi dei libri.» dico indicando il sacchetto della Mondadori che ha appoggiato al tavolino.

«Cam mi ha chiesto di comprarle dei libri e ho approfittato per darti un po' fastidio.»

Sotto il cielo di Milano [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora