-- Capitolo 33 -

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- ALESSANDRO. -


Le ragazze si tolgono i cappotti, ma il mio sguardo cade inevitabilmente su Marta che si raccoglie i capelli castano chiaro in una coda alta. Un pensiero poco casto passa nella mia testa, tutto perchè la ragazza si è legata i capelli, capelli che vorrei tirare mentre... devo pensare ad altro. Farmi venire un'erezione davanti a Camilla e Carolina in un bar non è una grande idea, soprattutto non se la causa è Marta.
Mi concentro su un ragazzo fuori dal bar che notandomi mi fa l'occhiolino. Mi sorride! Cazzo ho beccato quello gay. Almeno il mio pensiero sulla ragazza dagli occhi castani con piccole pagliuzze dorate se n'è andato. Più o meno.

<<Con chi eri al telefono?>> chiede Caro attirando l'attenzione della cameriera.

<<Jack.>>

<<Due cappuccini e un tè.> dice Cam ordinando per tutte e poi si volta verso di me. <<Non riesce a liberarsi di qualcuna?>>

<<Non proprio.>> borbotto pensandolo da solo con Giorgia. Spero davvero che non faccia cazzate. Sospiro vedendo tre paia di occhi fissarmi in attesa di informazioni. <<È nel mio appartamento.>>

<<Con Giorgia?>> chiede Cam stranita.

Mi stringo nelle spalle. <<A quanto pare.>> noto subito Marta controllare il telefono. <<Ha detto che l'ha trovata sotto la pioggia.>>

<<Dici di andare da loro?>>

<<Non lo so.>> rispondo titubante. Guardo la ragazza castana che non vuole lasciare i miei pensieri. <<Tu cosa ne dici Marta?>>

Si stringe nelle spalle. <<Penso sia meglio lasciarla in pace.>>

<<Le è successo qualcosa?>> chiede subito Caro.

Resta in silenzio qualche istante. <<Io... due anni fa è morto suo nonno proprio in questo giorno, penso sia per questo.>>

<<Doveva essere molto legata.>> dice Caro rattristata e dopo che la cameriera porta le ordinazioni cambia argomento.

Marta nasconde altro, ma so che l'ha fatto solo per la sua amica. Vuole molto bene a Giorgia e non si è sbilanciata troppo solo perchè non sono cose sue. Se Giorgia vorrà farcelo sapere, allora sarà lei stessa a dircelo. Vorrei proteggerla, vorrei aiutarla, ma non posso fare niente ora.

Passiamo l'intero pomeriggio al bar e quando si fanno le cinque la pioggia decide di dare un po' di tregua.

<<Credo che sia meglio approfittare del momento per tornare a casa.>> dice Caro alzandosi in piedi.

Camilla e Caro si vestono in fretta avviandosi per prime alla cassa.

<<Sandro.>> mi chiama Marta attirando subito la mia attenzione. <<Fammi sapere come sta Giorgia, per favore.>>

<<Certo.>> rispondo sorridendole. <<Vuoi venire tu stessa?>>

Scuote la testa. <<Devo studiare e poi so che preferisce stare da sola.>>

<<Con me e Jack tanto sola non può stare.>>

Ridacchia e il mio cuore galoppa improvvisamente nel petto. <<Si sarà sfogata sul tuo amico, e intendo con schiaffi.>> si fa seria. <<Avvisa il tuo amichetto di non scherzare con Giorgia perchè dovrà vedersela con me e Sabrina. Non ci andiamo leggere se qualcuno la fa soffrire.>>

<<L'ho già avvisato.>>

<<Tu ribadisci il concetto.>> dice allacciandosi il cappotto. Torna con lo sguardo serio su di me.<<Se è strana questa sera, non farci troppo caso.>>

Sotto il cielo di Milano [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora