-- Capitolo 62 -

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- CAROLINA. -

Appena arrivano ammazzerò Sandro e Jack. Credono di poterla passare liscia? Credono che io e Camilla siamo delle stupide? Le ragazze non escono con noi da due settimane, fra poco ci saranno le vacanze di Pasqua e torneranno a casa per una settimana.
Ci siamo viste solo pochi pomeriggi dove non c'erano, ovviamente, i ragazzi. Come non ho creduto alle palle inventate da Giorgia e Marta, non credo nemmeno a quei due idioti. L'unica che si salva è Sabrina in questo caso, anche se non ha voluto rispondere alle mie domande. Maledizione alla sua stupida lealtà verso quelle due!

Sandro mi ha detto che fra lui e Marta è finita, ma speravo con tutto il cuore che le cose non si mettessero così. Speravo che trovasse una soluzione, ma soprattutto speravo che Jack non combinasse altre stronzate. Non so chi tra i due ha combinato di peggio, vorrei proprio capire che cavolo passa nelle loro testoline.
Stupida io a fidarmi di loro!

Entro come una furia e dopo un saluto veloce a Tom, mi dirigo al tavolo.
Camilla è già seduta con davanti il suo drink insieme a Ste. Stanno chiacchierando tranquillamente fino al mio arrivo. Jack e Sandro, invece, dovrebbero arrivare a minuti.

«Come mai così arrabbiata?» chiede Ste appena mi siedo.

«Perché ucciderò i tuoi amici.»

Sospira sistemandosi le maniche della camicia alzate fino al gomito. «Immaginavo che sarebbe arrivato questo momento.»

Lo fulmino. «Tu sai qualcosa?»

«No.» risponde alzando le mani in segno di difesa. «Ho notato che qualcosa non va e non vedo le ragazze da due settimane. Non ci vuole molto a collegare le cose.»

«Io li uccido.» sottolineo nuovamente.

«Prima falli parlare.»

«Vedremo.» dico a denti stretti per poi rivolgermi al cameriere che sta passando. «Un mojito.»

«Tu cosa pensi?» gli chiede Camilla con calma.

Come fa ad essere tanto calma? Ha visto anche lei le ragazze e si può dire tutto, tranne che sono felici. Hanno uno sguardo triste e ciò mi confonde ancora di più. Se tanto ne sentono la mancanza, dovrebbero tornare a parlare con i due idioti.

Ste sospira prendendo un sorso di birra. «Che non è andato bene qualcosa fra di loro e che non dovremmo intrometterci troppo. Sono affari loro.»

«Io li avevo avvisati!» sbotto. «Dovevo minacciarli.»

«Pensavo che sarebbe andata meglio.» dice Cam triste.

Mi si spezza il cuore vedere la mia amica triste, so quanto ci tiene a quelle ragazze e che sperava restassero con noi. Lo speravo anche io, ma con quei due idioti dovevo immaginarlo. Dovevo minacciarli meglio e dovevo mettere sull'attenti anche le altre due.
Possibile che tutti e quattro sono scontenti della situazione, ma non fanno nulla per migliorarla?

«Quello offeso dovrei essere io.» borbotta Ste. «Voi almeno le avere viste, io le sento solo per messaggio.»

Cam gli sorride dolcemente. «La prossima volta che usciamo te lo diciamo, così verrai con noi.»

Mi volto verso l'ingresso e vedo i due idioti avanzare verso di noi mentre parlano fra loro.

Come al solito attirano lo sguardo delle ragazze intorno, ma le uniche che loro devono guardare sono Marta e Giorgia, oppure sistemare la situazione e poi possono essere liberi di fare ciò che vogliono. Se una gallina osa avvicinarsi sono pronta ad alzarmi e trascinarli via anche contro il loro parere. Questa volta hanno proprio esagerato.

Sotto il cielo di Milano [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora