- GIACOMO. -
Sto facendo una cazzata, ne sono consapevole, ma non potevo continuare a starmene buono e fermo di fianco a lei. Non si rende nemmeno conto cosa scatena dentro di me questa ragazza e non voglio soffermarmi ad analizzare questi assurdi sentimenti.
La stringo a me mentre la pioggia cade su di noi e le nostre labbra si incontrano e le nostre lingue si scontrano. Negli istanti del suo esitare ho quasi avuto paura che si tirasse indietro, ma non l'ha fatto e mi rilasso sotto le sue mani aggrappate a me.
Vorrei divorarla, stringerla ancora di più e levarle di dosso questi abiti che le stanno bene, ma sono sicuro che nuda sia ancora meglio. Nuda sopra il mio letto deve essere uno spettacolo. Nuda accanto a me, ancora meglio.Ci stacchiamo per riprendere fiato, ma col cazzo che la lascio andare via. Era da troppo tempo che non la stringevo a me ed ora sto bene. Troppo bene forse, ma è bellissimo. Lei è bellissima e nemmeno se ne rende conto. Io non me ne sono reso conto subito.
I suoi occhi mi scrutano e vedo quanta confusione vi aleggia, quanta indecisione e improvvisamente si irrigidisce. Vuole allontanarsi, ma non glielo permetto. Non posso proprio ora che è qui con me, fra le mie braccia.
«Nessuno ci ha interrotti questa volta.» dico rinforzando la mia presa sui suoi fianchi.
«Forse sarebbe stato meglio.» risponde abbassando lo sguardo e cercando di allontanarsi.
Così non va bene. Le prendo il volto fra le mani costringendola a guardarmi. «No, decisamente è meglio quando posso baciarti in santa pace e vorrei farlo ancora.»
Scuote la testa e la lascio andare solo perchè non voglio che si arrabbi. «Jack, sappiamo entrambi che non vogliamo la stessa cosa.»
Certo che lo so, ma inizio a dubitarne. Io voglio lei e non mi interesso ad un'altra ragazza da tempo, non me ne frega niente delle altre perchè ho stampato nella mente lei. Non se ne va in nessun modo dalla mia testa e non voglio nemmeno. Mi piace che la mia testa sia occupata quasi interamente da lei e dal suo sorriso. Forse se le dicessi tutta la verità, potrebbe aspettarmi e potremmo provarci.
Ci stiamo inzuppando di pioggia e non possiamo stare sotto questo albero all'infinito. Potremmo starci fosse per me, basta che continui a farsi baciare, ma è anche più semplice scappare ed essere interrotti e non è nelle opzioni da prendere in considerazione. Chiaramente anche lei mi vuole, altrimenti non avrebbe mai ricambiato il bacio con tanta passione.
«Vieni da me.» mi ritrovo a dire.
Lei mi guarda come se fossi impazzito e non lo pensa solo lei.
Questa da dove mi esce? Nessuna ragazza viene a casa mia, non permetto a nessuno di entrare nel mio appartamente e perfino Camilla e Carolina ci sono state solo un paio di volte. Sono geloso delle mie cose, principalmente del pianoforte e non mi piace avere gente per casa.«Jack...»
«Ci stiamo inzuppando.» dico tranquillamente, ma non lo sono per nulla perchè credo che il mio cuore stia per schizzare via dal petto. «Casa mia è vicina e appena smette di piovere tornerai nel tuo appartamento. Non farò nulla, staremo zitti se vuoi.»
Annuisce e senza aspettare oltre la prendo per mano e corriamo verso il mio appartamento. Non posso rischiare che cambi idea, perciò devo essere deciso e non darle il tempo di pensarci troppo.
Ho il cuore che batte a mille, la paura di... non so nemmeno io di cosa, ma la voglio da me e dobbiamo parlare. Le devo parlare senza che nessuno ci interrompa perchè abbiamo bisogno di mettere in chiaro la situazione, io ne ho bisogno. Devo dirle la verità senza timore. Devo dirle del casino in cui sono incastrato e che non posso darle ciò che vuole ora, ma se aspetta sono disposto a tutto. Non dovrà aspettare molto.
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Sotto il cielo di Milano [Completa]
RomanceMilano è una città piena di studenti e vita. Tutto ha inizio a gennaio, quando Alessandro é costretto a trasferirsi in un nuovo appartamento a causa del suo migliore amico. La coinquilina é Giorgia e insieme alle sue due migliori amiche entreranno n...