Rose per poco non lasciò cadere il panino e lo guardò con occhi sgranati. «Per me? Non mi avevi detto che...»
«Rosemary, non ho intenzione di lasciarti andare allo sbaraglio. Se vuoi fronteggiare le fate, devi conoscerle bene, e, se vuoi conoscerle, devi cominciare a praticare la magia. Non lascerai ai Sali il tempo di cambiarti totalmente, questo no, ma dovrai assumere ingenti quantità di acqua e cibo di Avalon, se vorrai essere pronta nel caso qualcosa andasse storto. Tanto per farti un esempio, sarebbe importante che ti concentrassi sulla difesa e su diversi metodi di fuga. Uno di questi, molto efficace, è legato all'Acqua Cangiante.»
Myr si frugò in tasca ed estrasse un fischietto di legno dall'aria familiare. Lo posò fra le dita di Rose: lo stesso fischietto che aveva usato Wulfric il giorno in cui erano stati aggrediti dall'Unholda, quello a forma di merlo panciuto.
«Questo si chiama Evocatore. Permette di invocare un Mundbora, non importa dove si trovi: lui sentirà il suono di questo fischietto, e accorrerà sotto forma di volatile. Io, se non l'avessi capito, mi trasformo in un merlo. Non che l'abbia deciso io, è la forma che mi si è cucita addosso. Forse stavo simpatico ai merli e hanno deciso di rendermi uno di loro, chissà. Wulfric, invece, è un airone cinerino. Geodfrith, se vuoi saperlo, si trasforma in un falco pellegrino. Ogni tanto l'ho trovato nella foresta a catturare scoiattoli. E poi c'è Morgaine, lei...»
Myr si interruppe e si schiarì la gola. «Beh, insomma, ci sono molte trasformazioni. Diventare un volatile ha diversi vantaggi, tra cui volare, ovviamente, e muoversi in fretta.»
Rose annuì e non riuscì a nascondere che quella faccenda la intrigava parecchio. Tutti gli umani avevano sognato almeno una volta di poter volare: la sensazione di libertà che derivava dal potersi librare nell'aria, privi di peso, lasciandosi trasportare dalle correnti ascensionali.
«D'accordo, quefto poffo farlo» disse a bocca piena, nascondendo il viso dietro una mano. «Ma non ho idea di come sia possibile.»
«Dipende dai Sali che assumerai. L'Acqua Cangiante è il Sale della metamorfosi. Di Sali ce ne sono tre in totale: l'Acqua Rafforzante, che comporta delle modifiche permanenti al corpo, che diventa o più forte o più agile; l'Acqua Cangiante; e l'Acqua della Lunga Vita, che, se bevuta, fa sì che il processo di invecchiamento venga rallentato, fermato o persino invertito, fino al raggiungimento dell'età ideale. Per quanto riguarda me, la mia età ideale è un punto imprecisato fra i trenta e i diciassette anni. Infatti, a seconda della luce in cui mi si guarda, posso essere scambiato per un ragazzino. Non sai quanto Freya mi abbia preso in giro per questo.»
Rose sorrise. Freya. Era la prima volta che Myr gliela nominava così. Il mago sembrava non essersi nemmeno reso conto di averla inserita nella conversazione e sorrise. Riprese a spiegare.
«In ogni caso, tu non dovrai assumere il Sale di Lunga Vita. Ti basteranno quello Cangiante e il Rafforzante, entrambi in dosi massicce, ma assunti per un periodo di tempo molto breve, in modo da non darti problemi in futuro.»
Myr le porse una tabella che aveva compilato su un foglio di pergamena. «Le dosi sono tutte qui. Oggi ti darò la prima dose di Sale Rafforzante, assieme a una semplice porzione dell'acqua di Avalon, che contiene i Sali Primi, quelli che in genere vengono sintetizzati dai corpi delle fate: ti permetteranno di guarire più in fretta, e ti sentirai piena di energia. Qualora dovessi cominciare a sprizzare scintille dalla punta delle dita avvertimi però, perché vorrebbe dire che te ne ho dati troppi. Non va mai bene avere della magia in eccesso dentro di sé. Si accumula come dell'elettricità potenziale, e non vorremmo mai che finissi per generare un fulmine perché non l'hai fatta uscire con sfoghi brevi e misurati. I Mundboran e gli apprendisti usano la magia solo sotto forma di energia, a meno che non abbiano un artefatto magico con cui convertirla in altre forme. Sono solo le fate e le Daone Sith a poter usare quella elementale.»
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Mundbora - L'ombra degli antichi
Fantasy"Non ci si dovrebbe fidare delle fate. Sono creature volubili e non hanno gli stessi canoni morali degli esseri umani. Non gli importa di niente, il loro unico desiderio è divertirsi il più possibile. Non lo fanno per malvagità, ma perché non capisc...