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-Dio a volte vorrei essere te. La tua vita sembra una fan fiction- avevo raccontato a Sara ciò che era successo e sinceramente non trovavo un motivo valido per cui essere stata me in quel momento.

-ma smettila- Risi spingendola un po'.
Una volta nel cortile cercai Dref con lo sguardo dato che solitamente era lui che mi riaccompagnava a casa alla fine delle lezioni.
Abitavamo vicini e lui,facendo il quinto anno e essendo stato bocciato un anno,aveva già la patente.

-è lì!- esclamò Sara indicando una zona del cortile.
Segui il suo dito con lo sguardo e notai che accanto a Dref c'era anche Luca.

Sara iniziò a trascinarmi verso di loro nonostante i miei lamenti e i movimenti da anguilla schizzata.
Ma fu tutto inutile e in pochi secondi mi ritrovai in mezzo al gruppetto di 4-5 persona con Elia e mister simpatia.

Sara e Elia si salutarono e io feci finta di niente continuando a guardare il mio cellulare.
-tutto apposto Cri?- mi chiese Elia vedendomi distratta e nervosa.
-mh? Sisi tutto bene. Però andiamo? Sono stanca- dissi facendo la faccia da cucciolo.
-si 2 minuti- sapevo che i suoi due minuti sarebbero stati mezz'ora a parlare con la sua gang di drogati.

Così mi girai verso Sara ignorando completamente Luca.
Ma sfortunatamente la mia migliore amica dovette andarsene dato che suo padre era appena arrivato.
Le diedi un bacio e lei mi promise che avrebbe pregato per me.

-sai che non potrai fare finta di niente per tutta la vita vero?- una voce profonda mi distolse dai miei pensieri .
Girai lo sguardo e Luca si era seduto accanto a me sulle panchinette nel cortile.
Mi fissò negli occhi un paio di secondi e poi si accese una sigaretta.

Lo osservai bene.
Era un bel ragazzo senza dubbio.
Aveva delle labbra stupende. Erano grandi e carnose.
Le sopracciglia scure e ben disegnate.
I capelli corti con un taglio che solitamente definisco "a coppetta"...Classico taglio da Tamarro
Ma su di lui erano perfetti.
E poi aveva degli occhi veramente espressivi .
Scuri e pieni di emozioni.

-allora?- insistette risvegliandomi dal mio strato di trans.
-che c'è?-chiedi fredda mangiandomi le unghie nervosamente.
-mi aspetto delle scuse- sbuffò facendo uscire il fumo dalla bocca.

Strabuzzai agli occhi a questa sua affermazioni e lo fissai sbalordita.
-stai scherzando spero?-
Mi guardò serio quindi dedussi che non scherzava affatto .
-sei tu che dovresti chiedermi scusa per come mi hai trattata. Ti ho chiesto scusa praticamente 20 volte e hai solo fatto il cazzone-

Lui iniziò a ridere il che mi fece girare le palle tipo elica di un elicottero.
Dopo aver smesso di ridere se ne uscì con la frase più scontata del mondo:
-sei carina quando ti arrabbi-
Alzai gli occhi al cielo e mi alzai senza dire niente.

Raggiunsi Dref e lo pregai di andarcene.
Erano passati 20 minuti da quando mi aveva detto 2 minuti.
Ci dirigemmo verso la macchina ed ero contenta di poter passare un po' di tempo con il mio migliore amico.

Fino a quando non capì che Luca sarebbe venuto con noi e li avrei voluto chiudermi nel portabagagli e sparire.
Luca si mise dietro e io accanto a Dref.
Okay che stai in macchina con noi ma il posto davanti è riservato alla Queen.

I due continuavano a fare battute pessime ma nonostante ciò qualche risata mi scappava.
-wow quindi la tua amica sa anche ridere oltre che scappare e mandare a fanculo le persone- disse Luca prendendomi in giro.
Dref si girò rivolgendomi uno sguardo interrogativo.
Io lo guardai nervosa e gli spiegai ciò che era successo .

-non è andata così- replicò Luca alla fine del racconto .
Mi girai a guardarlo.
-invece si! È andata proprio così!- dissi scioccata .
Lui iniziò a inventarsi scuse sul fatto che era nervoso per i fatti suoi e che non era colpa sua se mi aveva risposto male e che ero stata io quella scortese.

-wow wow!- ci interruppe Dref fermando la macchina davanti casa mia.
-state sul serio litigando per questa cazzata?- conclude ridendo.
Ripensandoci era una cagata ma lui era stato scortese .

Mi girai verso Luca e lui mi guardò dispiaciuto .
-tregua?- disse porgendomi il mignolo.
Dio il mignolo? A 19 anni? Sul serio?
Io sorrisi inconsciamente e agganciai il mio mignolo al suo.
-tregua-

Salutai i ragazzi e scesi dalla macchina entrando in casa.
I miei tornavano alle 7 e mio fratello più grande lavorava a Milano.
Lo vedevo poco ma era tutta la mia vita.
Mi buttai sul divano senza neanche mangiare e mi addormentai.
Ero a pezzi.




Questo è il 2º capitolo❤️❤️
Spero tanto che vi piaccia.
Lasciate una stellina se vi va.
Baci❤️❤️

Siamo come gas e fuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora