c.20

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-ciao mami- mi affacciai in cucina salutando mia mamma.
Poi mi fiondai sulle scale iniziando a salire quando la sua voce mi fermò.

-Cristina- mi richiamò.
Mi aveva chiamata per intero?
Era sicuramente successo qualcosa.
-vieni qui-

Oddio.

Feci marcia indietro e tornai in cucina.
Lei stava lavando i piatti ma appena entrai si girò.
-dove sei stata?- i suoi occhi azzurri erano diventati più scuri e profondi.

-da Elia mamma te l'ho detto- risposi tranquilla sedendomi su una sedia in cucina.

-perché mi menti Cristina? Sono tua madre.
Dovresti sentirti libera di dirmi tutto.
Lo hai sempre fatto.
Perché ora hai smesso?- si tolse i guanti pieni di schiuma e mi guardò fisso negli occhi.
La guardai confusa.

-ma di che stai parlando?-
-ho mandato un messaggio alla mamma di Sara per chiederle cose stava e lei non aveva idea di cosa stessi parlando. Ha detto che Sara stava benissimo come ogni giorno- mi misi le mani in faccia coprendomi il volto.

-Cristina-
-mamma! Non chiamarmi Cristina. Lo sai che mi da fastidio- dissi nervosa alzandomi dalla sedia.

-torna subito qui!-
Tornai indietro e alzai gli occhi al cielo risedendomi.

-dove sei stata? Perché sei scappata alle 4 del mattino? Che sta succedendo?- si esedra difronte a me aspettando che parlassi.
Così decisi di raccontarle tutto.
Ogni singola cosa dal primo giorno che avevo conosciuto Luca fino alla "litigata" di poco fa.

-mi stai dicendo che sei fidanzata con criminale?-
-mi prendi in giro? Dopo tutto quello che ti ho raccontato mi dici solo questo?- piagnucolai.

-amore ti amo lo sai ma non voglio che tu finisca in certi giri pericolosi.
Forse non è quello giusto per te.
Uno che fa...queste cose-

Non sapevo che dirle.
Ma sapevo benissimo che qualsiasi cosa mi avesse detto non avrei mai lasciato Luca.

-mamma non parlare così di Luca.
Lui non fa..."queste cose"- imitai la sua voce.
-è una bravissima persona e fidati mi capisce.
Mamma davvero...-
Lei mi guardò incerta.

-mi piace tanto. Mi sento veramente bene con lui.
Lo sai...che da quando è successo tutto quello che è successo non sono più riuscita a stare bene con nessuno.
Adesso che ho trovato forse la persona giusta voglio aiutarlo e stargli sempre accanto.
Non voglio rischiare di perderlo- sentì la voce leggermente strozzata.

Mia madre mi guardò con uno sguardo compassionevole e mi strinse le mani nelle sue.
-voglio solo il meglio per te amore.
Se lui ti fa stare bene è okay però fa attenzione.
Non voglio che accada qualcosa di cui potresti pentirti. Non voglio vederti soffrire ancora- si alzò dalla sedia e mi diede un bacio per poi scomparire fuori dalla cucina.


*
*


Aprì la finestra e Luca entrò buttandosi per terra.
Trattenni una risata e lui si alzò lamentandosi del dolore.
Poi mi guardò con un sorrisetto.

-so che stavi per ridere- mi stuzzicò.
Io lo guardai alzando gli occhi al cielo e chiusi la finestra.

-quand'è che potrò entrare in casa tua senza sembrare un ladro?- si aggiustò la maglietta e si sedette sul letto.
-quando mia madre smetterà di pensare che sei un criminale-
Lui rise.

-perché lo pensa?-
-le ho raccontato un po' di cose e ovviamente non ha capito quindi pensa che tu sia un pazzo- rise di nuovo e scosse la testa.

-e sinceramente non ho capito nemmeno io Luca- dissi seria sperando che parlasse.
Mi sedetti difronte a lui sul letto e gli presi le mani.

-devi confidarti con me Luca- gli baciai la mano.
Ci guardammo negli occhi e gli accarezzai il viso.
-che c'è che non va?- sussurrai.

Siamo come gas e fuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora