La mattina dopo il tragitto in pullman sembrò passare in due secondi.
Forse perché mi persi a pensare a cosa Dref mi aveva detto di Luca.Mi sembrava strano dirlo dopo così poco tempo che ci conoscevamo ma Luca aveva una luce diversa negli occhi rispetto agli altri che avevo conosciuto dopo la morte di Francesco.
Aveva qualcosa che mi attirava come una calamita.
E stavo iniziando a capirlo perché non facevo altro che pensare a lui.Scesi dal pullman e camminai lentamente verso l'entrata.
Quando vidi qualcosa...
O meglio qualcuno fare qualcosa che speravo non facesse.Luca era seduto con una mora su una delle panchina.
Lei era sulle sue gamba e gli stava succhiando il collo tipo sanguisuga.
Rimasi qualche secondo ferma a guardarli e sentì come qualcosa spezzarsi dentro di me.
Mi salì un piccolo senso di nausea ma mi ripresi.Io e lui non stavamo insieme e non ci conoscevamo nemmeno bene.
Poteva fare quello che voleva
Non aveva manifestato il suo interesse verso di me in modo chiaro.Mi avvicinai al gruppo e, quando Luca girò lo sguardo verso di me, spinse leggermente la mora dalle spalle per staccarla dal suo collo.
Lei guardò prima lui e poi seguì il suo sguardo per capire perché l'avesse interrotta.
Ci guardammo negli occhi e lei mi squadrò da capo a piedi.Io rimasi in silenzio facendo finta di niente.
Poi giro di nuovo la testa verso Luca e gli disse qualcosa all'orecchio ma lui fece una smorfia infastidita e la cacciò ,suppongo,dato che la vidi alzarsi infuriata e correre via.Detto ciò prese una sigaretta e se ne andò senza nemmeno salutarmi o rivolgermi altri sguardi.
Ero leggermente confusa ma non ci pensai troppo e seguì il gruppo che entrava a scuola.*
Era la quarta ora e mi arrivò un messaggio da Luca
Luca:
Dref sta male corri
Ti aspetto fuori dal bagno dei maschi
VeloceAppena lessi chiesi velocemente alla prof di uscire dicendo che stavo male così sarei potuta stare fuori un po' di più.
Corsi verso il bagno dei maschi spaventata.
Luca era poggiato sulla porta.-oddio che succede?!- chiesi con l'affanno.
-mh?- lui alzò lo sguardo dal telefono e lo rimise in tasca.
Lo guardai confusa non capendo perché fosse così calmo.
-Luca ma sei scemo?? Che è successo a Elia?!- chiesi spaventata davvero.
-no niente hahaha era una scusa per farti uscire- se la rise.
Spalancai la bocca infuriata.
Ma che problemi ha questo ragazzo?
-no dico ma sei coglione o cosa? Ero terrorizzata- sbottai infuriata e me ne andai.-dai Cris era una scusa per vederti- Luca mi stava seguendo ma non mi interessava.
Non mi piacevano questi scherzi.
Soprattutto se si scherzava sulle persone più importanti della mia vita.-vaffanculo Luca potevi chiedermelo e basta- dissi girandomi e guardandolo negli occhi.
Lui si avvicinò e mi abbracciò ma rimasi impassibile.
-come mai così fredda oggi?-
Chiusi gli occhi per non esplodere e rimasi in silenzio.
-ciclo?- alzai gli occhi al cielo e mi staccai dalla presa delle sue braccia intorno al mio corpo.
Lui rise di nuovo.
-dai Cris sei messa così male?--mi dai fastidio Luca tutto qui. Non l'hai capito ancora?-
Lui fece una finta faccia dispiaciuta che mi diede solo più fastidio e continuai a camminare verso la classe lasciandolo in mezzo al corridoio.
Senti la sua mano bloccarmi il braccio e mi tirò a se facendomi girare.In un secondo mi ritrovai a mezzo centimetro di distanza dal suo viso.
Rimasi ferma e mantenni il contatto con i suoi occhi facendo quasi fatica a respirare.
Lui sorrise leggermente e mi accarezzò la guancia.
Non capivo più nulla.
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Siamo come gas e fuoco
Teen Fiction-perché sei ancora qui?- i suoi occhi scuri si confondevano con il buio della notte. Poggiai una mano sulla sua guancia senza rompere il contatto con il suo sguardo. -perché sei ancora qui Cris. Ti sto rovinando la vita- lo bloccai prima che continu...