c.28

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-quindi vai?- poggiai le mani sulle sue spalle e lo guardai dispiaciuta.
-si amò- mi stampò un bacio sulle labbra.

-torno presto- continuò accarezzandomi i capelli.
-tra 6 giorni non è presto- piagnucolai pensando ai futuri giorni senza lui.

Questo suo andare avanti e dietro mi distruggeva ma ero così felice per lui e per tutto quello che pian piano stava realizzando.

Non vedevo l'ora che arrivasse il periodo di Natale così sarebbe rimasto qui sempre.

-mi mancherai un sacco. Però non essere triste okay? Divertiti- mi diede un altro bacio.

Girai lo sguardo e vidi in lontananza Dref e Sara che si avvicinavano all'entrata.
Oggi Luca mi aveva accompagnata a scuola e mi stava salutando dato che aveva il treno alle 9:40 e non avrei potuto accompagnarlo alla stazione.

Sentì la campanella suonare e girai di scatto la testa verso la sua guardandolo negli occhi.
Lui mi accarezzò le guance e mi sorrise.

Poggiai la testa sul suo petto e lo strinsi forte a me.
Mi strinse a sua volta e mi baciò la testa.
Mi allontanai e poggiai le mie labbra sulle sue.

-ti amo- disse poi staccandosi da me.
-anche io- sorrisi e gli lasciai un ultimo bacio per poi allontanarmi.

Arrivata alla porta di entrata mi girai un ultima volta e Luca mi sorrise da lontano mandandomi un bacio volante.

Feci finta di prenderlo e lo misi sulla guancia.
Lui si mise a ridere e poi entrai a scuola con gli occhi lucidi.

6 giorni.
Come avrei fatto 6 giorni senza lui?








Amore🐻❤️:
*audio 3:29*

Amore🐻❤️:
Se ti serve baby,chiama me

Guardai stranita il cellulare per poi prenderlo e aprire la chat.
Misi le cuffiette e feci partire l'audio.

Persi un battito quando sentì la sua voce iniziare a cantare.

Erano passati due giorni da quando Luca era partito e mi mancava già troppo.

Ascoltai bene le frasi della canzone e sentì gli occhi inumidirsi.

*solo tu sai controllarmi*

*prima ci speravo solo,mo è un lavoro*

*quando stavo solo e stavo a pezzi*

*se ti serve baby chiama me,le ho bruciate quelle pagine*

*voglio stare in alto ma con lei qua affianco*

*sono fatto marcio e messo male,ma credimi per te farei del male*

Lasciai cadere il telefono sul tavolino e lasciai che qualche lacrime rigasse il mio volto.

Il cuore batteva lento e ripensavo alle parole della canzone che Luca mi aveva mandato.

La sua voce era assurda e il modo in cui raccontava tutto mi faceva venire i brividi.
Pensai alle frasi che diceva e a come quelle parole mi riportassero in mente certi ricordi precisi.

Quando si era confidato con me,quando mi aveva parlato un po' del suo passato e quando mi aveva promesso che ci sarebbe sempre stato e che tutto sarebbe andato bene.

Ripensai a ogni singolo momento con lui e ripensai ale assurde cose che provavo quando stavo con lui.
Ero innamorata persa si.
E sentivo il bisogno di averlo accanto sempre.

Sentì una morsa al cuore pensando che avrei dovuto aspettare altri 4 giorni prima di vederlo.

Così mi ritrovavo da sola alle 11:30 di notte a mangiare un gelato mentre piangevo per la canzone di Luca.

Presi il cellulare e lo chiamai.

-hey- rispose lui dall'altro capo del telefono.
-hey- risposi con la voce rotta dal pianto.
-amore piangi?- chiese preoccupato.
-si- risi.

-perché Cris? Che è successo?-
-tutto bene Amore. Ho sentito la canzone-
-è sempre colpa mia cazzo- rispose lui.
Scoppiai a ridere e lui anche.

-che ne pensi?- continuò.
-direi che il fatto che stessi piangendo sia già una risposta non credi?- risi giocando con il cucchiaino nella coppetta ormai vuota.

-è fenomenale. Sono così fiera di te amore- sussurrai prima che potesse aggiungere qualcosa.
-grazie Cris. Davvero- ci fu qualche secondo di silenzio.

-dove sei?- chiese sentendo probabilmente il rumore delle macchine sfrecciare sull'asfalto.
-sono al bar vicino casa a mangiare un gelato-
-è tardi amò. Vai a casa. Non si sa mai chi c'è in giro- sentì il rumore di un accendino e immaginai stesse fumando.

-sta tranquillo non c'è mai nessuno qui-
Parlammo qualche altro minuto e poi lo salutai tornando verso casa.

Mi mancava da morire.
E avrei dovuto aspettare altri 4 giorni.

Siamo come gas e fuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora