-vuoi che accenda il riscaldamento? Stai tremando- interruppe il silenzio e in un certo senso gliene fui grata dato l'imbarazzo della situazione.
Annuì leggermente aspettando che il caldo riscaldasse l'abitacolo.
-ho saputo di Luca- disse dopo una decina di minuti.
Avevo smesso di tremare e un dolce calore mi avvolgeva.-mh-
-come sta?- continuò.
-meglio- risposi fredda.Il silenziò tornò e l'unico rumore era la pioggia che crollava incessante sui finestrini.
-senti Cristina mi dispiace- disse con un tono dispiaciuto.
Io rimasi in silenzio fissando fuori dal finestrino.
-non volevo che andasse così credimi.
Solo che tu mi sei sempre piaciuta ma non riuscivo a trovare il coraggio di parlarti.
Poi quando abbiamo avuto quell'occasione di conoscerci ero al settimo cielo.
E poi ho scoperto che stavi con Luca e mi è salito il nervoso- disse fermandosi ad un semaforo rosso.-a maggior ragione che sono fidanzata con Luca non mi sembrava il caso di essere insistente e di stuzzicarlo in quel modo-
Girai lo sguardo fissandolo negli occhi.-lo so perdonami-
Risposai lo sguardo sulla città fuori dal vetro.
-solo che quando ho saputo che stavi proprio con lui mi son--perché "proprio con lui"? Già lo conoscevi?- lo interruppi bruscamente mentre lui riprese a correre allo scatto del verde.
-si. Facevamo basket nello stesso palazzetto ma non credo che lui mi abbia mai visto-
Infatti ripensando alle prime volte in cui parlai di Davide a Luca o quando si presentarono lui non aveva idea di chi fosse.-poi a volte lo vedevo in qualche locale a Salerno quando si faceva qualcuna.
Mi sembrava solo un cazzone sinceramente-Senti la rabbia assalirmi quando quando lo definì un cazzone ma ancora di più la gelosia e il fastidio quando disse che si faceva qualcuna.
Immaginare Luca con altre ragazze mi faceva salire quasi un senso di nausea.
Immaginarlo attaccato ad altre labbra o a stringere altri corpi che non fossero il mio mi faceva rabbrividire.
Rimasi zitta.-davvero sono desolato-
Non sapevo che dire. Anche Luca aveva sbagliato ad aggredirlo così però anche lui l'aveva provocato.
Rimasi in silenzio.Avevo già i miei cazzi per la testa e non avevo voglia di pensare anche a lui adesso.
-la casa è quella- dissi indicando la casa alla fine del viale.-grazie mille del passaggio- stavo per scendere quando lui mi fermò.
-hai litigato con Luca?- chiese prima che aprissi lo sportello.-perché lo pensi?- continuai con un tono freddo.
-niente solo che ti avevo vista già da sola arrabbiata sotto la pioggia e mi sembrava troppo strano che lui o Dref o qualcun'altro non fossero con te-Sbuffai e ripoggiai la schiena al sedile chiudendo gli occhi.
-vuoi parlarne?--no Davide. Voglio andare a casa- mi girai a guardarlo e rimanemmo qualche secondo a fissarci.
-va bene- rispose alla fine.-se hai bisogno puoi chiamarmi- ripetè prima che uscissi.
Ma fai sul serio?Abbiamo appena parlato di questa cosa e lui continuava a chiedermi di vederci.
Non risposi e chiusi lo sportello facendolo sbattere fortemente.Penso che bastasse come risposta.
Rientrai in casa e corsi subito in camera buttandomi sul letto distrutta.
-non so che fare- continuavo a ripetere massaggiandomi le tempie.
-è da due ore che te lo dico Cris! Non devi corrergli dietro come un cane.
Lui ha sbagliato e deve avere le palle di venire a parlarti per bene.
Deve dimostrarti che ci tiene a cambiare sul serio e che davvero le promesse che ha fatto sono durature-Sara continuava a ripetere le stesse cose.
Eravamo al telefono e le avevo appena raccontato ciò che era successo durante la mattinata.Luca sarebbe rimasto ancora stanotte all'ospedale e la mattina dopo lo avrebbero rimesso presto.
Ero tentata dal correre da lui e cercare un modo di chiarire.Mi sentivo così male ad averlo lasciato dopo una litigata.
Ma allo stesso tempo ero terribilmente delusa da ciò che era successo.-mi stai ascoltando amo?- la voce di Sara mi fece ritornare sulla terra.
-Sisi scusa. Ci vediamo domani a scuola okay? Sono stanchissima- sbadigliai aspettando che la bionda dicesse qualcosa.-buonanotte cuore. Sta tramqullla-
Le augurai la buonanotte e crollai in un sonno profondo.
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Siamo come gas e fuoco
Teen Fiction-perché sei ancora qui?- i suoi occhi scuri si confondevano con il buio della notte. Poggiai una mano sulla sua guancia senza rompere il contatto con il suo sguardo. -perché sei ancora qui Cris. Ti sto rovinando la vita- lo bloccai prima che continu...