c.53

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Luca continuava a mandarmi messaggi e a chiamare.

Era tornato a Salerno dato che il tour era finito.
Si era fatto trovare pure fuori scuola qualche volta ma avevo pregato Elia di tenerlo lontano da me.

Io non ero pronta a vederlo di nuovo.
Ero stata ferita nel profondo del profondo.

Non riuscivo a guardarlo in faccia senza che quella foto ruotasse nella mia testa incessantemente insieme ai ricordi di noi due assieme.

Si era presentato sotto casa.
Mia mamma gli aveva detto di andare via.
Che se avessi voluto parlare lo avrei chiamato io.

Avevo bisogno di tempo.
Di pensare.
Di capire e di elaborare.

Guardai l'orario sul cellulare
00:00
28 settembre.

Esattamente un anno fa Luca D'Orso mi chiedeva di essere la sua ragazza.

Lasciai cadere il telefono sul petto e lasciai che le lacrime mi rigassero il volto.

Lasciai che i ricordi fracellassero definitivamente il mio cuore.
Ormai vivevo solo di quello.

Di lacrime e ricordi.
Ed era tutto schifosamente triste.

Saltai sul letto quando il campanello suonò.
Sentii i passi di mia madre avvicinarsi alla porta.

Silenzio per qualche secondo e poi si richiuse.
Scesi di corsa al piano di sotto e mia mamma aveva una lettera in mano.

Alzò lo sguardo e sorrise.
-credo sia per te- si avvicinò mettendo la lettera tra le mie mani e mi lasciò un bacio sulla guancia.

Corsi incamera buttandomi sul letto.
Accarezzai il nome di Luca ricalcato a penna sul davanti della bustina e sorrisi amaramente.

Aprì l'involucro e tirai fuori un pezzo di carta su cui c'era un innumerevole insieme di parole scritto a penna.

Mi preparai psicologicamente...o almeno ci provai...e inizia a leggere.

"Non pensavo di festeggiare così il nostro primo anno insieme.
Non so da dove iniziare.
Non so come iniziare.

Sono stato solo un coglione.
Non parlo solo dell'altra sera ma parlo di sempre.
Sono sempre stato un coglione.
Ho sempre sbagliato con te.
Non ho mai avuto la accortezza di trattarti come meritavi"

Asciugai una lacrima scesa sul mio viso e pensai che non era vero.
Si certo era stato un coglione l'altro giorno ma Luca mi aveva dato l'anima tante di quelle volte.

Mi aveva riempita di attenzione facendomi sentire la sua principessa.
Ripresi a leggere trattenendo le lacrime.

"Il primo istante che ti ho vista mi stavi già antipatica.

Avevo litigato con papà la sera prima ed ero nervoso.
Ti avevo risposto male senza nemmeno volerlo.

Poi quando Elia ci ha ripresentati a scuola ho pensato che eri davvero carina.
Le tue guance erano rosse dall'imbarazzo e i tuoi occhi verdi si muovevano nervosamente evitando il mio sguardo.

Ma quando poi ci lasciasti lì nel corridoio sentii come se le cose sarebbero cambiate.
Sentii che la mia vita stava per essere sconvolta.

È stato come se un interruttore venisse premuto nel mio cervello accendendo una luce fioca che piano piano sarebbe diventare più forte del sole.

Hai preso le mie mani nelle tue Cris...e ci hai trasformati nell'amore.

Hai lasciato il tuo cuore in balia delle mie incertezze e lo sapevi...ma ti sei fidata lo stesso.
Mi hai dato la possibilità di conoscerti e di scoprirti.

Siamo come gas e fuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora