c.46

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-Cris amore!- la voce di mia mamma mi richiamò dal piano di sotto.
Scesi le scale e mi avvicinai alla cucina.

-si?- chiesi affacciandomi.
-c'è una lettera per te- sorrise avvicinandomi una bustina.

La guardai stranita e presi il pezzo di carta tra le mani.
Non c'era scritto nulla.

Solo l'indirizzo e il mio nome ricalcato in nero sul davanti della busta.
Era abbastanza grande.
Di quelle rettangolari di un colore giallastro.

Ma poi chi inviava più lettere di questi tempi?
La scartai velocemente in preda alla curiosità e il mio cuore sorrise leggendo la firma di Luca sul bigliettino ancora piegato.
Lo aprì e ciò che lessi mi fece sorridere ma ero solo più confusa.

"Ti avevo promesso che ti avrei portata a vivere sulle stelle"
-Luca

Ricordavo bene la sua promessa la sera del nostro primo mesiversario a Milano "Quando sarò ricco e famoso ti ci porto a vivere su una stella".

Ma lo stesso non riuscivo a capire cosa potesse aver fatto.
Ripresi in mano la bustina e tirai fuori un foglio.

Lessi velocemente e spalancai la bocca.

Una stella.

Luca mi aveva regalato una stella.

-non ci posso credere- sorrisi leggendo il foglio tra le mie mani.
C'era scritto il tipo di stella e le coordinate grazie alle quali si sarebbe potuta vedere nel cielo.

E poi le aveva dato un nome.
"Luris"

Scoppiai a ridere leggendo il nome che le aveva dato.

Ricordo quando una sera in un ristorante ci mettemmo a ridere creando le nostre ship combinando i nostri nomi in modo strano.

E disse che Luris era bellissimo.

Ero al settimo cielo.
Non avevo mai ricevuto nulla di simile.

Tornai in camera mia rischiando di cadere per le scale più volte e presi il cellulare cercando il nome di Luca in rubrica per poi chiamare.

-ammò? Stavo per chiam-
-Luca io ti amo- dissi interrompendolo.
Immaginai il suo sguardo serio sciogliersi in un dolce sorriso.

-anche io amo. Che succede?- chiese divertito.
-la stella- risi sedendomi sul letto.

-oh cazzo la stella. Pensavo ti arrivasse domani. Tra tutti gli impegni di lavoro e le cose da organizzare per le date del tour non ricordavo ti sarebbe arrivata oggi...beh quindi...-
-quindi volevo dirti che ti amo- sussurrai.

-ti è piaciuta?- domandò dolcemente.
-troppo. Sei matto lo sai?- risi buttandomi all'indietro sul materasso.

-si lo so- rise.
-te l'avevo promesso.
Adesso in mezzo a quel casino che è il cielo, ci siamo anche io e te.
Come hai detto tu l'altra volta "stiamo camminando sulle stelle".
E voglio essere indelebile-
disse sussurrando le ultime parole.

-non so come ringraziarti- continuai fissando il soffitto bianco della mia stanza.
-non devi Cris.
Era un promessa-

Sorrisi pensando a quanto realmente lo amassi.
A quanto senza di lui non sarei capace di stare.

-ora però fammi un altra promessa- sussurrai chiudendo gli occhi.

Rimase in silenzio aspettando che parlassi.

-che io e te non finiremo mai-
Immaginai stesse sorridendo e sorrisi a mia volta.

-a costo di qualsiasi cosa Cris-

Siamo come gas e fuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora