c.41

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Strinsi i lacci alle scarpe e mi alzai stirando la maglietta sul mio corpo.

Elia aveva organizzato una specie di festa a casa sua.
Ero sicura che ci sarebbe stato anche Luca infatti volevo evitare,ma Sara era letteralmente venuta a prendermi  di forza.

Infatti era in salone che mi aspettava mentre giocava a Candy Crush.

La solita.

-ho fatto- dissi mettendomi di fronte a lei.
-andiamo pupa- si alzò e mi prese sottobraccio portandomi fuori.

Non mi ero vestita elegante.
Era una festa ma nulla di serio.
Avevo messo dei jeans neri e un top qualsiasi con le immancabili vans.

Elia aveva una casetta al mare che era stupenda e,dato che era così bella ma troppo lontana per viverci,ogni tanto ci organizzava delle feste in inverno mentre in estate ci si trasferiva completamente.


Sistemai i capelli nello specchietto e Sara mi strinse la mano poggiata sulla mia coscia.
-sei un po' agitata perché ci sarà anche Luca?-
Le sorrisi dolcemente.

-no...non fa niente-
Si che faceva.
Ma volevo distaccarmi un po' fa quel pensiero anche se sapevo già che mi era impossibile.

Era passata una settimana ed ero così stanca di piangere continuamente e di pensare costantemente alla nostra litigata.

Andare a una festa e distrarmi un po' mi avrebbe sicuramente fatto bene.
-dai amò che stasera ci divertiamo- la mia amica mi lasciò un bacio sulla guancia e,sorridendo,uscì con lei dalla macchina.

Entrammo nel vialetto illuminato da un paio di lampioni e dalla luce della luna.
La musica a palla già si sentiva da fuori.

Menomale che non doveva essere nulla di serio ,pensai varcando la soglia della porta mentre una valanga di persone che si scatenavano al ritmo di musica mi apparvero davanti.

Guardai Sara che contemporaneamente si era girata verso di me.
-il solito Elia- dicemmo all'unisono per poi scoppiare a ridere.

-buonasera buonasera- il ciuffo rosso di Gionata si fece spazio tra le persone per apparire davanti a noi.

-già mezzo fatto Sfe?- domandai dandogli un bacio sulla guancia.
-e sono qui da 15 minuti. Ho superato il mio record Cris. Dovresti essere fiera di me- rise con gli occhi mezzi chiusi dal troppo fumo.

Scoppiai a ridere scuotendo la testa e lo spinsi leggermente.
Sara prese per mano il rosso che iniziò a farsi spazio tra la calca di persone per arrivare alla cucina.

-hey bionda sei resuscitata- Elia Mi scompigliò i capelli e io risi staccandomi dalla sua presa.
Lo abbracciai lasciandogli un bacio sulla guancia ,poi salutai Giulia e presi qualcosa da bere.

-una cosa tra amici eh Dref- lo presi in giro sorseggiando la birra nel mio bicchiere.
-diciamo che mi sono lasciato prendere la mano dall'entusiasmo del momento- rise stringendo la sua ragazza a se.

Mi guardai intorno osservando le persone.
-non è ancora arrivato- Giulia mi poggiò una mano sul braccio rivolgendomi uno sguardo comprensivo.

Le sorrisi sghemba e poi la vidi sparire tra le persone in direzione del bagno.
Appena poggiai il bicchiere vuoto sul tavolo Dref mi prese le mani trascinandomi con se in mezzo alla calca di persone.

-no amò non me la sento- risi cercando di trattenere i piedi fissi al suolo.
Lui continuò a scuotere la testa a ritmo di musica ignorando le mie parole.

Risi e iniziai a ballare con lui.
Feci una specie di giravolta e ritornata davanti a Dref...Dref non c'era più.

Al suo posto c'era Davide.

Siamo come gas e fuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora