c.23

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-Cris- sentì qualcuno scuotermi la spalla.
-Cris amore- aprì leggermente gli occhi e vidi una figura offuscata davanti a me.

-siamo arrivati. Dobbiamo scendere- aprì gli occhi lentamente e il viso di Luca mi apparve davanti.
Mi sorrise e io continuai a guardarlo leggermente scossa.

-siamo a Milano Cris. Dobbiamo scendere- alzai il busto dallo schienale del sedile e vidi Luca che prendeva il suo zaino.

Ava era già vicino alle porte che ci aspettava con Peppe,Lollo e Raimo.
Mi alzai lentamente e presi il mio zaino seguita dal mio ragazzo.

Scendemmo dal treno e mi limitai a stare in silenzio e a seguire i ragazzi.
Salimmo le scale della stazione e appena fuori mi ritrovai davanti il Duomo di Milano.

Lo guardai ed era immenso è bellissimo.
Più delle foto che si vedevano ovunque.

Vidi tantissime persone camminare a destra e a sinistra.
Gente che usciva e entrava nei negozi.
Turisti che facevano foto,gruppi di ragazzini che ridevano rumorosamente.
Gente che correva e tanti piccioni.

Mi sentivo così piccola in quella situazione.
Avevo sempre vissuto in quartieri abbastanza isolati.
Mai con tutta questa gente.

Sentì un braccio avvolgermi la spalla e alzai leggermente la testa per guardare Luca negli occhi.

-tutto bene?- mi sorrise.
-si- rispose tranquillizzandolo.
Mi stampò un bacio e poi tornò dai ragazzi.

Io li segui senza dire nulla continuando a guardarmi in torno.
Prendemmo un taxi che ci portò al nostro hotel.

Entrammo nella hall e facemmo il check-inn. Io avevo la camera 30 che dividevo con Luca mentre Ava la 31, Peppe la 32 e così via.

Aprì la stanza seguita da Luca e sorrisi spontaneamente osservano la camera davanti a me.

La stanza era di un colore blu mare;al centro della stanza c'era un letto matrimoniale bianco e poi una grande finestra a vetro che dava su un piccolo balconcino.
Di fronte al letto c'era poi un mobile beige con sopra una lampada e poi infine il bagno sempre sui toni del blu.

Era molto carina.

-amore ma hai speso tanto?- chiesi sorridendo a Luca che si guardava intorno.
-no amo tranquilla- mi schioccò un bacio sulla guancia e si buttò sul letto fissando il soffitto.

-sei nervoso per oggi?- chiesi buttandomi accanto a lui.
Si girò e mi circondò il bacino con un braccio.
-un po'. È tanta roba Cris. C'è in ballo il sogno della mia vita- sussurrò guardandomi negli occhi.

-andrà bene Luca. Sei fantastico- lo baciai sulle labbra e lo abbracciai forte.



*



Eravamo in uno studio a Milano. Era completamente bianco e molto sofisticato.
Stavamo aspettando che arrivasse in produttore per parlare con Luca.

La porta si aprì e un uomo coi capelli bianchi entrò nella stanza sorridendoci.
Si sedette difronte a noi e si presentò.

I ragazzi iniziarono a parlare tutti insieme di questo progetto.
Della nascita di un nuovo disco a chi in realtà Luca stava già lavorando.

Mentre parlavano mi resi conto che Luca era già molto conosciuto tra i ragazzini e io non ne sapevo nulla prima di averlo conosciuto di persona per caso.

E ripensando alle sue canzoni come Giovane Fuoriclasse,Nisida o i 3 allenamento non mi pareva strano il fatto che piacesse tanto.
La sua voce era bellissima e il modo in cui esprimeva le emozioni cantando scatenava un sacco di emozioni in me.

Era capace di trasmettere tanto solo con la sua voce e le sue parole.

Ero praticamente fidanzata con un cantante?
Per un momento immaginai la mia vita in giro per il mondo con lui.

A vederlo felice e a realizzare i suoi sogni.
Io avrei sicuramente realizzato i miei.
Anche se per ora il mio più grande sogno era solo stare accanto a lui.

Sostenerlo e stargli accanto era la cosa che più mi interessava.
Perché stando accanto a lui sentivo che avevo già tutto.
Poi il resto sarebbe venuto da sè.

Misi da parte i miei pensieri e ascoltai la conversazione dei ragazzi.

Mi ero completamente persa nei pensieri una seconda volta quando vidi Luca,accanto a me, che stringeva la mano al signore dai capelli bianchi.

Salutammo tutti e ci alzammo.
Quanto tempo ero rimasta a pensare ed e ascoltarli parlare?

Guardai l'orario effettivamente era passata un oretta.
Avevo ascoltato poco dei loro discorsi anche perché sinceramente alcune cose nemmeno le capivo.

Uscimmo dallo studio e Luca si mise una mano tra i capelli con una faccia incredula.
-Dio fra che la stiamo facendo- Lollo gli si avvicinò e lo abbracciò.

Luca avrebbe avuto la possibilità di pubblicare il suo primo album.
E solo dopo aver realizzato tutto ciò mi resi conto di quanto questa cosa stessa crescendo improvvisamente.

Luca si strofinò il viso sorridendo mentre tutto esulatavano felici.
Corsi ad abbracciarlo e lui mi strinse forte tirandomi su.

-ce la stai facendo Luca- gli sussurrai all'orecchio.
-ce la stiamo facendo Cris-

Siamo come gas e fuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora