Lasciai cadere la testa all'indietro lasciando che il sole mi pungesse la pelle.
Aspirai a pieni polmoni l'aria profumata del mare.
Il suono delle onde che si infrangeva sulla sabbia era la musica più dolce che conoscessi.Eravamo a Riccione.
Luca oggi aveva una data qui e mi aveva portata al mare dato che sapeva che lo amavo.
Adoravo la pelle che si tirava sotto la luce del sole,l'acqua cristallina e fresca,il profumo del mare,la sabbia morbida,le collanine e i braccialetti,i gelati e tutto ciò che riguardasse il mare e soprattutto l'estate.
-hey bellezza- Luca apparve dietro di me lasciando un bacio sulla mia guancia facendomi sorridere.
-piccoli Plaza?- risi girando la testa in direzione di dove Luca era arrivato.
Vidi dei ragazzi sorridere mentre continuavano a girare la testa verso di noi.Lui annuì sorridendo e si stese accanto a me poggiando la testa sulle mie gambe.
Poggiai una mano sui suoi capelli accarezzandoli dolcemente.Lui aprì gli occhi puntandoli nei miei.
-hai gli occhi color mondo- ridacchiò alzando un braccio per accarezzarmi la guancia.-cosa?- domandai ridendo a mia volta.
-hai gli occhi color mondo- ripetè sorridendo come uno stupido.-hai gli occhi verdi e poi verso il basso ci sono dei toni azzurri e poi qualche sprizzo giallo- sorrise riportano il braccio per terra.
Mi abbassai per lasciargli un bacio sulle labbra e continuai ad accarezzargli i capelli.
Chiuse gli occhi sotto il mio tocco e rimanemmo in silenzio a lasciarci cullare dal suono delle onde.
-Luca- sussurrai poco dopo.
-si?-
-me lo compri un gelato?-
Lui aprì gli occhi e mi sorrise.-pensi sempre al gelato tu?-
-ovvio- risposi ridacchiando.
Lui alzò gli occhi al cielo e sorrise.Mi strinse le guance con una mano e avvicinò il mio viso al suo per poi lasciare un bacio sulle mie labbra.
-te ne compro pure mille- scoppiammo a ridere entrambi e mi alzai aspettando lui.
Mi prese la mano e ci dirigemmo verso il bar.-ti prego Luca- scongiurai il bruno seduto sul letto accanto a me.
-vai amore. Non preoccuparti okay? Io sto qua non mi muovo- gli sorrisi stringendogli la mano nella mia.-no Cris non voglio lasciarti di sabato sera sola in un misero albergo a Milano- sbuffò lui giocando con le mie dita intrecciate alle sue.
Sorrisi e alzai gli occhi al cielo.Mi avvicinai al lui e gli presi il viso tra le mani.
-Luca ti prego. Se non vai a questa festa io ci soffrirò per...tutta la vita- lui ridacchiò.-davvero amo. Ci tengo da morire. Devi andarci. Potrai conoscere persone assurde che stimi da anni e ci sarà tanta gente. Non ti preoccupare per me va bene?- gli lasciai un bacio sulla fronte e lui mi attirò a se in un abbraccio.
-non so. Non voglio che tu stia qui sola con la febbre mentre io sono in discoteca a divertirmi- sbuffò di nuovo.
-amore ma te lo giuro non ti preoccupare.
Io sto apposto okay?- gli accarezzai la guancia e lui mi guardò negli occhi alzando il sopracciglio.-amore hai 38 di febbre non puoi dirmi che stai bene- alzai gli occhi al cielo e scesi dal letto trascinando Luca verso la porta.
-adesso tu esci da questa stanza e vai a quella festa per persone fighe come te- lui scosse la testa divertito e mi diede un bacio tra i capelli.
STAI LEGGENDO
Siamo come gas e fuoco
Teen Fiction-perché sei ancora qui?- i suoi occhi scuri si confondevano con il buio della notte. Poggiai una mano sulla sua guancia senza rompere il contatto con il suo sguardo. -perché sei ancora qui Cris. Ti sto rovinando la vita- lo bloccai prima che continu...