Il racconto di Caino e Abele insegna che l'umanità porta inscritta in sé una vocazione alla fraternità, ma anche la possibilità drammatica del suo tradimento.
(Papa Francesco)
Lo squillo del telefono interruppe la nostra conversazione, guardai il display: Jamie. Appunto.
"Ciao fratellino!" il mio tono di voce era sarcastico e duro, mentre le parole di Tea vorticavano ancora nella mia testa.
Cattivo, Jamie era stato cattivo con lei...
Sapevo cosa significavano quelle parole, conoscevo bene i problemi di mio fratello con il sesso; ma Tea... mio Dio, lei sembrava così innocente e pura. Lui, non poteva averla iniziata alle sue perversioni. La guardai per un istante, i suoi occhi verdi erano ora spalancati su di me in una muta richiesta di aiuto e di silenzio.
"Che cosa posso fare per alleviare le tue sofferenze? Prestarti il mio gel per capelli oppure aiutarti a sc..."
"David, ho combinato un casino!" Jamie m'interruppe; la voce carica di angoscia: tremante, insicura, spaventata...
Lanciai uno sguardo a Tea e ingoiai la battuta su Sam: la ninfomane masochista. In fondo, lei era l'ignara ragazza di mio fratello, una creatura inconsapevole,forse, non era il caso di farle presente, così su due piedi, quanto il suo fidanzato fosse un sadico pervertito.
"E così, hai deciso di aver bisogno del tuo fratellone... che strana coincidenza, guarda il caso, proprio ora che sono tornato a casa..." ero incazzato con lui.
Dopo la storia di Sam, e la sua gravidanza (vera o presunta che fosse), non avevo sentito mio fratello che a Natale e nel giorno del mio compleanno, per il resto, nulla; mai una chiamata, mai un messaggio che mi facesse sentire la sua presenza nella mia vita. Dio solo sa, quanto avrei avuto bisogno di lui e della mia famiglia in questi ultimi mesi...
Noi Lewis siamo così: orgogliosi e testardi fino all'esagerazione. Non avrei mai ammesso, con lui o con mio padre, di essermi comportato da bastardo insensibile, di aver combinato un gran casino e di aver bisogno del loro aiuto. Jamie no, Jamie non era mai stato come me, non aveva mai ereditato il gene dell'orgoglio dai Lewis, almeno fino a quando lui e Sam...
Guardai Tea, che si torceva le mani con ansia. non volevo mentirle, mi sentivo, non so, protettivo nei suoi confronti, ed ero notevolmente incazzato con Jamie per averle fatto del male.
"No David io... un momento, quando sei tornato? Io non ne sapevo nulla..." la sua voce mi distolse dalle mie elucubrazioni, mio fratello sembrava sinceramente stupito.
Ah! La discrezione della mia famiglia avrebbe mai avuto fine?
Mio padre sapeva, possibile non ne avesse parlato con lui?
Che cazzo stava succedendo alla mia famiglia?
"Non preoccuparti fratello, non ti sei perso nulla d'importante, sono qui circa da un mese. Sam lo sapeva, ma se non è strano che la nostra cara "mamma" non te ne abbia parlato, mi meraviglio di nostro padre..." una stoccata, ecco cosa ci voleva, una stoccata che colpisse dritto al cuore, una stoccata che facesse male...
"Cosa c'entra Samantha?" Colpito e affondato.
"Beh, quando ho telefonato per dire a nostro padre che sarei tornato, è stata lei a rispondermi..."
Silenzio.
"Allora cosa volevi dirmi?"
"Posso venire da te? Dove sei?"
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Solo un uomo (un uomo solo)
Romance#56 in #storiedamore il 21-4-2018 «Due strade divergevano in un bosco, ed io io presi quella meno battuta, E questo ha fatto tutta la differenza.» R. Frost Questo è David, un uomo logorato da un passato ingombrante , un privilegiato, un potente, u...