Quando ci si smarrisce, i progetti lasciano il posto alle sorprese, ed è allora, ma solamente allora, che il viaggio comincia.
(Nicolas Bouvier)"Scusami, non volevo svegliarti" sussurrai, mentre una strana fitta mi percorse le membra, concentrandosi sul basso ventre. Non riuscivo a muovermi, non potevo spezzare lo strano incantesimo dei suoi occhi chiari: ero bloccato, incatenato dal suo sguardo penetrante e carico d'interrogativi e paure. Per un millesimo di secondo, quando l'avevo vista addormentata e serena, con la mia piccola tra le braccia, avevo avuto il desiderio irrefrenabile di accarezzarle le guance lisce e arrossate dal sonno, di perdermi nella profondità dei suoi occhi, di respirare il suo profumo dolce. Un desiderio intenso, al quale avrei tanto voluto cedere, ma che avrei represso in profondità.
Tea continuava a fissarmi in silenzio; negli occhi una strana luce che non riuscivo a decifrare.
"David!" disse all'improvviso, come riemergendo da un sogno, le palpebre gonfie, gli occhi sognanti, la voce ancora impastata di sonno.
"Io... oddio, mi sono addormentata, che stupida." Era imbarazzata, goffa; tremendamente e inconsapevolmente sensuale.
Non riuscii a reprimere un sorriso mentre il viso di Tea si tingeva di tutte le tonalità del rosso.Mi distaccai lasciandoci un po' di spazio, la sua vicinanza mi faceva sentire strano e il mio corpo, troppo vicino al suo, la metteva evidentemente in imbarazzo. Le mie labbra, quasi accostate alla sua bocca, mettevano in crisi me e l'autocontrollo che mi ero imposto.
Anche lei avvertiva questa strana inquietudine, questa elettricità scorrere tra noi?
No, era solo l'immaginazione di un uomo in crisi di astinenza dal sesso: lei amava Jamie; me lo aveva confessato, e sebbene io non approvassi i piani reconditi che mio fratello aveva per lei, non mi sarei mai intromesso tra loro. Tea doveva prendere da sola le sue decisioni. Io non avevo alcun diritto di mettermi in mezzo.
"Scusami tu, Tea." Dissi, recuperando un residuo di lucidità. "Non avrei dovuto trattenermi tanto; mi dispiace che tu debba guidare a quest'ora!"
Sapevo fin troppo bene ciò che le era accaduto in passato e immaginavo che per lei uscire da sola di notte, rappresentasse ancora un tabù.
"Non importa, ho avvisato mio fratello" rispose, evitando di guardarmi in viso. "Passerà a prendermi lui, " sussurrò, ancora imbarazzata dalla nostra imprevista vicinanza. Lasciò delicatamente Lizzie nel suo lettino, coprendola con la copertina rosa, poi si alzò precedendomi nell'altra stanza per recuperare le sue cose e chiamare suo fratello. Feci una carezza sul visino addormentato e sereno di mia figlia e poi la seguii."Com'è andato l'incontro con la tua famiglia?" chiese all'improvviso facendomi sussultare l'anima. Non riuscii a nascondere un moto di stizza e Tea se ne accorse.
"Scusa io... io non avrei dovuto chiedertelo, non sono fatti miei."
"No, non scusarti, gli incontri con la mia famiglia sono sempre... intensi." Forse sarebbe meglio definirli drammatici, pensai. "Da dove viene quella copertina?" Chiesi per cambiare discorso e spezzare la tensione."Era mia" rispose la ragazza "pensavo che potesse essere più utile a Lizzie che a me!" continuò con un sorriso dolcissimo.
Sentii il mio cuore perdere un battito, Tea era una ventata di tiepida aria primaverile, nella mia vita dominata dall'inverno. Non meritava il trattamento che Jamie voleva riservarle, non meritava di essere usata e poi gettata via. Nessuna donna lo meritava. La vita stava riservando a mio fratello questo preziosissimo dono e lui non riusciva nemmeno a rendersene conto. Voleva scoparsela e basta. Il sesso era l'unica cosa che gli interessava al momento, l'unica cosa che lo facesse sentire vivo: ne era ossessionato e Samantha alimentava questo suo tormento.
Non potevo né volevo intromettermi nella vita di mio fratello, anche se questo significava veder soffrire Tea. Speravo solo di avere davvero la forza di restarne fuori.
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Solo un uomo (un uomo solo)
Romance#56 in #storiedamore il 21-4-2018 «Due strade divergevano in un bosco, ed io io presi quella meno battuta, E questo ha fatto tutta la differenza.» R. Frost Questo è David, un uomo logorato da un passato ingombrante , un privilegiato, un potente, u...